taccuino vacanze: Ustica #6 (fine taccuino…
taccuino vacanze: Ustica #6 (fine taccuino usticese)
Libri con le bombe
Il libro che ho portato a Ustica è La banda dei brocchi di Jonathan Coe. Annaspo per qualche giorno distratto dalla vacanza e poi il 7 luglio all’alba prendo il ritmo e non lo mollo più.
All’alba perché mi sveglio alle 5.30 per fare delle foto al mare. (Pessima idea dato che non ho recuperato fino alla notte successiva, tutto il giorno rincoglionito, pentito, foto bruttine). Alle 7 scarse, completamnte insonne, agguanto il libro e finalmente ci passo quasi due ore.
Arrivo con Lois e malcom in un pub. E penso che questa scena è troppo perfettina, che sta per accadere qualcosa e mi rammento Eureka Street di McLiam Wilson, insomma ecco esatto: la riga dopo una bomba in un pub della Birmingham ’73 si porta via un paio dei protagonisti.
A Londra in quel momento accade il resto. Ma io lo so solo molte ore dopo. E vedo la metro e gli autobus, come i treni dei pendolari spagnoli. E sono triste e ho paura. E ansia nello sfogliare i giornali del giorno dopo. E vaffanculo.
Al ritorno, appena imbarcati in aereo, il messaggio di benvenuto del pilota è scandito dal suo forte accento arabo.
Un brivido e via. Verso la fine della vacanza.
In tema di libri con le bombe la coincidenza più incredibile di questi ultimi giorni resta quella di mr Chris Cleave.
Grande Burp! Sai che adoro Coe?! La scorsa settimana l’ho visto live a Biblioteca in Giardino, è una persona brillante e molto acuta, and so friendly
OPS
sono Raffy
Grazie Raffy. Ne riparleremo. Anche perchè ora sono passato alla Casa del sonno… di cui mi parlasti (anche) tu.
Oh.
Non dico niente. Spero solo che ti piaccia. O lo si adora o lascia perplessi (odiarlo, non so).