Sul lettino, n. 1
Ho sempre pensato: appena me lo posso permettere voglio togliermi lo sfizio dello strizzacervelli.
Ieri ci ho provato. Ho scelto la dottoressa Melfi. Quella che ho visto al lavoro più spesso. Bella donna, tra l’altro.
L’unica che mi fa un prezzo accettabile. Sedute di tre minuti a 25 euro.
– Buongiorno, si accomodi.
– Dottoressa non leggo più i blog.
– Vada avanti, mi dica tutto.
– Ecco… vede. Non lo so insomma da quando sono tornato dalle vacanze, apro il Reader ma non ho ancora ripreso il ritmo di lettura. E di scrittura del mio blog.
– Mi parli di sua madre.
– Eh? Mia madre legge solo il mio di blog, quando glielo stampo. Comunque forse non li leggo perché li temo, perché loro sono tanti a scrivere e io sono da solo a leggere.
– Fa spesso dei sogni erotici con questi… ahem blog o con le persone che li scrivono?
– Eh? Ma che c’entra? Forse dicevo… temo di non riuscire a leggerli tutti…
– Aha ecco! Ansia da prestazione. Mi dica: il suo pene si erige regolarmente?
– Il pene? Ah sì… ma scusi ma… Vabbè dicevamo. O forse è solo che è mi sento ancora un po’ in estate e ritardare il ritmo di lettura-scrittura mi fa sentire ancora un po’ in vacanza.
– A proposito di ritmo, ogni quanto ha rapporti sessuali con sua moglie? E da solo?
– Beh veramente… mi faccia pensare…
– Bene. Ci pensi. Ma il nostro tempo è finito e me lo dirà la prossima volta. Arrivederci. Pagamento alla mia segretaria, sono 25 euro, grazie.
– Ma dottoressa… insomma come sto?
– Che vuole che le dica? Siamo solo all’inizio. Abbia pazienza e presto cominceremo a vedere i risultati della terapia. Ci vediamo martedì prossimo.
– …
Ahahahaha…baffone ti ho visto l’altro giorno in via tadino mentre mangiavo. Ma passare a salutare?
ciao ciao
mio caro, attento osservatore, ero stato prenotato da una ex collega per pranzo. Prenotami tu quoque. Orsù.