Lavoro, passato, futuro e un post abortito. E…
Lavoro, passato, futuro e un post abortito. E ripescato
"Anni fa ho fatto il postino. Non che me ne fregasse molto di consegnare la posta, non la sentivo come una missione intendo. Però cercavo un lavoro che mi lasciasse un po’ di tempo e avevo saputo che i postini lavoravano mezza giornata. E Gianni, prima di aprirsi il suo meraviglioso laboratorio aveva fatto il postino una vita. E in quella vita letto, studiato, suonato, sposato e riprodotto pure si era. E Gianni per me era e resta un figo.
Quando dissi ora gli dico sì, che faccio il postino tutti mi guardarono come un panda. I miei amici e colleghi, dico. E con Bep e Giò – con cui dividevo l’ameno tugurio – a lungo si parlò del concetto di lavoro strumentale. Nel senso che lo fai per campare ma le tue soddisfazioni le trovi altrove. Mi piaceva l’idea. Chi non sacrificherebbe mezza giornata a fare una cosa magari pallosa per avere in cambio l’altra metà del giorno?
Poi feci davvero il postino. E durò un mese soltanto. Un mese di tragicomici viaggi in campagna in mezzo alle cascine, con una mappa unta e senza neppure il mezzo aziendale, neppure la bici. Un mese di neve e di catene, di albe alle cinque, di raccomandate da firmare e giornali quotidiani consegnati alle
Comunque tutto questo adesso non c’entra. Oggi volevo dire solo due cose.
Uno. Che quando ho cominciato il mio attuale lavoro non credevo che avrebbe mai potuto diventare così simile a fare il postino.
Due. Che stanotte verso le
Quest’ultima cosa la scrivo solo perché al lavoro mi leggono il blog e quindi mi pare giusto confondere un po’ le acque.
Che mica tutto quello che scrivo qui è vero."
Ecco questo post chiuso tra le virgolette mi restava in tasca da quando lo scrissi. Circa sei mesi fa. Ora lo posso postare.
Io e il mio attuale lavoro ci siamo parlati molto francamente prima delle feste. E abbiamo deciso che è ora di andare ognuno per la sua strada. Ne riparliamo presto.
Bentornati.
futuri radiosi per postini della comunicazione.
tu alimenta la stufa, mi raccomando.
Bentornato anche a te.
Che combinazione: anche il mio attuale lavoro (per il 50%) mi ha detto che le nostre strade si dividono.
Buona fortuna
Eh si’, eri proprio stufo… Ma stufo a pallets, non elettrico 🙂
Barnaba