Lebensgefährtin o Lebensabschnittgefährtin? Questo è il problema…
– Anvedi ‘sta gnoc… azz, la solita bakku-shan.
– “Sì, nel letto ma sesso no, ti dico. Solo un po’ di queesting e via.”
– “E ora? Che c’è che non va? Il mata ego ti si legge in faccia…”
– Un sentiero di karelu sui suoi fianchi nudi. Chiusi gli occhi. Da bambino volevo fare l’esploratore.
– “Guarda che col metal hai esagerato… Secondo me ‘sto bambino è tutto sordo. Nessuno resiste al mio faamiti…”
– “L’anniversario, cazzo! Che giorno è oggi?” disse con un panapo’o.
– “Credimi, era destino: il mamihlapimatapei che ci siamo scambiati non lasciava scampo”.
No, non fare quella faccia. Ora mi spiego.
C’è in giro questo libro, The meaning of Tingo, di Adam jacot de Boinot, che raccoglie da parecchie lingue le espressioni e le parole intraducibili. Se non con acrobazie e perifrasi. A volte c’è dentro persino un po’ di poesia.
Qui sopra ne ho usate alcune tratte dal pezzo di Repubblica, cui ti rimando per la traduzione.
L’unica italiana del libro qual è dici? L’avresti mai detto?
Mmmmmhh… sì, mi pare di ricordare un paio di specialisti in mamihlapinatapei, ma la maggioranza è a “pesce lesso”, chissà se si traduce?
P.S. Oltre al libro, c’è anche il blog: http://www.themeaningoftingo.com/
Mmh, pericoloso il tuo post. Ora mi tocca comprarmi il libro.;-)
io in italiano – anzi, in napoletano – avrei messo “cazzimma”…intraducibile
Direi che l’ultima citata nell’articolo (“dietro liceo, davanti museo”) mi ricorda una collega trampolata …
Se