Dialogo di un venditore di buzz e di un passeggere della blogosfera
Riceviamo una email e la mettiamo in scena in forma di dialogo.
Buongiorno Cristiano,
Salve…
sono Camilla, ho letto con interesse il vostro blog,
…vostro? ma dice a me?
e mi è piaciuto molto, complimenti!
grazie (questo deve essere il pcs: piccolo complimento sincero, dei manuali di mkt. Mhm, no è un pc e punto)
Vi scrivo perché vorrei proporvi una collaborazione.
Buona idea (mi guardo alle spalle, questo uso del voi un po’ mi inquieta…)
Io lavoro per un’agenzia web che si occupa di viral marketing: facciamo campagne di buzz marketing per monitorare e migliorare la brand awareness dei nostri clienti e promuovere in rete video virali.
Ok Camilla. Abbiamo alcune cose in comune. Dimmi.
Recentemente, cogliendo e interpretando le esigenze che i nostri clienti ci manifestano, stiamo pensando di implementare le nostre campagne con una attività più diretta sulla blogosfera. Ed è questo il motivo per cui vi scrivo.
Bene, questo mi piace: breve e dritto al punto. Dai dimmi.
Spesso le nostre campagne virali hanno come obiettivo quello di parlare in rete di un nuovo prodotto o servizio, piuttosto che di creare buzz intorno a un evento o iniziativa.
Perché, quindi, non coinvolgere alcuni blogger chiedendo loro di recensire un determinato prodotto o servizio?
Perché no? Mi pare una buona idea. Ci penso spesso anche io. Già: ma come farlo?
Si tratterebbe, in pratica, di scrivere un post che analizzi l’oggetto della campagna in maniera critica (non in modo aprioristico, quindi, elencandone solo gli aspetti positivi).
Mhm in pratica sì. Non aprioristico, no, no.
Nel caso in cui un cliente ci sottoponesse un prodotto affine all’argomento del tuo blog,
Ma come “mio”? Ma Camilla non mi davi del voi prima?
noi vi contatteremmo
Sì, ma noi chi?
per chiedervi se il prodotto in questione vi interessi o meno, e in caso affermativo procederemmo col passarvi un brief dettagliato.
Alt. Quindi tu mi proporrai prodotti affini all’argomento del mio blog. Ci sto. Dai dagli una sfogliata, non è difficile capire cosa mi interessa. Però Camilla, dato che mi hai scritto, che mi hai fatto i complimenti, credevo li conoscessi già. Comunque allora li aspetto. I prodotti. E anche il brief. Un termine che evidentemente tu hai usato perché sai che lo conosco, dal momento che leggi il mio blog e insomma sai di cosa mi occupo. Scrivendo a mia suocera non diresti mai “brief” vero? Camilla… come sarebbe? no, non ce l’ha il blog mia suocera, non ancora dai, su su dimmi.
Nel caso non foste interessati, vi contatteremmo la volta successiva.
Perfetto.
Se la nostra proposta dovesse interessarvi, vi preghiamo di mettervi in contatto con me, in modo da poter parlare anche della retribuzione che ritienete opportuna per la vostra collaborazione.
Guarda, io un tariffario non ce l’ho. Diciamo che se mi mandi dei bei libri (anche per bambini eh), dei biglietti per concerti o spettacoli, siamo a pari così. Io li leggo, o ci vado, se mi piace scrivo e siamo pari. Mia moglie ti saluta e mi prega di aggiungere che sono anni che vorrebbe che io scrivessi un post su una beauty farm, o su un weekend romantico (da Parigi in giù, va bene tutto). Se invece vuoi che parli di cose di cui proprio non mi interesso, allora sì dai, qualche soldo lo prendo volentieri.
Grazie mille, buona giornata
Camilla
Altrettanto Camilla, aspetto tue notizie.
UPDATE: Camilla, ecco “Cara agenzia di PR”, il post di Giovy (e relativi commenti) che volevo segnalarti, buona lettura.
e a noi che poi lo leggiamo, l’eventuale post sul prodotto in questione, cosa ci regalano? 😉
dai cris! magari hanno nella lista qualche supernuovohotel o qualche spa.. e magari anche un’agenzia che fa babysitteraggio coast to coast 😀
Attendiamo aggiornamenti. Vi salutiamo tutti 🙂
Anche a me è arrivata questa mail! 🙂
Sono andato un po’ più avanti per vedere dove andavano a parare e mi hanno chiesto le statistiche del blog.
Allo stesso tempo mi sono venduto come “vi faccio siti se ne avete bisogno, ovviamente a pagamento”
Mai più sentiti. 🙂