Due battesimi. Ma molto speciali.
Era qualche anno che non partecipavo a un battesimo e nel giro di pochi giorni, ben due. E in uno sono stato persino officiante.
No, scordati il prete e l’acquasanta. Sto parlando di battesimo del rock.
Martedì scorso abbiamo portato Alice al Forum per Jovanotti. “Papà, non è vero che è il mio primo concerto, il primo è quello della Mannoia con la nonna…” “tsk, tranquilla che a ‘sto giro non ti addormenterai”.
Incredula per il numero di gente, stupita da papà e mamma che urlano e ballano come due regazzini, assordata dalla musica, perplessa dall’acustica del Forum, travolta dall’energia del concerto, ammirata dalle scarpe coi brillantini di Lorenzo, complice dei cori, preoccupata per l’ora tarda. Difficilissimo tirarla giù dal letto il mattino dopo. Son cose. Son soddisfazioni. Son prime volte. Battesimi appunto.
Passiamo al battesimo n. 2. Sabato mattina, teatro Arlecchino di Voghera, esecuzione di “Terra in bocca” riservata alle scuole: qualche terza media e prime, seconde e terze superiori. Qualche centinaio di ragazzi, insomma, che – signora mia – chissà cosa pensano e chissà che musica ascoltano. Ho pensato che se avessi visto a 13 anni un concerto così pieno di roba non sarei potuto rimanere indifferente: una storia di miseria, sangue e vendetta, la questione dell’acqua, una musica strana, cantautorale, rock, prog, jazz (una via di mezzo tra Battisti, la PFM e Davis elettrico, per dire), le parti parlate, musicisti con le palle, tanta energia, impegno, qualità.
Un successone. L’applauso con standing ovation che questi ragazzini hanno fatto al maestro Ellade Bandini, un pezzo della storia della musica italiana, valeva davvero moltissimo.
Così uscendo dal teatro a riveder le stelle e incontrato ohibò il sole (che erano le 11.35 e non è consueto terminar concerti a certe ore), ho pensato che magari a quei giovani per lo shock sonoro gli si poteva persino fermare lo sviluppo. Ma solo per quell’ora speciale del concerto. Poi invece gli si sarebbe accelerato. O meglio, magari gli si sarebbe reindirizzato.
Ho pensato (anzi spero) che qualcuno di loro scelga (o venga scelto dal)la Musica. E che tra 10-15 anni mi dica: ehi vecchio, lo sai che io ho iniziato a suonare proprio a causa di quel concerto che avete fatto voi, quella mattina di maggio a Voghera?
commossa 🙂