raccontiTastieristi secchioni, jazzisti neri…

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Tastieristi secchioni, jazzisti neri e pere di eroina

Sul nuovo Medicine Show di maggio-giugno c’è anche un mio articolo.
Sullo stesso numero anche Giuseppe Genna e Wu Ming 1, tanto per dire la compagnia, insomma mica pizza&fichi.

Buona lettura, graditi i commenti.

5 Comments on “raccontiTastieristi secchioni, jazzisti neri…

  1. Eh eh… l’ho fatto apposta. Così vi tocca leggervi o sfogliarvi tutto Med-Show, che comunque merita.

    E poi tanto se mettevo il mio nome vero, quello sulla newsletter ha una elle in meno…

    Comunque grazie, troppo buona.

  2. ma adesso mi diventi famoso? tipo che vorrai stare in compagnia solo di gente famosa e non accetterai piu’ i nostri inviti a cena?

    Miro

  3. Mi è piaciuto su Medicine Show.

    Sono bassista.

    La tonica del bassista che la mette così in basso che non gli puoi dare totro. NON GLI PUOI DARE TORTO!!!!! E’ una vita che cercavo questa frase.

    La regalerò al mio piccinino che ha un anno e mezzo, fino a quando ne avrà 25.

    Paolo

  4. Miro, a cena con voi tutta la vita.

    Famoso credimi non c’è davvero speranza…

    Paolo, grazie a te. L’espressione che citi, a onor del vero, è pescata (e condivisa e sottoscritta nella sua perentorietà) dentro un bel libro sul jazz, la cui recensione uscirà presto: Thelonoius Monk Himself di Laurent de Wilde.

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