robe da tramandare ai posteriBlogFest, the…
robe da tramandare ai posteri
BlogFest, the day after
Il titolare qui ha passato davvero una bella serata. Grazie Gianluca. Ma poi si è levantato alle 7 con una corposa risacca alcolica. Seguono i primi commenti del day after, scritti sulle macerie dei ricordi disponibili una volta levatosi alto il fumo dell’alcol. Chi non c’era perdonerà l’eccessiva autoreferenzialità. Chi c’era non mi perdonerà nulla, lo so.
Noio volevuam savuar
Parto per la metropoli con Max, amico non blogger. Io ho la cartina di Gnu, stampata male. Lui ha una mappona extralarge, precisissima, ma a occhio e croce dei tempi di Facchetti. Zona individuata, ricerca parcheggio espletata. Consultiamo le mappe, proviamo con la logica, la geometria. Nulla. Proviamo con la retorica: chiediamo ai passanti. Incontriamo alcuni stranieri e una pazzoide logorroica che non ci è di nessun aiuto. Incrociamo telefonate di coordinamento con gli altri amici che troveremo sul posto. Pausa caffè in una candida latteria heavy-metal. Il cerchio si stringe. Eureka. Ci giravamo intorno a vuoto. Svelato l’arcano: via Salina ha il fondo chiuso. Ma ai tempi di Facchetti evidentemente no. Entriamo.
Il tubo catodico falsa un po’ tutto, si sa
Mentre ci accodiamo per badge, maglietta e free drink passa Luca con un’iconcina di Daria. Deve essere la copia da asporto. Non riesco a credere che quella vera sia così graziosamente tascabile. (In altre parole, in tv sembrava più alta. Luca invece è uguale sputato a come è in radio.)
Radar, scanner, sonar: tutto su on
Accendo gli strumenti di bordo e valuto l’ambiente. Musica bassa, finalmente sovrastata da un’infinità di chiacchiere e saluti. Ambiente vario: giovane e giovanile, c’è il pischello pircingato, il barbudo intellettuale, zero cravatte, qualche matusa con l’aria saggia. A Max non sfugge nulla: mi fa notare che le donne sono in tragica minoranza. Non fo in tempo a rispondere che lui già attacca bottone con tre ragazze non blogger: Susanna, Paola e Marcella. Simpatiche, incuriosite.
Ditelo con un fiore
– No, ho detto no – dice secco Max al pusher delle rose. Dopo tre minuti mi raggiunge con tre rose rosse. Una per uno, diamola a chi ci va, così conosciamo qualcuno. Raggiungo il trio di ragazze di cui sopra. Chiacchieriamo.
Mini frustrazione repressa
Vorrei vedere chi c’è in giro. Ma i badge sono piccoli e i nomi quasi illeggibili. E poi c’è parecchia gente, crocchi, gruppi, coppie. Nessuno è da solo. Bene.
Preciso identikit
Chiedo chi sia il Neri, così almeno per ringraziare di tutto questo freedrinking di cui abuserò volentieri in seguito. Ottengo le seguenti risposte: è quello che sembra uno spacciatore, è quello più brutto di tutti, non c’è ma ha detto di salutarti.
A fine serata lo incrocerò. Uno scambio breve ma intenso: “Ciao Gianlù, ohè grazie, bella storia”, “Grazie, ciao”.
Avvistamenti, saluti, zaffate
Gli altri non blogger che mi accompagnano vagolano alla ricerca di blogstar. Finalmente viene avvistata Selvaggia. Nel senso che mi squilla il cellulare e mi dicono da casa che in quel momento preciso Selvaggia è su RaiDue.
Conosciamo Proserpina. Indagini su xsonalità confusa. Lo troveranno, alcuni sono qui per questo. Qualcuno lo crede ancora Alessia e ci resterà male.
Leggo qua e là alcuni badge che non mi dicono nulla. Poi intravedo Achille (lui? Se è lui gli voglio dire almeno ciao. Non ce la farò). Scambio un saluto con Falso Idillio e con altri che ora non ricordo. Mi appare Zu, penso a Zop, gaffo e poi mi correggo, lui sorride e ci salutiamo.
