magic America …
magic America
Espn, chiama tua sorella Pepsi che la cena è pronta
Ne sono passati di anni da che i bimbi li chiamavamo Sue Ellen e Brandon. E intanto gli americani sono andati oltre. Molto. Infatti ora la tendenza è quella di battezzare i bimbi con nomi di brand e prodotti. Ecco allora un’allegra combriccola di Timberland, Chevy, Denim e, udite udite, ben trecento piccoli Armani. Per non dire di quelle due coppie in Michigan e Texas che hanno scelto Espn, come il canale satellitare sportivo.
beh, zietto, vorrei dirti certi nomi che conosco io e che vengono dalle mie terre natie (ferrara): alchermes, gin, anisetta e anice. sul fronte automobili: alfa romea (donna) e fiat; e poi abbiamo anche i nomi della globalizzazione, tutti in pace con i piedi sotto lo stesso tavolino del bar centrale ci sono mussulmano e crocefisso, petardo e illuminato, furibondo e pensiero.. eh, sì, tutto vero.
ciao alessandra (diciamo quella con la cicatrice sulla gamba)
non hai idea di che nomi ho trovato io in centro america! Ti do solo l’esempio: Lindbergh.
Mi sa che il prossimo passo sarà dare ai figli i nomi dei siti internet. Già una ragazza, l’estate scorsa, è andata all’anagrafe e ha cambiato il proprio nome con Goveg.com, un sito dedicato ai vegetariani. E fra non molto spunteranni i primi bambini di nome Google.
Mio padre conosceva (davvero!) un tipo che si chiamava Commdef. Era nato il 2 novembre e i genitori hanno voluto a tutti costi chiamarlo come il santo del calendario. Non hanno capito però che sul calendario non ci stava scritto un santo ma un’abbreviazione.