Piove sui nostri volti metropolitani…
Piove sui nostri volti metropolitani
E non solo su quelli. Lo vedi subito che non sarà facile. Lo vedi quando il capotreno fischia e gesticola e ti toccano i 100 piani a ostacoli sul binario 22. Inutili. Incredibile: a volte partono puntuali, ebbene sì accade.
Poi dopo aver preso il treno successivo scendi e vedi il 7. Zompettando dentro paludi e torrenti lo raggiungi in tempo per bussare alla porta chiusa. E parte.
Incazzoso lo aggiri cercando di incruscarlo all’altro lato della piazza, complice il traffico. Ma un semaforo ti stoppa e lo sfanculi, il 7.
Bene, a noi due stocazzo di temporale. In fondo non hai l’ombrello ma il cappuccio sì. (Il giorno dopo mentre scriverai un post dovrai ricordarti di uscire a comprare un ombrello). Hai anche un libro, un libro sui disegni animati che ti sei appena comprato, bello lustro. Lo togli dal sacchetto di plastica e lo metti nella tasca dell’impermeabile (?). Nel sacchetto tieni fogliacci di appunti e fotocopie.
Arrivi a casa inutilmente fradicio e tosto alla famiglia mostri orgoglioso il libro. Ovviamente bagnato giacchè la giacca era permeabile, permeabilissima. Asciuttissimo il contenuto del sacchetto
Allora intrepido lo metti nel microonde e pazientemente controlli che non ne nasca l’incendio che potrebbe rendere indimenticabile la tua giornata.
Questo spazio langue un poco, I know.
Pigrizia, demotivation, pausa di riflessione, direi.
E la pioggia.
è la natura del blog.
dopo un po’ si spegne e ti spegne.
puntodidomanda
Non è vero che questo spazio langue, a me è piaciuto molto, mi piace ciò che dici e come ne parli, ho salvato il tuo blog per ripassare spesso da qui! Buona giornata, nonostante la pioggia incessante..
non può piovere sempre
Sì grazie, ragazzi, tutto vero.
😉
Qui, in tanto, è tornato un po’ di sole 🙂
Su, poche storie. Al lavoro (quello del blog, intendo).