Signori, si cambia.

 

Ecco, dicevamo. Oggi è stato il mio ultimo giorno in Ambito5. Dopo 4 anni belli e intensi.
Quello che vedete è il santino, sì proprio l’immaginetta, che i colleghi hanno messo accanto agli schermi per ricordarmi. Non ho mai fatto quella faccia in 4 anni, ma quella cosa l’ho ripetuta in mille salse tutti i santi giorni.

I ragazzi mi hanno fatto pure un regalo. Sì, un bellissimo regalo.

Quando sono entrato qui non avevo ancora 40 anni, avevo una figlia sola, non avevo i peli bianchi nella barba, i blogger erano così giovani che ancora portavano le braghe corte e la blogosfera qui intorno era quasi tutta campagna.
Ora al suo posto c’è il web2.0, che ben presto è diventato una, cento, mille città. Si sono moltiplicati gli utenti, i servizi, i social cosi, le aziende, le agenzie.
Lascio un’agenzia solida, in vertiginosa crescita, con una guida sicura, persone di qualità in tutti i ruoli e un ambiente decisamente invidiabile. Lascio colleghi con cui ho condiviso gioie e dolori, oneri e onori, rigori e sudori, cappucci e brioches. Lascio persone da cui ho imparato (parecchio) e persone a cui ho insegnato (tutto quel che loro son riusciti a rubarmi stando attenti). Lascio una divisione social che conta ormai ben 7 unità. Tanto non ci si perde mica di vista no?

Ho riletto i due post che scrissi 4 anni fa, all’ultimo cambio di impiego. Quello dell’ultimo giorno di lavoro e quello di qualche giorno dopo quando ti parte lo stream of consciousness e ne esce un post sgrammaticato ma molto sentito (e dentro il quale quel telefono che suona è proprio quello che mi avrebbe portato questo lavoro qui).

Poi, sempre in treno, perché è sul treno che ci pensi, ho realizzato un’altra cosa. Che nelle due ultime occasioni in cui ho cambiato lavoro, ebbene entrambe le volte mi sono anche riprodotto. Che Alice e Viola hanno 9 e 3 anni, l’età dei miei grandi cambiamenti.
Forse è per quello che questa primavera mi sono fatto contagiare dall’orto sul balcone.
Che era tempo di semine.
E stavolta – almeno per ora – ho seminato lì.

2 Comments on “Signori, si cambia.

  1. Grande solidarietà a lady burp che forse è felice anche con due figlie femmine e un bell’orto o no?
    Un bravo a te zio burp…anche per il coraggio…ma come fai a cambiare lavoro di questi tempi?
    bravo bravo
    Dott.ssa Raffa

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