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adv: legge Gasparri e bimbi in tv
Tutti contro Titti
Titti De Simone è il deputato di Rifondazione autore dell’emendamento sul divieto di presenza dei minori di 14 anni negli spot tv che ha fatto inciampare il governo. Lì per lì la notizia era l’inciampo della Gasparri e la presenza dei primi franchi tiratori. And so we loved you, Titti.
Ora però provate a pensare di lavorare in pubblicità e a togliere tutti bimbi dagli spot tv. Un bell’esercizio in teoria, no? Un gran casino nella realtà. Tutte le campagne di svariati prodotti (pannolini, giocattoli, merendine ma anche banche, iniziative sociali) sono a rischio. Per non parlare della rappresentazione del concetto di famiglia, altro topos obbligato della comunicazione pubblicitaria.
E se non vi basta allora pensate al vile soldo che c’è in ballo. Quanti danari entrano nelle tv grazie alle inserzioni coi bimbi?
O pensate alla disparità di trattamento con gli altri media: bimbi via dalla tv ma ok su stampa e affissioni? Ma ha senso?
Gli attori del settore sono divisi tra coloro che si grattano la zucca perplessi e coloro che fanno pressioni perché si rimedi. E in fretta “che tra poco è Natale e il bimbo mi serve eccome nello spot, perdiana”.
Insomma, Titti, abbiamo apprezzato davvero, ma ora su: fai ritorno nella tua brava gabbietta, dai. Nulla di personale, sia chiaro.
Fonte di questo post una pagina di Europa del 15-10. È online, ma non riesco a linkare diretto. Ergo usare l’archivio e digitare “spot”.