i blog degli altri …
i blog degli altri
Comunicatori & comunicazione: un sacco di bei blog
Da qualche mese ormai appena posso gironzolo di blog in blog anche per lavoro (se quello attuale o quello passato o il prossimo sinceramente me lo chiedo anche io. Ma un giorno lo scoprirò, lo sento).
In realtà, quindi, il mio blogroll in fondo a destra, pieno di amici, coincidenze d’intenti, passioni, curiosità, consuetudini, affetti, risate, andrebbe rivisto alla luce di queste ultime scoperte professionali.
Così, senza voler rubare il mestiere (e il divertimento) a Theblogobserver (che fa delle recensioni molto dettagliate e divertenti di blog di taglio "personale"), vorrei segnalare e sottolineare brevemente alcuni blog qua in giro che meritano più di una visita, anzi un abbonamento all’occhiata quotidiana.
Queste persone hanno tutta la mia ammirazione e il mio gradimento per la competenza, la ricchezza, la profondità e la costanza nel postare, aggiornare e commentare i loro contributi.
Quindi, date retta allo zio: a maggior ragione se vi occupate di comunicazione, ma in genere se volete leggere blog ben fatti e utili, visitateli. E magari valicate la barriera, saltate dentro e commentateli. Gli autori ne saranno felici e se lo meritano un feedback.
Vado in ordine sparso e due parole due su ognuno, sperando di non dimenticare nessuno. E se dico imprecisioni, frateli bloger, mi corrigerete.
http://creativeclassics.blogspot.com
Qui c’è copy che ogni santo giorno mette uno o due post di risorse o manuali o commenta annunci e articoli. E poi gli piace Barney Panofsky, quindi per me è già una garanzia.
http://ad.splinder.com
Qui c’è un altro copy che nel post di debutto ha messo i dieci domandamenti di Frederic Beigbeder e poi ha raccolto tutti i post del 2004 in un comodo pdf da scaricare (e da imitare). E mi ha evitato una lunghissima scrollata delle sue pagine.
http://www.minimarketing.it
Il marketing minimale senza bla bla. Una marea di fonti e di spunti e un "Chi sono" da manuale.
http://admaiora.blogs.com/maurolupi/
Questo è il blog di Lupi e di Admaiora, web agency romana. Credo sia uno dei pochi casi italiani di blog personale del "capo" di un’agenzia.
http://www.imli.com/imlog/
Blog corale curato da studiosi e professionisti che nasce da una mailing list. Appena restaurato graficamente. Ma era bello -e quel che più conta stimolante – anche prima.
http://www.guerrigliamarketing.it/news/news.htm
Agenzia bolognese se non erro, blog anomalo (senza commenti), ma diamine: avercene!
http://www.caymag.com
Design, tecnologia, podcasting, musica e altro ancora.
http://intranetmanagement.splinder.com
Sempre interessante e originale (colonna destra, pensatori e filosofi e scrittori che rivoltano calzini, aprono occhi, solleticano la mente ecc.), il blog di Giacomo Mason, che ora ha aperto anche un sito.
http://www.blogo.it
I ragazzi di blogo (mmm… ragazzi… poi magari hanno la mia età, quindi perfetto: ragazzi!) hanno svariati blog (libri, tv, game, sesso), questo è il principale. Molto interessante la sezione Blog e PR.
Ma anche il loro http://www.softblog.it vale sempre una sbirciata. Di un pubblico adulto, intendiamoci.
http://www.blogs4biz.info
Qui c’è una piccola miniera di notizie, commenti e link su ogni questione che riguarda lo sviluppo dei blog, le tendenze, il corporate blogging. Una miniera che si rinnova ogni santo giorno. Diamanti.
sport (?) & media (?) …
sport (?) & media (?)
Rossella e Capitan Padania
Non so voi, ma a me ‘sto wrestling mi sembrava una stronzata anche 30 anni fa, periodo in cui su molte cose della vita ragionavo assai diversamente, traendone complessivamente assai meno menate.
E comunque.
Senza entrare nel merito della buffonata diseducativa e antisportiva e pericolosa, mi perplime quanto spazio gli dedichino i media. A partire dal Tg Rossella, che forse davvero dopo un paio di servizi su Capitan Padania sarebbe il caso di passare definitivamente al Tg La7.
