Post Vacanze 3: magnare & bevere
A ferragosto grigliatona al Santo Palato, la taverna sciccosa di una coppia di amigos che ha appena riaperto. Lavorano solo su prenotazione e sul web non li trovate (ma potete chiedere a me). Non li trovate, ma se li trovate poi non ve li scordate. Anche perché lui è un biker tutto tatuato e lei cucina da paura. Scordatevi la polenta: fanno prelibatezze toscane, intendiamoci. A ferragosto ho mangiato la miglior bistecca della mia vita. Proprio in questo periodo in cui – dopo un gran libro – meditavo sul consumo di carne sono caduto vittima di una fiorentina da sbavo. Però quando la prole accarezzava i vitellini io pensavo a come spiegarglielo il perché il mandriano era triste perché gli era nato il vitello maschio.
Invece tortiei de patate e canederli li ho mangiati un po’ dappertutto in giro, ma preferisco quelli del Mas de la Val, a Ruffrè dove abbiamo visto mungere, cagliare e fare il formaggio.
Ma formaggi ancor più golosi lì ho trovati alla Malga Bordolona di sotto, in Val di Bresimo. Persone gentilissime, vitelli morbidi, formaggi e miele da applauso.
Pensi che le possa sconvolgere troppo, sapere che il vitellino che accarezzavano è lo stesso che strappavano coi denti dalle sue ossa?
I figli dei contadini vivono e convivono bene con le urla del maiale. Mi chiedo quanto sarà dura quando ti chiederanno come si fanno i bambini 🙂
Sul vitello non hai torto ma con la prole ci si va più cauti. Voi giovinastri non genitori la fate assai facile. 🙂
Come si fanno i bambini io francamente non l’ho ancora compreso del tutto ecco.
Non sai quanto sono contenta del tuo commento del mio miele e del formaggio…grazie
Grazie Gigliola! sono contento che tu ci abbia trovato! ci rivediamo l’estate prossima