terzo dibattito elezioni USA: analisi…
terzo dibattito elezioni USA: analisi testuale
La macchina trita-parole
13 ottobre scorso, Tempe, Arizona, notte. La sala dell’auditorium è completamente vuota quando entrano alcuni omini con la tuta arancione, muniti di scope, palette e sacchi di plastica. Dalle quinte accedono al palco e cominciano il loro lavoro.
Le parole sono tutte lì, sparse sul pavimento in Times corpo 12. Blu quelle di Bush, arancione quelle di Kerry.
“E con quelle di mr Schieffer, che si fa?” chiede uno degli omini al caposquadra.
“Naaa quello non conta una fava, via via…” risponde l’altro calciando via a pedate una manciata di punti di domanda.
In meno di mezz’ora hanno finito. Sono 50 sacconi bianchi pieni di parole, tutte quelle del terzo e ultimo dibattito pubblico tra i candidati alla presidenza degli USA. I sacconi finiscono su un camion, volano sull’oceano, arrivano qui e altri omini in borghese li svuotano con cura nella bocca della macchina trita-parole.
Prima quelle blu, poi quelle arancioni.
L’addetto verifica che siano entrate tutte, digita qualche ordine su una tastiera e poi schiaccia il tasto Play. La machina parte con gran stridore di ingranaggi, rumina e sbuffa vapore comunicazionale per un paio d’ore e poi genera una serie di grafici e disegni che un altro omino addetto trasforma in questo rapporto qui: un’analisi testuale completa di tutto il verbalizzato dalla coppia Bush-Kerry.
Il documento in .pdf viene appeso qui, accanto agli altri due, a beneficio di studiosi e curiosi di tutto il mondo.
Ma non erano passate di moda le analisi quantitave?
… e il mostro meccanico, dopo la faticosa digestione di ostici abbinamenti culinari, si e’ stiracchiato, e alzando lo sguardo ha emesso un suono gutturale:GRANDE BUUURPPPP!
Aiutante di Babbo Natale
paura!