Cose sparse fatte nel weekend
Oltre alla sorpresa concerto di cui vedi sotto, dico.
– ho acquistato un letto, una scrivania, una sedia e una vagonata di cianfrusaglie all’Ikea. Automobile riempita infine all’inverosimile solo grazie ai facchini professionisti (neri in nero) del parcheggio sotterraneo. Altrimenti mi toccava fare due giri. O abbandonare Lady Burp.
– ho montato scrivania sotto gli occhi esterrefatti e ammirati della prole di sei anni, incredula di come da una sola scatola piatta possa scaturire il suo nuovo tavolo da disegno. Per quanto strette avvito le viti e per quanto forte picchio i chiodi sono diventato ai suoi occhi una specie di nuovo supereroe, una sorta di GeppettoMan. La mia insipienza nel bricolage è invece ultranota: valgo una sega, appunto. Lo dimostrano tempi e modi dell’assemblaggio: scrivania semplice, due ore e 30 minuti, una maglietta da strizzare e parecchie imprecazioni masticate.
– ho contato le bozze di post che man mano metto da parte senza postarli. Sono circa 25. Alcune non superano un secondo esame e si capisce perché sono in un cassetto. Altre no, meritano per lo meno di vivere alla luce di qualche schermo.
– ho svelato nei commenti al post qui sotto il retto verso della supposta. Almeno a quanto mi è stato spiegato.
– ho versato copiose dose di tachipirina dentro la prole di sei mesi, afflitta da probabile otite. O “pianto inconsolabile”, come si dice in gergo.
– ho provinato una futura sposa che mi ha reclutato per suonare al suo party. Promossa.
– ho iniziato la terapia di onde d’urto. Fa un male dell’ostia.
– ho tolto le rotelle alla bici della seienne. Aveva ragione il vicino. Dopo un mese di monopattino, i pargoli hanno equilibrio da vendere e possono passare senza traumi al bi-ciclo. Io ci arrivai in tardissima età a levare le rotelle alla bici e tra gli sfottò di mezzo vicinato. Comunque il monopattino è una figata. Chissà se dona equilibrio anche ai grandi.
eh si, te lo volevo dire che ste onde urtano davvero i nervi, ma perchè farti preoccupare in anticipo?
Urtano oh yeah.
ma tu sei un’esperta di onde per caso? una paziente fisioterapica? una surfista? altro?
geniale, semplicemente geniale. io levai le rotelle verso gli undici anni, quando mio nonno, finalmente, decise di mettervicisi a insegnarmela, sta benedetta bici. perché si sa, è il nonno l’addetto. o il papà. ma se il nonno non ti viene spesso a trovare, non ti resta che aspettare, mentre hai una paura maiala di farti malissimo e non trovi il coraggio di togliertele da sole. in questo modo, se poi ti fai male per davvero, potrai scaricare la colpa su qualcun altro. 🙂
te lo dico io, sta california è tutta un bluff. per quel che mi riguarda in quest’oceano gelido riesco a infilare i piedi solo per 10 sec, quindi no, niente surf! ma fra un mese sarò a casa, a palermo, il Mare mi aspetta lì! 😉