la recensione che non scrissi …
la recensione che non scrissi
Specie da salvare: l’insegnante valido e appassionato, o insegnante-panda
Quando nello scorso gennaio ho letto il libro di Paola Mastrocola "La scuola raccontata al mio cane", mi è rimasta in canna una recensione.
È un libro bello e importante. Divertente e terribile. Parla di una specie in via di estinzione. Quella degli insegnanti che amano dello stesso amore la propria materia e l’atto di insegnarla. Ognuno di noi ne ha incontrato almeno uno. A volte accade che siano dei pazzi, ma alla fine, a distanza di anni, sono quelli di cui ci ricordiamo.
Tra i molti insegnanti, io ne avevo due proprio in famiglia. Ed entrambi entusiasti del loro lavoro e di quanto esso li mantenesse svegli e sintonizzati sui giovani e sul mondo. E questo libro mi faceva pensare un po’ anche a loro. E allora forse diventava una cosa troppo personale per una recensione.
Il libro della Mastrocola (che insegna italiano e letteratura dalle parti di Torino) è il racconto di una passione, di una missione e della sua decadenza in questi tempi di riforme, scuole-azienda, accoglienza, crediti, progetti. Tutte parole di un linguaggio importato a forza dentro la scuola. E che entrandoci dentro ne hanno espulse altre.
Un libro che ho consigliato caldamente a tutti quelli che potevo, specialmente se genitori o insegnanti o entrambe le cose.
La recensione poi non l’ho mai scritta. Ma vi segnalo quella della prof. Capecchi Gaia: una recensione vissuta perchè questo libro parla di lei. Anche di lei.
Aggiungo due link con interviste all’autrice
Un’intervista su Infinite storie.
Un’intervista (audio, streaming o mp3) di Alessio Aymone da acabnews.