Bimbi digitali: one child one laptop! Ma non qui.
Venerdì scorso, al convegno sui bimbi digitali me ne sono andato appena prima dello struggimento che mi avrebbe colto di fronte all’agiografia degli asili di Reggio Emilia.
Nella mezza mattina che ho trascorso lì, mi sono fatto molte domande. Alcune risposte le troverò proprio nel libro Digital Kids. Intanto sulla questione gameboy-nintendo Alice ha capito come prendermi e dice: “A Babbonatale chiediamo un peluche per Viola e per me dei giochi però solo educativi e intelligenti per imparare… da fare sul gameboy”.
Nella mezza mattina che ho trascorso in Bicocca ho vissuto di un piccolo innocente desiderio. Mettere le mani per curiosare su uno di quei piccoli splendidi laptop XO del progetto OLPC, One laptop per child. Pensa che in Uruguay stanno finendo di consegnarne uno per ogni bambino. Uno per ogni bambino. Uno per ogni, sì, hai letto bene.
Nella mezza mattinata che ho trascorso con il prof. Rossetti mi è capitato di pensare a cosa si sono persi i figlioli di Alvaro Recoba. E come, da interista, sarei stato più felice di saperli felici & digitali, a migliaia di km lontani da S. Siro.
E attenzione! io ci ho giocato con uno di quei bellissimi aggeggi!
Tutto open source… bello da vedere a prova di bimbo…
E con una musichetta d’entrata che il sales che era passato per sbaglio in azienda da noi ci ha assicurato essere stata donata da Bono degli U2…
…giuro che mi sembravano solo 3 note messe una dietro l’altra… invece era una composizione di Bono degli U2…
comunque e’ un progetto veramente bello che merita! Lo tenevo d’occhio gia’ da un po’ e ora che sta diventando realta’ penso che beh, in fondo, qualcosa di buono siamo ancora capaci di farlo…
E’ da tempo che sto facendoci un pensierino: non tanto per lo strumento, che è più simpatico che utile, quanto per l’iniziativa.