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back office
A volte ritornano
Il grande capo si avvicina furtivamente alla mia postazione. Attacca bottone sul cinema con la collega di fronte (“Love actually” delusione, “Dogville” inguardabile) poi d’improvviso mi trafigge con un lampo verde.
– “Avrei bisogno di te”. I suoi smeraldi brillano unisoni dalle mani e dai bulbi. “Per un lavoretto”.
Naturalmente lei è in ritardo con una cosa da scrivere e non ha nessuna voglia di lavorarci nel weekend. D’altra parte guadagna solo 5 volte più di me. Vuoi forse negarle il diritto di riposarsi nel weekend?
Io sbuco la testa tra il monitor e un quotidiano. La fisso. (Ti ricordi vero, beibi, com’è finita l’ultima volta? Le ustioni del caffè, le mani rosse di sangue… Ricordi?)
Poi smetto di pensare e dico: “Be’, ne possiamo parlare, perchè no?”.
Così mi trovo a travagghiare al sabato. E il tempo per BURP! si contrae ancora una volta. Però intanto che sono qui vi segnalo due cose, vecchiotte ma validissime entrambe.
Un pezzo di Luca Sofri su Dave Eggers (rilanciato da Genna su Clarence) che mi illumina sulla vita, le opere e il caratterino dell’inventore di McSweeney’s.
Un intervento di Mantellini al convegno di Viterbo sui blog intitolato “Perché i giornalisti odiano i blog”. Quest’ultimo l’ho trovato su caveblog, un’ottima idea che mi appresto a frequentare spesso.
Smeraldi e lavoretti permettendo, ovviamente.
Subito dopo aver letto il pezzo di Luca Sofri sono andato di corsa in libreria a prendere l’opera struggente di un formidabile genio, e non me ne sono pentito.
Vado al eggermi il pezzo.
che tu sei bravo, dottò, di te mi fido. Buon lavoro 🙂
co.co.co. di tutto il mondo, unitevi, sob…
ciao un saluto veloce……;)