tv: mutande e altre cose da femmineLa sottile…
tv: mutande e altre cose da femmine
La sottile linea rossa
Premetto che non ho letto il regolamento della Fattoria, ma io mi domando e dico: ma fin dove si spinge la finzione delle condizioni di vita del 1870? Secondo me il confine sta all’incirca sulla linea sottile della biancheria intima, ultimo invalicabile baluardo di conquistata modernità, cui nessun nostro contemporaneo vip (ma anche svip) potrebbe rinunciare. E parlo soprattutto per le signore. Non sono uno storico dell’intimo costume, ma credo di poter immaginare i tormenti inferti alle carni da reggiseni e culotte del 1870. E mi fermo qui, sorvolando sui pochi scomodi ed eroici rimedi, con cui le nostre trisavole fronteggiavano ogni mese la natura.
E poi, saltando di palo in frasca, ma lì dentro nessuno fuma? E comunque pare che Milton non sia più un mito di cubana e sinistra grandezza dopo che ha detto che apparecchiare è da femmina e lui è un maschietto. O qualcosa di simile. E chissà che ne direbbe il Che.
E questo titolo che mi traccia un segno cromatico netto dal ciclo fino a Cuba? Che faccio, signora, lascio?
mah, ho visto di sfuggita non so quale delle due gnoccone (selen e la giornalista) che si metteva il reggiseno: balconcino di pizzo, senza dubbio! 🙂
il servizio hosting di immagini per ora funziona… non ci metterei immagini necessarie per un post bellissimo da archiviare per i posteri, comunque!