Il gioco della risposta
Ok, corroborati da un paio di mail di mamme curiose, ripeschiamo un grande classico: gioco creativo con infante.
Una volta qui si faceva il gioco delle risposte sbagliate. Poi quello dell’indovina chi sono. Ora siamo a quello delle risposte punto. Una variante delle associazioni libere se vuoi.
Alice “Elastic Girl” ci ha messo un po’ a capire il senso. Ma ora mi segue.
Semplice. Si dice una risposta. E l’altro deve dire la domanda.
Lo si può “stringere” decidendo che bisogna indovinare esattamente cosa aveva pensato l’altro. Dicendo per esempio rosso (di che colore è il Cappuccetto della fiaba). O lo si può tenere più aperto accettando qualunque rosso (di che si veste Babbo Natale, il colore del sangue ecc.).
Cresce creativamente con risposte strambe o indeterminate: Un po’ / Forse / Non so / 41 / Ahia! / Che ne so io? / Eh? Non ti sento / …
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premetto che lo dovuto leggere due volte, forse anche tre.
Sedici
wow, troppi
41? e il 42 di “guida galattica per autostoppisti” ?
simo… sai che non ti seguo? Sedici?
AG, sai che mi manca? Quel libro mi manca proprio, mia lacuna.
zioburp, quando (se) lo leggerai poi vedrai il gioco della risposta sotto tutt’altra luce 🙂