Sanremo in famiglia (e in tutti i laghi)
Anni fa guardammo sanremo con babbo e mamma e ci fissammo coi voti. Inserimmo almeno 3-4 valutazioni per concorrente: musica, parole, look, cose così. Troppe varianti. Ci stancammo dopo un’oretta e via.
L’altra sera eravamo io Lady Burp e Alice 8enne con un notes e un solo voto per ogni artista, secco come una fucilata.
Dopo un po’ mi son posto il problema di come non influenzare Alice. Difficile poterle attribuire un voto sincero dopo che i suoi genitori si sono – poniamo – sbellicati davanti a un’esibizione. (Io che esco sul bacone in pigiama e urlo “Italia amoore miooo”). Quindi ci siamo imposti il sienzio almeno fino a a metà canzone. E spesso ho chiesto a lei il primo voto. Sono baggianatate dite? Anche. Ma anche no. Perché cosa ne so io di cosa vota lei? Di cosa la colpisce in un’esibizione? Faccia, voce, vestito, canzone, altro? Ed è un modo come un altro per capire come cresce la sua testolina. E che idee matura verso la musica, che come sapete il babbo ci tiene.
Quindi per concludere, il suo voto “Uno” al trio Pupo-Principe-Tenore è piuttosto influenzato dai grandi.
E poi a sorpresa – e mi pare giusto alla fine – sono io che mi faccio infuenzare da lei. Perché quando mette “10+” a Scanu-Amoroso che guardandosi morbidi nelli occhi umidi, cantano forte e melodico l’amore in tutti i laghi, io penso che quella è la canzone che deve vincere.
Perché è puro Sanremo.
E quindi gli do un 7 che poi correggo in 8. E così alla fine è Alice che ha infuenzato me.
E per farle sentire Monk e Zappa e Coleman ci sarà tempo. Ora è il suo Pausini time.
Ne riparliamo a Sanremo 2011.