La dirimpettaia – La collega di fronte
E’ da quando ho cambiato lavoro che penso a questo argomento. Già, perché qui in Kettydo mi sono trovato di fronte una nuova dirimpettaia. Ma mantenevo un forte cordone ombelicale con precedente. E con le altre passate.
Già, la dirimpettaia, appunto. Un legame che non passa.
La dirimpettaia è la collega che siede di fronte a te, alla tua scrivania. Negli anni, da quando lavoro, ne ho avute diverse, ma non molte: solo quattro. Perché sono un pantofolaio stanziale, perché ho cambiato pochi lavori e quindi poche dirimpettaie.
Perché la dirimpettaia non è una collega qualunque. Perché è – e ben presto diventa – una persona speciale. Perché non tutte sono portate per essere dirimpettaie. Perché io, sia chiaro, ho avuto in dono le migliori dirimpettaie possibili e questo post ha l’intento dichiarato di farle sentire tutte speciali. E soprattutto di farle smettere di essere “gelose” l’una dell’altra.
E’ evidente, lo so che ve lo state chiedendo, è evidente che negli anni io ho avuto anche dei dirimpettai uomini. Eccome se me li ricordo tutti. Si diventa colleghi, compagni di fatica, spesso per fortuna si diventa amici. Ma tra maschi, si sa, è diverso: il mondo sembra comunque molto più stretto, incanalato e costretto entro quelle due precise linee guida, quei due binari rigorosi, il calcio e quell’altra là. Due precise figure geometriche: da un lato il rettangolo verde, dall’altro il “triangolino che ci esalta”, per citare gli Elii.
La dirimpettaia invece è un’altra cosa, un altro terreno di gioco, un altro sport.
La dirimpettaia è l’altra metà del cielo e della scrivania. E non importa l’età, perché ne ho avute di 10 più giovani e di 10 anni più grandi. E non cambia nulla.
La dirimpettaia è l’altra metà di una coppia di fatto. Perché ci passi molto più tempo che con tua moglie. Perché ci condividi un mondo: il lavoro, il caffè, il cazzeggio, lo stress, la sigaretta, il pranzo, il pettegolezzo ecc.
La dirimpettaia è la persona con cui lavori 9-18 e ci esci a pranzo tutti i giorni per due anni allo stesso tavolo della stessa trattoria. E senza annoiarti mai.
La dirimpettaia è colei con cui commenti il mondo, mentre il mondo accade. In breve lei sa tutto di te. Spesso sa anche in anticipo quale battuta stai per fare, ma siccome ti vuole bene, sorride ugualmente.
La dirimpettaia è quella che è diventata talmente complice, confidente, sorella che solo alla cena di natale aziendale la guardi con altri occhi, lontana dal ruolo e dalla scrivania e ti capita di pensare “cristo, è pure bella”.
E’ quella che non si annoia mai mai mai quando le parli della tua famiglia e le mostri millemila foto delle tue bimbe.
E’ quella che, anche se non viene quasi mai ai tuoi concerti, se li sente annunciare, organizzare, dettagliare e raccontare.
La dirimpettaia è quella con cui vi fate piedino per sbaglio. E poi per gioco e poi per sbaglio.
E’ quella che capisce tutti i tuoi umori. Quella che sente, ahimè, tutti i tuoi odori. Quella che ti commenta – scandalizzata – i calzini spaiati (o quella volta che indossavi quelli di tua moglie) e la canotta sotto la t-shirt.
Ma la dirimpettaia è anche quella che ti vede piangere ogni tanto al mattino presto quando scrivi le email personali prima di attaccare a lavorare. E fa finta di credere a quella palla che tu hai sempre il raffreddore.
La dirimpettaia è quella con cui condividi una parola in codice, che trasmette un segnale di rassicurazione, di calma, di vicinanza. Ma solo tu e lei la dovete conoscere in ufficio, quella parola. Per farla cadere di sfuggita in conversazioni pubbliche o anche durante una riunione, quella parola, a beneficio l’uno dell’altra suggerendo il messaggio “calma, poi passa: ce la faremo!” Una parola densa e calda come un abbraccio.
La dirimpettaia è quella che anche se non te l’aspetti viene al funerale di tuo padre.
La dirimpettaia è il primo sguardo che incontri quando alzi gli occhi dall’internet e li posi sul mondo.
Le mie dirimpettaie sono Silvia, Paola, Antonella, Francesca.
E questo post è per loro.
la mia è la kika. Oh gosh 🙂
lacamys un giorno scriverà un post simile e me lo dedicherà.
e zio, tu mi scriverai “ho commentato il post della camys” e il cerchio si chiuderà
ho anche io dirimpettaie donna e uomini.
hai detto scrivendo,tutto quello che ho sempre pensato.lo tenevo come un pensiero tutto mio.ma sai che ti dico?
che è una cosa talmente vera,talmente tangibile che dovrebbe saperlo il mondo intero.
la dirimpettaia è 3/4 della tua giornata.e calcolando i tempi per prendere la pensione(?) è anche 3/4 della tua vita!