Io e il telefono rosso
Com’è noto io qui non scrivo tanto spesso del mio lavoro. Forse un po’ perché nel mio lavoro scrivo già abbastanza.
In realtà ultimamente scrivo più spesso qui del mio lavoro, com’è più giusto che sia.
Però ultimamente, in un ultimo pindarico volo da free lance, mi sono occupato di assicurazioni e non l’avevo mai fatto.
E ho scritto tutto un sito. Tutto dalla a alla zeta, passando per l’acca, la ti, la emme e la elle.
E già queste sono due notizie, che mi pareva il caso di dare.
L’azienda la conoscete tutti, qualunque sia la vostra assicurazione: è quella del telefono (e del mouse) rosso.
Non si tratta di un lavoro particolarmente creativo, ovviamente. Ma è un buon lavoro, quindi io me la posso pure tirare un po’.
Tra l’altro, avendoci lavorato a Carnevale, vi informo che il nuovo sito di DirectLine concorrerà al premio “Miglior sito web scritto indossando copricapi originali”.
Immagino che il bello sia la gratificazione di aver scritto un intero sito più che parlare di assicurazioni (anche se Direct Line è la mia è pur sempre una noiosa assicurazione), o no?
ciao Leopoldo, scusa. Sono così disabituato a scrivere sul blog che mi scordo maleducatamente di rispondere ai commenti.
E’ pur sempre una “noiosa assicurazione” certo, ma la “creatività” di un lavoro alla fine si misura anche dai vincoli che quel lavoro ti impone. Più paletti hai più devi lavorare con la lima e il cesello – in qualche modo creativamente – per evitarli.