chick lit: un bel libro per femmine …
chick lit: un bel libro per femmine
"Si vede ancora l’alone. Dunque addio, tra noi tutto finito".
“… quando Helen Fielding ha scritto “Il Diario di Bridget Jones”, un romanzo rosa con senso dell’umorismo, e quando di Bridget si sono venduti taluni milioni di copie, l’editoria ha creduto di aver trovato un filone, invece che una semplice narratrice di genio. E a quel punto qualunque analfabeta scrivesse storie di presunto amore con presunte battute veniva pubblicata.”
Questa è Guia Soncini che sul Foglio di oggi (online tra poco direi) si lamenta di avere la scrivania sepolta dalla chick lit.
Che non leggerà mai.
Salvo poi scoprire Big Love di Sarah Dunn (edizioni Salani) e recensirlo alla sua maniera come “un bel libro per femmine”. Trovando non poche similitudini tra l’autrice del libro e la se stessa autrice dell’articolo. O la protagonista della serie Murhpy Brown (autrice sempre la Dunn medesima), che non perdona al fidanzato l’abbandono di una Coca senza sottobicchiere sul comodino di noce.
Ps per Guia: occhio che ti è rimasto nella penna il nome di battesimo dell’autrice. Mia mamma sul web non lo troverebbe mai. A proposito: ma mia mamma lo leggerebbe ‘sto libro?
Ps per Cassie: sapendoti assai indaffarata, ho postato io su uno dei tuoi argomenti favoriti.
grazie zio e a buon rendere. (non credo, non è che io possa mettermi a scrivere di jazz o simili…)
certo che se uno legge il tuo post sulla chick lit, poi incuriosito mi clicca e si trova una palata sociologica sulla civiltà dei rifuti non ci resterà male?
cassie
uh mia cara, non me le dica a me ‘ste cose: che l’altro giorno mi cliccavano incuriositi da un blog per adulti e si trovavano davanti un libro di fiabe. Veda lei…
Pravitelstvo Rossii Rulit Vovka i Dimka Maladzi
Pendosbi oleni sosite chlen
JAJA, UPYACHKA! UG NE PROIDET, BLYA!