dietrologia: guerrilla marketing…
dietrologia: guerrilla marketing musicale
Piano-man: nuovo caso a Sanremo
Io nel weekend vado a suonare nel ponente ligure: concerto sabato, doppio concerto domenica e lunedì mattina, senza passare dal via (dal letto), direttamente in stazione per rientrare a Milano e non giocarsi un dì di ferie. Orario previsto treno 5.45, orario arrivo Milano Centrale 10 scarse.
Condizioni psicofisiche da definire: adrenalina molta, sonno poco, tasso di beatitudine buono, altro dipende.
Però però però pensavo. (E commentavo).
Se io lunedì all’alba invece di salire su un treno, vado in spiaggia a Sanremo, mi levo le scarpe, mi strappo le etichette dai vestiti, mi spettino un po’ (le sopracciglia, dico), assumo l’espressione più bastonata e sbattuta che si può tipo da reduce di un naufragio (doppia serata + notte saltata, perfetto così), e con aria assente, mi metto a vagare per l’arenile senza proferir verbo. E muto resto anche quando mi trova la madama e mi porta in centrale e poi i medici gli strizza, i giornalisti. Poi mi danno un foglio, disegno un piano, me lo portano, suono. E il resto viene da sè.
E poi la storia farà il suo corso e chi vivrà vedrà.
Ma volete che la gente non sia curiosa di sentire la misteriosa e sensibilissima musica di uno che si è perso via di testa, almeno per un po’?
Volete che non mi chiamino almeno un paio di major per propormi cd e tour?
grande! prova… confida sempre sull’omertà di chi ti è vicino
hai sempre idee stupende zio !!! giuro che nessuno di noi farà cenno di riconoscerti !!!!