Vedere (e/o dormire) davanti allo scatolone in salotto
Ebbene sì. Siamo l’ultima generazione cresciuta con la tv tradizionale. Abbiamo i ricordi in bianco e nero, ravaniamo su youtube, ma ancora fatichiamo (almeno io) a staccarci da quello scatolone lì.
Volevo brevemente fare il punto di quel che riesco a seguire in tv.
Delle series guardo ormai solo Lost. Heroes mi ha strarotto. Dexter è intreressante. West Wing non mi ricordo mai quando c’è, ma un giorno me la rivedrò tutta dal principio. Come i Soprano e Six Feet Under.
Guardo Fazio ma più che altro a seconda degli ospiti. Trovo ultimamente poco divertenti sia Litizzetto che Albanese. Di Luttazzi ho visto 15 minuti poi ho cambiato su qualcosa di più allegro e utile: la trasmissione di Camilla sulle morte ammazzate per amore.
Delle Invasioni Barbariche non me ne perdo una. E scopro sempre prospettive e personaggi interessanti.
Report è vivo e lotta insieme a noi e anche Exit ha il suo perché per quanto la conduttrice debba imparare a farsi rispettare eccheccazzo.
A notte fonda mi sposto su History Channel. Per addormentarsi con lo scatolone acceso, niente di meglio di un sano documentario tipo “Storia della droga”, “Storia della prostituzione” o qualunque cosa su Hitler (“I criceti di Hitler”, “Le nipoti di Hitler”, Il caffelatte di Hitler”, “Hitler contro Maciste” ecc.)
Ma la ragione di questo post in realtà è che volevo dire che c’è in onda una fiction benfatta. “Il capo dei capi” su Canale 5. Vita, morti (ammazzati) e miracoli di Totò u curtu Riina. Ebbene non me l’aspettavo. In sei puntate c’è ampio respiro e modo di approfondire anche i caratteri secondari. C’è spazio per tempi lenti e riflessivi che nella fiction tv non si vedono. Vi si parla in siciliano, bene mi dicono. Fa un certo effetto vedere giovani e ben interpretati tutti quei tipacci che abbiamo visto sui giornali da vecchi (e studiato all’esame di criminologia. Ah, la sciura che mi bocciò a criminologia alla prima domanda l’ho incontrata l’altra sera a un matrimonio. Elegantissima sciura lei, casual e dietro un pianoforte io. Destini.) Certo, nella fiction su Riina c’è un potenziale di mitizzazione non indifferente. In fondo è l’affascinante storia tutta italiana di un uomo che davvero si è fatto da sé. Un grannissimo cornuto, ovvio. Speriamo che non ne facciano un Padrino troppo fascinoso. Comunque bravi.
Che altro? Ah, sì, Paolini. “Il sergente” ha fatto un bel botto di share, per la media del canale. Però, per uno spettacolo così, una delle cose più belle e più intense che ho mai visto dentro lo scatolone, il 6% di share dimostra che siamo un paese culturalmente ancora in via di sviluppo.
La prossima volta parliamo delle Winx.
visto che c’eravamo sentiti stamattina, ho pensato di fare un giro da te e trovo tutta questa novità della casa nuova. wow!
intanto ho letto anche il tuo ultimo post, già che c’ero: Paolini me lo sono perso, ahimè, delle invasioni barbariche non sopporto la conduttrice ma proverò senz’altro a guardare il capo dei capi.
ho dimenticato la firma: corpo 12
ma come? niente Dr. House?!
mmmm no, niente Dr House. In compenso una giusta dose di SCRUBS e Grey’s Anatomy.
il mio problema è che non so mai che c’è da vedere e comunque poi dormo. Quindi vedo tutto a micropezzettini e non ci capisco nulla. Però dormo da dio
Ahem… ci eravamo sentiti? Mumble.
hitler contro maciste ha un finale fantastico. cioé, vince maciste, no? gli tira un grosso sasso e vince.
paolini è un grande. un grande. anche se un giorno l’ho intervistato ed ha un carattere orrendo. ma va bene così.
Io non riesco a fare a meno di Camera Café: Paolo Kessisoglu è un vero fuoriclasse.
Seguo anch’io Fazio (ma il fatto che ormai intervisti solo gente che va a presentare libri o CD di prossima uscita mi sta facendo disamorare) e poi, mannaggia alla Gabbanelli che mi fa venire la gastrite ogni domenica sera, Report.
Cazzo, non guardo neanche un telefilm…
ciao, salto di qui dopo aver letto la tua email e scopro un filone interessante. La prima cosa che noto è che però tu parli da borghese che utilizza SKY !!!
io da povero peones concordo però con te su quello che hai detto 😉
mi piace tantissimo la fiction su riina (in minuscolo non a caso), adoro le invasioni barbariche, vedo fazio solo a seconda degli ospiti, adoro Report ma a volte non lo vedo perchè preferisco vedere l’Inter che farmi il fegato amaro pensando alle troppe cose assurde che non hanno spiegazione e poi un seguito o una conclusione ma il mio personaggio preferito è Paolo di Camera cafè .. è irresistibile e poi non è così lontano dalla realtà
ciao, vighi
Che poi mi son chiesto perché io non segua nessun telefilm. La risposta che mi son dato? Che c’han tutti il bollino rosso, che o ti squartano col bisturi oppure col macete. E con la bimba come faccio?
ebbene sì sono un borghese che ci ha sky e paga lo zio Rupert… Ehi una volta per farsi il fegato amaro noi interisti si guardava appunto… l’Inter.
Camera cafè mi piace ma non mi ricordo mai di guardarlo.
Lofa eggià ti capisco. Io per ora la mia la spedisco a letto alle 21. POi saran cazzi. Io nemmeno coi promo posso stare tranquillo che ieri durante un documentario sulle scimmie è passato un promo di Dexter con sangue e coltelli ovunque.
Ugh, Grey’s Anatomy invece di House?! 🙁 Telenovelissimo…
Anche a me Heroes ha rotto e anche prestino.
…mi appassiono alle ultime puntate delle serie guardo telefilm tedeschi per giovinotte e adoro la tv generalista. niente ti fa sentire più intelligente
SCRUBS è una delle migliori serie mai comparse sullo schermo! Lo adoro!
Perdona la polemica Zio.
Dopo 15 minuti di Luttazzi cambi canale…per vedere qualcosa di più allegro (e lo capisco) e utile (questo lo capisco meno…). E scopri, attraverso le Invasioni Barbariche, nuove prospettive… Tipo? Cogliere la grande cultura che caratterizza un mafioso come Marcello dell’Utri, attraverso un intervista della Sofri-girl che, parafrasando Travaglio, era ben più che accucciata…era in ginocchio?
Uhm.
Perdono. I primi 15′ di Luttazzi mi sono parsi un inutile concentrato di sassolini e di fiele. Mi ha fatto poco ridere e poco pensare. Sapevo che era incazzato a morte. Non avevo bisogno che usasse il suo programma per ripetermelo. Magari poi migliora.
L’intervista a Dell’Utri no, non la vidi. Ma nella mia ignoranza non conoscevo Filippo Timi, Mauro Corona, il figlio di Terzani… per dirne tre che ho apprezzato.
del figlio di terzani io vorrei apprezzare la roba che si fuma. deve essere fantastica
Stay intaomrfive, San Diego, yeah boy!