Neologismi: beggiare (o badgare)
Salgo in treno. Lui e lei al mio fianco parlano della loro giornata di lavoro. Lui le dice che ha dovuto fare la coda sotto la pioggia per beggiare. Io drizzo le orecchie. Lei dice che è pazzesco, che nella sua filiale si beggia solo al coperto. Io mi chiedo cosa significhi. Lui dice che potrebbero anche mettere delle pensiline. Così quando piove e devi beggiare, metti che c’è la coda, non ti bagni.
A questo punto forse ho capito cosa significa. Ho chiaro che non c’entra con Andrea Beggi. Mi chiedo se si scriva beggiare o badgere o badgare.
Temo che qualcuno della Crusca prima o poi dovrà decidere come si scrive.
Penso: finalmente qualcosa da scrivere sul blog, e che diamine!
E poi come capita ogni volta che mi imbatto in un neologismo, ho subito paura che mi scappi via di nascosto una parola del passato. E allora mi tuffo – carpiato nei ricordi – e ne afferro una a cui sono affezionato. E la parola a cui mi aggrappo è… lo scrivo nel prossimo post.
Avrei detto badgiare :-p
direi per derivazione “badgiare”.
se così non è non credo di essere tacciato di ignoranza