Risvegli

Sono sdraiato a letto semiaddormentato, prono. La stanza è completamente buia. Il rumore delle auto giù in strada nemmeno lo sento. La porta si apre e lei entra quasi senza rumore. Il letto è così vicino alla porta che non deve fare più di un passo. Sa esattamente cosa fare, lei. Si accoscia sul letto e mi scopre. Sento l’elastico dei boxer che si abbassa. Mi massaggia una quindicina di secondi e poi affonda il colpo. Decisa, precisa, scientifica.
Mhm. Gemo piano.

10 minuti dopo, nella stanza accanto sto bevendo il caffè con lei.
Che mi parla del 730 da fare, della ricetta dei peperoni in agrodolce, dello sciroppo per la tosse per le bimbe.
Io, in piedi, mi stropiccio via il sonno di dosso. E mi massaggio appena una natica.
Quando sarò completamente ristabilito credo che mi mancheranno questi risvegli.
Con le iniezioni di mia suocera.

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