Il buzz online spiegato a mia moglie
Sera, interno familiare, cena. Lady Burp scodella un fantastico risotto fumante. E mi interroga.
LB: Ma allora non mi ci puoi portare anche me?
ZB: Eh, ma cosa? Dove? Ma dici alle terme?
LB: Ma no, dico a quell’anteprima lì, quella del musical… Mi hai detto che per lavoro forse ti davano dei biglietti gratis no?
ZB: Mmm sì, ba tzono i gignetti… i gignetti pe gnoggger…
LB: Cortesemente, me lo ripeti senza masticare durante la frase?
LB: Mmm etto to isotto è èmpe antastico, aore
LB: Grazie. Ora ripetimi dei biglietti, dai.
ZB: Quelli sono i biglietti per i blogger. Il cliente me li dà per loro. Perché loro vanno all’evento… alla cosa, lì l’anteprima… e poi ne parlano online. Sui loro blog e socialcosi.
LB: Socialcosa? No vabbè ho capito… ma…
ZB: Ma?
LB: Ma anche io poi ne parlo! Io ne parlo al lavoro… in clinica coi miei colleghi, con i pazienti, con…
ZB: …con i tuoi vecchietti protesizzati d’anca ne parli? Del musical?
LB: Sì sì, io ne parlo coi vecchietti, diglielo al tuo cliente socialcoso dei miei stivali!
ZB: Ok ok, tesoro, ma che c’è di secondo? Tanto poi ti ci porto io a teatro… ok?
OT: grazie per la segnalazione e i complimenti giuntimi per interposta persona 🙂