Ci son due pappagalli a zonzo per la città
Il bello del carnevale è:
– che se hai una creatura puoi comportarti esattamente come lei
– pretendere che la nonna ti faccia il costume come lo desideri
– incassare la risposta della nonna (“Col cavolo che mi smazzo anche il tuo, ma lo sai quanto ci vuole a ricoprirti di piume a te?”)
– passare un paio di serate e una mattina a tagliare carta crespa
– accorgersi che non basta per un piumaggio da adulto e utilizzare un paio di magazine (qui Vanity Fair)
– andare in giro per la città tenedosi per le alucce e borbottando frasi sconnesse in cocorichese
– essere inseguito in piazza da una torma di bambini in maschera che ti prendono per un animatore
– essere spiumato dai più arditi
– essere contemplato dai più piccini che ti vogliono toccare il becco
– minacciare in tono gutturale il bimbo vandalo con la bomboletta di schiuma (se non la smetti ti stacco le dita e te le infilo tutte nel naso)
– lanciarsi come un pazzo berciando sulle mamme tua amiche che non ti riconoscono
– ballare in due di fronte a un musicante ambulante con la fisa vestito da gatto Silvestro
– attendere che alle tue spalle si crei il capannello di gente che crede si tratti di un piccolo circo
– depositare una moneta nel cappello del gatto, salutare e andarsene: il capannello si dissolve, il gatto miagola la sua contrarietà (collega, un altr’anno si fa una srl, ok?)
– accompagnare in giro l’autrice dei costumi, affinchè ella riceva adeguati complimenti
– programmare una gita a Milano, dove – si sa – il carnevale dura di più
– altro?
– Ah sì: chiedere a vostra moglie “Mi fai un fischio se vedi altri adulti in maschera?” “Certo, ma temo che sarai il solo”. Esatto.
UPDATE: qui c’è Einstei. Pazzesco! L’unico pappagallo che imita gli altri animali meglio di… di me.
UPDATE: qui il seguito durante il carnevale ambrosiano
sto ridendo… siete bellissimi, davvero!
(rido per tutto ciò che socialmente comporta avere un costume così…)
comunque, vi invidio un sacco: io non ho mai avuto un costume così bello, soprattuto dai 12 anni in su…
tu sei il mio eroe del mese!
io mi maschero sempre coi miei nipoti, ma non metterei mai la foto sul blog;)
ah eri tu allora… (io vi ho beccati nel siparietto-circo) commento del mio amico: si diverte di più il pappagallo grande… commento mio: ma no, guarda la piccola… (che batteva le manine sorridente) bravo bravo, eravate notevoli, così si fa con le creature 🙂
lalla amica di raffy
cavolaccio, se avessi dato prova di cotanta creatività sartoriale anche al liceo, chissà, avremmo potuto vestirci tutti da conigliette…
Grazie mille.
Corpo12: “…Tutto ciò che socialmente comporta avere un costume così…2 è una frase bellissima.
Naturalmente, come anticipavo, sabato siamo stati a Milano. non credo che ne nascerà un post, però è la prima volta che vengo fotografato dai giapponesi!
Che simpatico che sei!!!!
ps raccolgo materiale per il mio prossimo nascituro http://www.amoipappagalli.it/blog
;-DD!!!
fantastico, devo fare il pappagallo per la recita di natale della mia 3.za figlia e mi hai dato un’ottima idea
grazie
Ciao,
sto preparando un costume simile al tuo ma ho un dubbio: come avete attaccato le piume? e cosa avete usato come base (materiale)?
Grazie mille
Sabrina
Ciao Sabrina, bellissimo che questo post riceva commenti dopo ben 8 anni! 🙂
Le piume sono fatte di carta crespa, una per una. Fissate a un mantellino di stoffa semplice, con graffette, una per una. I becchi sono di carta pesta. La costumista è mia mamma, io ho avuto un ruolo solo operativo. Quei costumi sono rimasti in una scatola in garage fino a 3 mesi fa. Poi li ho estinti.
Se prepari un costume simile, beh, ci terrei a vederlo!
Buon carnevale!
Haha l’ho notato dopo che era del lontano 2005 e avrei giurato che non sarebbe mai arrivata risposta 😀
Vedrò di farmi fare qualche foto prima che si autodistrugga il vestito
Guarda, Sebrien, che ci tengo eh! Alle tue foto pappagalle, dico. 🙂