Libri e spazi…
Libri e spazi
Mentre pian piano la mia libreria su aNobii si popola (ma ci vorranno anni, ma metterò solo i libri che mi fanno sembrare colto e figo) vi segnalo questo post di Kurai e relativi commenti. Qualche critica, qualche consiglio.
Intanto con Lady Burp si ragionava del futuro e degli spazi e si diceva: ma pensa se i libri che metto lì dentro… ma pensa se poi davvero spariscono, dico fisicamente, dalla libreria… e però li posso riavere, richiamare in vita, quando voglio. Sarà, mi chiedo, questo il bello del web 3.0?
E già che ci siamo: voi i libri prima o poi li buttate? Dico quelli proprio inutili, per non dire dannosi.
O fate come me che riempio degli scatoloni da portare alla libreria che ritira l’usato, ma poi con la scusa che quella libreria è in centro storico e non ci arrivi in auto, gli scatoloni (pesanti) stanno nel sottoscala a fare la muffa finché non parti per le vacanze e scarichi i libri in una piccola biblioteca di montagna che ti ringrazia e a fine anno ti cita nell’elenco dei benefattori o ti dedica una sedia o un tavolo, anche se tra i libri c’era, poniamo, Alberoni?
E il bookcrossing? Che senso, mi chiedo,ha mettere in circolo dei libri di cui ti vuoi disfare? Tutte le volte che ho messo il naso in un bookcrossing mi pareva di rovistare in un cassonetto a forma di libreria. “Questo l’avrei buttato anche io, questo l’ho già messo nello scatolone a muffire, questo è Alberoni questo è una… ehi un momento questo è il mio Alberoni.”
La mia libreria (quella vera ma anche quella di Anobii) è piena di libri a cui non tengo e di cui mi disferei volentieri: ma piuttosto che darli al Libraccio, li brucio. Ovvio, bruciarli non li brucerò mai, ma questi del Libraccio m’han fatto proprio incazzare.
Una volta ti davano il 35% del prezzo di copertina, rivendendoli al 50% del prezzo aggiornato. Un guadagno onesto, direi. Oggi te li valutano così, senza nessun criterio oggettivo. Se ti va, bene, altrimenti ciccia. E bene non può mai andarmi bene, perchè non posso pensare che 10 libri 10 Euro. No.
Devo farmi un giro in Cairoli, lo so, lì ci sono un sacco di baracchini che comprano/vendono libri usati. Ma la domenica sono chiusi…
Io tra un po’ dovrò pormi questo problema! Tra una settimana arrivano gli imbianchini ad imbiancare la mia cameretta allora la mami ha detto che sarà l’occasione per fare un po’ di pulizia tra i numerosi libri che ho visto che quest’estate mi trasferisco in un appartamento nuovo con il fidanzato e non potrò portarli tutti… oltre a quelli in camera ne ho un bel po’ anche in cantina. Onestamente non mi va proprio di buttarli… cosa posso fare? 🙁
io sono una bookcrosser. per quel che mi riguarda fare bookcrossing non significa solo liberare libri di cui ti vuoi disfare tu. significa che quel libro che a te non è piaciuto può magari piacere a qualcun altro, significa che puoi anche liberare un libro che ti è piaciuto moltissimo perchè qualcun altro lo possa leggere. significa a volte anche scambio. io confesso, ho iniziato come bookcrosser proprio quando dovevo fare spazio in libreria, ma poi ho continuato con un altro spirito, mi sono anche ritrovata a comprare una seconda copia di un libro che mi è piaciuto apposta per liberarlo.
i libri non si buttano e non si bruciano (vuoi farmi venire gli incubi da Faherenheit 451?) al limite si regalano, io fortunatamente negli ultimi 6 anni ho fatto 3 traslochi, così un po’ ne ho persi per strada (stranamente non i miei preferiti…eheh).
letto il post di Fasce, contiene un paio di cose sbagliate ma, da veterana di aNobii, gli ho chiarito le idee.
ahahahhahaah in realtà non sono una veterana di aNobii: ne sono ossessionata!
cià
Sabrina
i (pochissimi) libri che non rileggerei mai e poi mai, penso di portarli in biblioteca. Magari a qualcuno piacciono, chi lo sa. Ad esempio questo: http://www.anobii.com/books/01312a48531705c019/
non fidarti di lady burp, è un classico di moglie 2.0 cercare di convincere a portare i libri in biblioteca, “tanto poi li riprendi quando vuoi”. e poi la libreria traboccante di ricordi viene silenziosamente sostituita da una scarpiera.
il problema è che inevitabilmente ne viene fuori una immagine ideale della propria libreria reale.
ci sono cose che lì non ci scriverei mai…
sì, dunque quindi regalarli a una biblioteca pare anche a me l’idea migliore. L’ideale sono quelle dei paesini, magari nuove, affamate… (Ok laFra? capito?)
Cheli, il tuo è il senso del bookcrossing virtuoso, come l’avevo capito io. NOn l’ho ancora praticato ma ci proverò.
Quel bukowski lì io non lo butterei…
Roster esatto: è come sui blog in fondo. Possiamo decidere se esporci tutti quanti o metterci solo la nostra faccia migliore. O i libri migliori.
Beh, se si hanno tanti libri, si va a stare in una casa più grossa, che li contenga tutti…
Barnaba
oppure si riempie la casa di mensole, librerie, scatole ecc.
Mensole sì, ma con le tendine davanti.
Barnaba
No, buttare i libri no.
Neanche dare via i libri, no, non si fa. I libri si tengono e si accumulano tutti, e quando non c’è spazio lo si inventa.
E non dire che non ce n’è proprio, lo spazio lo trovo!
(lo so, una cosa simile te l’ho scritta anche a proposito del sax, ma io sono fatto così)