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libri / incontri / canzoni / interplay / corrispondenze
La magia della scrittura
nella morsa della calura
della casa della cultura
Come anticipavo, sono poi andato a conoscere questa ragazza che mi fissava dalla copertina del libro.
Una tipa molto interessante: ha una cinquantina di facce e relative voci. Alcune anche piuttosto intonate.
Poi ho preso la penna e le ho scritto.
ricorrenze: tra abbondanza di impegni e…
ricorrenze: tra abbondanza di impegni e carenza di fosforo
È facile diamine: è il primo giorno di primavera! di estate!*
Se ti dimentichi le cose, legale a qualche ricordo, circostanza, avvenimento, canzone, libro, profumo, sinestesia.
Ancorale per bene lì e vedrai che non ti dimenticherai più gli anniversari.
E neppure i compleanni. Che, dato che uno più uno fa due, ieri era il secondo.
Verso da bere? Torta?
* di estate, scusate. Cadere in una distrazione raccontandone un’altra. Un circolo vizioso di cui sono l’unico socio. Moroso.
Authority in materia di seduzione …
Authority in materia di seduzione
Parma val bene una cessa?
Un mazzo di rose e tante scuse alla signora Tarja Halonen.
Anche se da queste foto ci pare esteticamente una sorta di Rosybindi finnica, siamo certi che è una donna amabile.
E che non si merita ciò che ha dovuto subire: il rispolvero delle arti da playboy del nostro amato premier.
incontri & incuriosimenti …
incontri & incuriosimenti
C’è questa ragazza che mi fissa da più di un mese
Dirla bella sarebbe troppo. Però è un tipo. Con quegli orecchini tondi e quei nastri nei capelli, un tipo molto demodé.
E ha pure un vestito buffo. E io sono attratto dalle tipe interessanti vestite in modo buffo.
E poi lei è una che scrive. O meglio scriveva.
Ora per qualche motivo ha smesso di scrivere e mi guarda con la penna sospesa sul foglio.
Il fatto è che la incontro sempre: al lavoro, a casa, in treno, in libreria, sul web, sul comodino.
E, a parte qualche occhiata fuggevole e disordinata, non ho ancora avuto modo di ricambiare il suo sguardo, di rompere il ghiaccio. E di capire cosa vuole da me.
Oggi ho deciso che vado direttamente a incontrarla: qui a Milano alla Casa della cultura, alle 18.
gocce di advertising vinicolo …
gocce di advertising vinicolo
Salviamo insieme il cavatappi suicida
Se un’azienda vinicola intende lanciare un vino in bottiglia di plastica con il tappo che si svita, allora ci sta che usi la seguente campagna: un cavatappi disperato si avvia al suicidio con tanto di cappio al collo.
Però io, se fossi un’altra azienda vinicola che crede nel vetro e nel tappo come elementi per lo meno di una prassi legittimamente legata al vino (e non entro qui in un discorso di qualità che da bevitore disordinato e diseducato non reggerei), gli risponderei a tono. E al volo.
Come?
Lanciando una controcampagna per l’adozione del cavatappi medesimo. Una cosa tipo: "No, non farlo. Vieni da noi." E poi un testo o anche solo un payoff che richiami alla qualità e alla tradizione.
È vero che una campagna richiede tempo e investimento e pianificazione. E poi, diamine, non si fa solo per rispondere provocatoriamente a un concorrente (per altro di diverso target).
Ma chi ha parlato di una campagna vera e propria? Di questi tempi basta un annuncio dentro la propria newsletter, o una campagna virale via mail, di invito a sostenere l’adozione del cavatappi disperato. "Ami il buon vino e rispetti le tradizioni? Firma qua per salvare la vita del cavatappi."
Insomma, di questi tempi le cose corrono in fretta e col web si risparmia quasi su tutto.
Se poi la creatività c’è chi ve la dà gratis…
editoria: magazine del futuro …
editoria: magazine del futuro
Cogne: un mistero che dura da 50 anni.
Stasera speciale Porta a Porta, condotto da Diaco e Giorgino.
Sì tutto sommato credo che possa essere questo uno dei probabili titoli di un newsmagazine popolare italiano nel 2050.
La MPA, Associazione degli editori di periodici USA, su questo gioco ha costruito una campagna, pubblicando sul web un catalogo di splendide copertine di magazine "ambientati" nel futuro. E i titoli non sono affatto male. Cose tipo "Compie 30 anni il clone di Gesù" o "Britney Spears a 70 anni ancora senza mutande" e via dicendo tra alieni, robot casalinga disperati, spiagge antartiche, clonazione, l’eticità del product placement nel sonno delle persone e chi più ne ha più ne inventi.
E il gioco prosegue perché si annunciano altre copertine. Si accettano scommesse sullo strillo di Playboy del 2050. Una pronipote giovane e piacente di Madonna? Un perfetto gelido robot in lingerie? Il clone definitivo di Rita Hayworth?
