Marco, 1953-2002
Una mattina di dieci anni esatti mi ha chiamato Ernesto prestissimo al lavoro, per dirmi che Marco Pazzi se n’era andato.
Io Marco l’avevo conosciuto nel 1985 quando io ero un pischello e lui era già un trentenne con una Fender Stratocaster, dei figli e delle storie pese. Questa foto dovrebbe essere invece del 1974, di un suo viaggio in Marocco. Questa foto mi è sempre piaciuta un sacco. Ancora più dei suoi racconti di quel viaggio.
Non basterebbe un libro solo per raccontare quanto ci siamo divertiti suonando insieme, per una quindicina di anni. Né per dire quel che ho imparato e capito, della musica e non solo. Anche della Fender, dei figli e di tutto il resto.
Il giorno del suo funerale sono andato a comprare una manciata di plettri colorati. E glieli ho portati.
anche a me piace un sacchissimo questa foto! mi è sempre piaciuto pensare che persino quella donna tutta velata sullo sfondo, sia rimasta affascinata da quel giovane dai riccioli neri e con negli occhi le aspettative del viaggio.. auguro a tutti di poter conoscere un personaggio come Marco Pazzi!
Ero una fan delle Pesche, ovvio! Conosco Mao e Gatti, Marco non ricordo di averlo proprio conosciuto …
però mi sento di dire che il fatto che sia ricordato con così tanto affetto da tante persone è bellissimo e dà la misura della sua grandezza! <3
Grazie a Carlo Andreoli che con la canzone CHIUDI GLI OCCHI, dedicata a Marco, gli rende un omaggio veramente meraviglioso e a Fabio Casali che lo colora con un assolo struggente e pieno di cuore!
ho cantato con lui e credo di essere stato uno degli ultimi ad averlo fatto, in due, avevamo comprato impianto voce etc…chitarra (ovviamente LUI e voce io)a volte anche con altri amici qualche serata spensierata….quel giorno ero in ufficio, a Pavia e una lama mi ha trafitto il cuore, mi sono precipitato in camera mortuoria e lui era solo……. non ho piu’cantato in giro . Ma come si dice “questa è un’altra storia”