Appare Arkangel in una zaffata di profumo e di simpatia. Respiro a pieni polmoni.
Col Viagra ti diventa più Duran
Abbordo Filippo Facci (il suo badge dice solo: Stronzo). Gli faccio i complimenti per il famoso pezzo sul Viagra. Mi concede un’anteprima sul seguito che mi impegno a non rivelare salvo bonifico adeguato sul mio conto. Ometto di dirgli che con quello spolverino nero pare un Duran Duran lievemente ingiuriato dagli anni.
Paradossi della comunicazione
Le postazioni web sono frequentate. Proserpina scrive su GNU e la gente si accoda e commenta. Facciamo girare nell’internet le cose che potremmo/vorremmo/dovremmo dirci a voce. Una follia con il suo senso per chi blogga. Infatti Facci si dissocia e protesta indignato.
Pianeti diversi
Alla terza sosta ai box del bagno, trovo un capellone e una ragazza molto vistosa cascati lì da un altro pianeta. Mentre lei espleta, lui fa la guardia alla porta e mi fa: “Cioè, ma voi blobbers vi vedete spesso? E quando si balla?” Entra Leonardo (lui?). Gli passo volentieri la domanda ed entro in bagno. Quando esco è la ragazza che tiene la porta al tipo. Si rifà il trucco. Azzardo “Tu hai un blog, per caso?” Lei sorride, fruga nella borsa, scuote la testa e mi guarda. Le parole non le sento neppure. Il senso è quello di un risponditore automatico, vagamente metallico: “No, non credo, non mi pare che ci siamo già visti da qualche parte”. Esco dal bagno con Leonardo. Ci salutiamo muti, scuotendo il capo ensemble.
“Che poi Leopardi aveva pure la gobba, pensa te”
Incrociando il gossip strisciante con alcune immagini satellitari, dopo una precisa delazione e relativo versamento su conto alle Caiman, gli amici individuano Xsonalità Confusa. Scattano i piani di avvicinamento. Interviene il Mullah, un pezzo d’uomo con braccia lunghissime e sei drinks sulla schiena. Una barriera fisica e di simpatia. Conversazione fitta, risate.
Xsonalità Confusa è circondato e abbozza sorrisi etilici. Si parla di richieste di autografi. Gli faccio il mio pcs (piccolo complimento sincero), di simpatia: ci siamo scritti un paio di mail, ma chissà se ora lui lo sa. Poi lo guardo di sguincio, lo soppeso e rifletto: meglio così. Fosse stato un tipo avvenente probabilmente avrebbe avuto un sacco di donne, trovato poco tempo per scrivere e non sarebbe diventato una blogstar.
Ogni maledetta timidezza
Incrocio Luca due volte ma è di fretta e non colgo l’attimo neppure per un ciao.
Ed EmmeBi? Devo chiedere quale di questi è EmmeBi. Me ne rammenterò il mattino seguente.
Eilà Burp!
Sto facendo un giro per leggere i vari resoconti.
c’è grossa pigrizia, in giro…
Piacere d’averti conosciuto,
ero già passato di qui,
tornerò sicuramente a leggerti.
Sai che mi piace sul serio il tuo blog? Chiedo venia per averlo ignorato fino ad oggi. Vedi che le feste servono anche a fare belle scoperte, oltre che a ubriacarsi e divertirsi ? Verrò spesso a trovarti d’ora in poi. ciao, susanna.
vedi? ho perso un’altra occasione per trovare marito per giunta blogger 🙂 in realtà, il tuo racconto è spassoso, solo non hai dato il voto alla serata… otto meno?
Come si dice … quando uno le cose decide di buttarsi nelle cose sul serio! E bravo!
ahooooooooo e quelli di ciccsoft cos’han fatto??????????
ringrazio tutti per i commenti. Ma due parole le merita paperoga cui scriverò volentieri appena ho tempo. Le due parole intanto sono già tre: grazie di cuore.
ecco lo sapevo mi sono dimenticato le parole per Susanna. Grazie davvero e torna(te) a trovarmi quando volete e fatevi vive nei commenti se vi va. // Gli altri mi perdonino ma è d’obbligo coccolare un po’ di più gli ultimi arrivati, no?