musica: così giovani e già tanto matusa …
musica: così giovani e già tanto matusa
Sinatrismo: eccessivi entusiasmi e legittimi scetticismi
Si chiamano Michael Bublè, Peter Cincotti, Jaimie Cullum. Hanno poco più di 20 anni. Cantano jazz. Li chiamano crooner, cantanti confidenziali.
E vendono uno spataffio di dischi. O meglio, hanno successo.
Che dire di questa infornata di epigoni sinatriani? Siamo entusiasti? Siamo contenti? Siamo tristi? Li snobbiamo?
Beh, un poco siamo contenti: ogni qual volta che il jazz arriva al grande pubblico c’è sempre il rischio che qualcuno si incuriosisca e magari si innamori. Già, però questo mica è proprio jazz (lo so ne abbiamo già parlato a proposito di Norah Jones), è canzone jazzata, è standard iperclassico. È jazz per big band e voce, ma è roba muy muy mainstream. È afroamerican liscio, very professional, ineccepibile.
Premetto che parlo dopo l’ascolto del solo Bublè e mi auguro che gli altri due giovinotti mi smentiscano. Ecco Bublè è un interprete, buono. Sorretto da arrangiamenti, buoni. Non rischia mai, fa il suo compitino anche emozionandosi, per carità. Però allora trovo più coraggioso (oltre che più bello e vario) il vecchio disco di Robbie Williams: lui era una rockstar che si prendeva il rischio, calcolato finchè volete, di confrontarsi col repertorio del grande songbook americano.
Sia chiaro che qui non siamo intellettuali radicali o snobboni per partito preso di qualunque cosa abbia successo. Anzi. Qui siamo solo felici se chi si compra Bublè e se lo gusta, poi magari si fa qualche domanda sulle radici e si compra Billie, Ella, Mel, Jimmy o Nat. Che poi dai sinatrismi si possa passare davvero al jazz, la vedo più difficile ma non impossibile.
E in questo caso sappiate che il jazz singer di gran lunga più interessante di questi tempi si chiama Kurt Elling.
Great fan of Jamie Cullum 🙂
/Marie
quando un “moderno” riuscirà a giungere ai livelli vocali e di personalità di Frank “the voice”, allora sì che potrà dare del “matusa” ai sinatriani… buona giornata e ascoltatevi Sinatra! E’ un consiglio, non una minaccia!