dei delitti e delle pene …
dei delitti e delle pene
Come noi nessuno mai
Non solo non abbiamo potuto festeggiare di nuovo come alle amministrative. Noi interisti di sinistra, dico, gente con la sconfitta scritta nel dna.
Non solo non abbiamo neppure lontanamente vinto sul campo. Come era ampiamente previsto dalla cabala, essendo testè deceduto il pontefice.
Non solo non abbiamo giocato bene o almeno tirato fuori i maroni, insomma.
Non solo.
Di più.
Abbiamo perso nettamente dentro il campo. Di fronte ad avversari fortissimi e giustamente pronti ad approfittare delle nostre sciocchezze.
Abbiamo perso pure fuori dal campo. Cose mai viste a un derby di Milano. E stavolta viste in tutto il mondo. E non è che m’importi molto ora capire che era una contestazione organizzata e che si sarebbe svolta comunque indipendentemente dal risultato finale. Nelle curve calcistiche i cretini germogliano da sempre. La nostra ieri sera era una fulgida piantagione di pirla (sì, caro, anche tu mio biscugino bebeppe di Macherio. Detto tra noi, sempre pensato lo fossi, pirla.)
E dunque ci meritiamo una bella mazzata.
La squalifica del campo è certa.
La squalifica dalle coppe è probabile.
E l’addio di Moratti è possibile.
Circostanza tragica quest’ultima.
Mitigata solo dalla certezza di perdere per sempre anche Recoba.
Secondo me, dall’addio di Moratti avreste solo da guadagnarci (sempre che al suo posto non arrivi, per esempio, Cecchi Gori).
Magari arriva una nuova triade: Bonolis, Vecchioni, Mentana.
Oppure Gino & Michele. O meglio, Aldo, Giovanni e Giacomo. Almeno…ridereste anche voi 🙂
Forse hai ragione Chettimar.
Però, vedi, la fine dell’era Moratti suonerebbe come un addio alla gestione del buon padre di famiglia (diligente gestione non l’ho scritto apposta) per passare a qualcosa di assi più aziendalistico burocratico gerarchico. Insomma tipo Milan o Juve o quelle lì che poi vincono sempre.
E il fatto è che noi nerazzurri siamo inguaribilmente romantici.