# rassegna stampa: letture # …
# rassegna stampa: letture #
[Avoledo e Gianolio: parole e musica]
Su Avvenire Tullio Avoledo racconta una storia di amici spariti, musica a cui aggrapparsi (in questo caso gli Smiths nei vacui anni ’80), sorrisi in vetrina e bimbe sul passeggino. Nostalgia agrodolce dall’autore di L’elenco telefonico di Atlantide, che io mi metto diligentemente in valigia.
Sul Foglio invece compare una bella recensione di un libro molto gradevole se amate il jazz, geniale se siete musicisti. Consigliato però anche a chi aveva zero in solfeggio e non distingue un sax soprano da un clarinetto. A Duke Ellington non piaceva Hitchcook, di Aldo Gianolio: frammenti, immagini, episodi dalle vite di musicisti jazz, raccontati nello stile antiaccademico e bizzarro del critico John Ferro. Che poi gli episodi siano inventati, veri o verosimili dovete chiederlo a lui, a Mr Ferro. Che però è inventato anche lui. Dunque accontentatevi di leggerlo, senza farvi troppe domande, senza aprire le enciclopedie per sapere se Bird si faceva davvero di pollo fritto o se quella di Monk si può definire musica “a cazzo”. Mettete su qualche vecchio disco Prestige o Impulse e poi leggete. E poi decidete voi se stare con la scuola di Chicago o con John Ferro. Io non ho dubbi.
PS: Morire se ora ritrovo il link, boiadunmondo, provvederò…