El abogado que yo no fue
Ah, le cose che si scoprono facendo ego-searching, sì googlandosi, sì insomma interrogando i motori col proprio nomecognome. C’è proprio tutto eh, anche le peggio cose, la rete non dimentica, ma non divaghiamo: parliamo di omonimie.
A parte burpblog, il collega di digestioni scoperto in Canada, sapevo di avere un omonimo ballerino (oltre a quello pavese carabiniere che in rete però non compare).
E ieri scopro che ne ho un altro in Argentina. Quasi omonimo, ci separa solo una o.
Lui però la sua brava laurea in legge l’ha usata – mica come me che la impolvero in un cassetto – e fa appunto l’abogado.
Ehi, hanno già fatto un format tv per un reality in cui prendono gli omonimi e li scambiano di posto?
una cosa che mi fa sentire veramente controcorrente è che a me, su google, non mi trovate!!! E’ un po’ come essere invisibili… un superpotere, quasi.
troppi troppo miei omonimi, devo scartabellare parecchio per trovare il vero me stesso in google (che scritta cosi’ sembra anche una cosa filosofica).
Non credo, però l’idea non è male.
Un mio omonimo fa incidenti d’auto e poi scrive richieste d’aiuto sgrammaticate come manco Di Pietro… per il momento anch’io sono immune googlizzando nome e cognome.
… che poi, scusa, un po’ mi turba il dato anagrafico “nato nel ’65”. Ma tu non avevi gli stessi anni di Sgt. Pepper’s?
Non so dove l’hai trovato… anche se forse sì … c’era un errore simile in una vecchia scheda musicale. Dunque serenamente seda ogni turbamento che io invecchio con Sgt Pepper.
eh, ero solo preoccupata perché siccome sto per avere anch’io gli stessi anni di sgt pepper mi vedevo già appioppare due anni in più così, d’ufficio, il che non mi stava troppo bene…