La notizia sta qui sul Corriere della fantascienza e anche qui sul Corsera.
dvd musicaliHo visto il futuro del soul e il…
dvd musicali
Ho visto il futuro del soul e il suo nome è Ray Charles
Sì, lo so questo blog è assai trascuratello ma non è di quello che volevo scrivere.
Insomma, cazzeggiando alla Feltrinelli non ho resistito di fronte a 2 dvd low price. Un doppio di quel miracolo di classe che era mr. Nat King Cole e un singolo di The Genius.
Mi aspettavo molto di più dal primo (che è più che decoroso, ma ora non volevo scrivere di NKC e del suo trio miracoloso) e per l’appunto è accaduto il contrario.
Questo "O Genio – Ray Charles Live in Brazil 1963" è una perla. Il ragazzo mi andava per i 33 anni quando se ne andò a esibirsi alla tv brasiliana, accompagnato dalla propria orchestra di una quindicina di elementi e dalle Raelettes. (Ah, anche qui sotto abbiamo scritto di Ray)
Ci sono una trentina di brani strafamosi (What I’s say, Hit the road, Jack, Moanin’, My Bonnie), un paio di commercial brasiliani sottotitolati in inglese e una chicca.
Il buon Ray che si presenta al centro della scena, imbraccia un sax contralto e via: un bel solo post bop, molto bluesy che finisce nell’olimpo dei bisacuti.
Ma il fatto non è come suona. È come si muove. Non sta fermo un attimo: mulina le spalle e tutto il busto a tempo. Applica alla posizione eretta (e al sax) la stessa onda che lo prende quando sta dietro al piano.
Il dvd costa solo € 17 ma quando è passato alla cassa, è apparso € 14.
Un lettore ottico orbo per il disco di un cieco, splendido.
Che tu sia benedetto anche per questo, Ray.
Questo volevo scrivere.
personaggio scorretto / autore probo …
personaggio scorretto / autore probo
"Sì, probabilmente questo libro sarebbe venuto meglio senza la mia fotografia"
Per tutti i coloro che amano "La versione di Barney" e il suo autore Mordechai Richler (e so che siamo in tanti), segnalo una pagina con alcune risorse trovata da creativeclassic.
Purtroppo non tutti i link funzionano ma il saggio critico (in inglese), la trascrizione di un’intervista a Farhenheit e la riflessione del traduttore italiano Matteo Codignola sul "fenomeno Barney" sì.
Ne copio un pezzino:
Da mesi, un romanzo viscerale, intelligente e spiritosissimo, che parla essenzialmente di come nasce un romanzo – e apre al pubblico, come poche volte è stato fatto, la "stanza" dell’autore – si va trasformando a vista in un manifesto programmatico, mentre uno scrittore sulla pagina spesso puntuto e sarcastico ma nella vita quasi sempre riservato e gentilissimo e – spiace dirlo – irrimediabilmente probo, diventa, nella vulgata che chiamiamo immaginario colelttivo, un orco alla perenne ricerca di anime belle da azzannare.
dal paese delle meraviglie …
dal paese delle meraviglie
Numeri della gita alla fattoria didattica
3 asini, 21 galline, 3 galli, 4 pavoni e 2 pavone, 15 anatre, 8 oche mute, 4 oche da corsa, 2 oche del Campidoglio, 2 daini e mezzo, 7 capre, 1 cane, 1 fattora e la di lei figliola, imprecisati panini, merende, succhi, cappellini, 1 autista, 2 suore, 4 maestre, 3 genitori accompagnatori.
79 bambini tra i 3 e i 6 anni.
Qui un altro paio di foto tra cui un pavone su un trattore pavoneggiandosi.
cinema: addii …
cinema: addii
Jesus loves you more than you will know, wo wo wo
Addio Mrs. Robinson, la signora da cui tutti quanti noi, da studenti (ma anche dopo la laurea e dopo ancora), abbiamo sognato di essere sedotti.
Come dimenticare la locandina de "Il laureato" con la sua gamba velata in primo piano e il giovane Dustin là dietro? Immagine mitica, giustamente saccheggiata o citata da parecchi annunci pubblicitari. (Mmm dove ho visto la stessa immagine in un annuncio gay oriented con una pelosa gamba maschile sotto il nylon? Studio Universal forse?).
Vabbè, non divaghiamo, addio appunto Anne Marie Louise Italiano. E condoglianze a Mr. Mel Brooks che di Anne era il consorte.
Update: leggendo il coccodrillo in prima sul Foglio di oggi (senza firma ma credo sia la Mancuso) apprendo che la gamba sulla locandina è quella di tale Linda Gray, allora semplice modella ma più tardi Sue Ellen in Dallas. E apprendo anche che sel set erano solo 6 gli anni di differenza tra Dustin e Anne, mentre tra i loro personaggi ne correvano almeno una venticinquina, direi.
E un plauso alla prontezza di Rete4, che ieri ha mandato Il laureato in prima serata.