scegliere, regalare, leggere …
scegliere, regalare, leggere
Libri regalati al buio. Epperò azzeccati.
Non so voi ma quando si tratta di regalare un libro (atto meravigliosamente gradevole in sé), qui si apre il dibattito: meglio un libro che ho già letto e vado sul sicuro? O meglio qualcosa che non ho letto e magari faccio centro e alla fine ne guadagno anche io (in conoscenza di un nuovo autore, dico)?
Ultimamente ho preso la seconda strada. E ho goduto assai quando la collega Paola e l’amico Beppe mi hanno dato feedback entusiasta sui rispettivi regali. Che erano Gli Schwartz di Mattew Sharpe (qui la recensione di Giuseppe Genna) e Disturbo della quiete pubblica di Richard Yates (qui idem), che se non erro avevo scelto dopo averne letto da qualche parte in un post di Simona.
Dato che ci siamo qui c’è anche un’altra recensione. Del nuovo Huellebeq.
senza recensione, un altro suggerimento in linea: I non conformisti, ancora di Yates