generazione MelissaI 100 colpi meglio…


generazione Melissa

I 100 colpi meglio retribuiti della storia

Intervista a Melissa P. sul Venerdì di Repubblica. Interessante apprendere che la giovanissima autrice (?) annuncia di aver totalizzato un miliardo (?) di lire di guadagno: 400mila copie vendute, più i diritti europei e quelli per il cinema (Francesca Neri l’acquirente). Riferito che ne abbiamo già parlato e rifatta l’ovvia premessa che non è educato parlare troppo di un libro che non si ha letto (ma qui lo fan tutti), noto che l’intervista ha un che di frammentario, di provvisiorio, quasi di sconnesso. Domande che affermano, risposte che domandano e qualche frizione di troppo nel fluire della comunicazione. Leggetela e capirete meglio cosa intendo. E mentre pensavo che il giornalista se la poteva e doveva riarrangiare un po’, mi sono illuminato: avete mai chiacchierato con un vero teenager? Be’, alcuni di loro sono così, parlano così, con questo ritmo altalenante, rispondendo a volte a tutt’altro, distratti da uno sguardo alle tue spalle, da una maglia firmata o da una canzone che romba dentro un’auto di passaggio. E va da sé che ti viene il solito pensiero che “noi alla loro età non eravamo così coglioni”. Comunque, nessuno della mia generazione ha messo in saccoccia un miliardo a 17 anni raccontando nei dettagli i cazzi propri, dentro e fuor di metafora.

Tra i tanti post dei blogger sul “caso Melissa P”, qui c’è una cosa che mi ha fatto ghignare.




8 Comments on “generazione MelissaI 100 colpi meglio…

  1. Ma cento colpi di che??? Mazzate?… no perchè se è il solito venditore di enciclopedie abbiamo già dato… e la tabula è rimasta rasa!

  2. guarda che TUTTE le interviste di antonello caporale sono uguali: domande di una riga, risposte di due righe. e sia che intervisti la fantomatica melissa o cirino pomicino. mi dà l’idea di uno cui interessi di più far conoscere la sua opinione che non quella dell’intervistato.-
    ciao alesandra

  3. ah, ma allora, alla fine, l’ha scritto veramente ‘sta Melissa, quel libro? vabbe’ tanto io non lo leggo, sto leggendo “Mansfield Park” figurarsi
    ciao Burp, Alessandra

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