Tra l’altro, caro il mio Capitan Padania che tanto atletico non sei e ti si indovinano verdi rotoli qua e là, falla con me la prossima sfida.
A panciate.
musica e altro tra le righe …
musica e altro tra le righe
Post a la "di palo in frasca", notizie sparse insomma
– Non so se ho capito esattamente cosa sia il podcasting. Però anche senza essere fortissimo in teoria, ho scaricato i miei bravi contenuti da Zubar e devo dire due cose, anzi tre:
1. Che è una figata, permettetemi il tecnicismo, questa possibilità di scaricarsi cose interessanti dalla rete, infilarle nel lettore e ascoltarsele a piacimento qua e là nel mondo.
2. Che questi di Zubar sono bravi a confezionare trasmissioni e interviste interessanti. E andrebbero aiutati. Quantomeno spargendo la voce.
3. Che è abbastanza raro ascoltare Gene Gnocchi che parla seriamente di sè, del suo lavoro e di musica, quindi non perdetevelo
– A proposito di Gene e di Buono a sapersi, la cui ricetta scrivemmo qua sotto, nella trasmissione c’è una nuova rubrica. Si chiama semplicemente "Tu l’hai capita?" e consta di semplici interviste all’uomo della strada sulla comprensione dell’ultima vignetta di Forattini su Panorama. La soluzione, l’interpretazione autentica insomma viene fornita capovolta a fine puntata.
– Non so se l’ha detto anche il Moige che questa orgia di Wresting è diseducativa e pericolosa. Se sì, è la prima volta che sono d’accordo con loro.
– Se al cinema guardando Ray (conosco anche qualcuno che vi ha condotto la propria scolaresca) vi siete emozionati per la bellezza e la semplicità della prima produzione di The Genius, se avete pensato che troppo spesso nella sua lunga carriera arrangiamenti orchestrali sovrabbondanti "coprivano" la grana purissima del suo canto, se sapete che Ray all’inizio si ispirava a Nat King Cole ma non avete mai udito la sua voce prima che diventasse la sua, se volete insomma godervi il giovane Ray attorno ai 23 anni, allora date retta a me: investite qualche euro e comprate Musica Jazz di questo mese. C’è un cd con le prime 24 incisioni di Ray, periodo Atlantic, le prime con gruppi raccogliticci, poi con le band di altri artisti della scena blues, infine con la sua prima vera band. Nella rivista anche un saggio di Luciano Federighi che insomma è uno che di voci black se ne intende un tot. E sempre nella rivista anche una vecchia intervista a Steve Lacy (qui ciò che postammo un anno fa nei giorni della sua scomparsa), che ripercorre la sua passione per la musica di Monk e per i giorni passati con lui.
Poeti per posta: chi ha vinto e chi ha partecipato
Seconda edizione della kermesse poetica organizzata da Poste Italiane con Caterpillar di RadioDue.
(A proposito: io in FM la becco sempre male anche con i nuovi strumenti tecnologici di cui mi sono dotato.)
Qui trovate tutti i premiati delle tre categorie (poesia del giorno, poesia della notte, post scriptum).
Son belle tutte, ma se devo sceglierne due allora sono Come prima e Questioni di budget.
E qui di seguito, a gara conclusa, le mie.
Categoria Poesia della notte
Notte bianca
Versi nottetempo
un caffè lungo
in tazza grande.
Versi nottetempo
d’amor felino
scorribande.
Versi nottetempo
scrivi insonne
in mutande.
Categoria Post Scriptum
Sbadato
Splendidi versi
per me
rimasti.
Rimasti
per me
in un cassetto.
la bala es tonda, hombre …
la bala es tonda, hombre
Cuginetti, you’ll never walk alone
In tutta sincerità mi sento di confessare a tutti i milanisti che si trovassero a passare di qui che il mio sincero godimento interista è parzialmente limitato dalla consapevolezza che il Milan ha giocato meglio e complessivamente meritava di vincere.
Dico parzialmente, ecco.
Una pacca sulla spalla da chi di sconfitte – modestia a parte – se ne intende.
dimmi cosa ascolti e ti dirò chi sei,…
dimmi cosa ascolti e ti dirò chi sei, dove vai e tra quanto avrai la GDF alla porta
La musica che gira intorno
Assai in ritardo, dico la mia sul giochino musicale cui sono stato vocato da Superbimba di Mbgiallo.
1. Volume totale dei file musicali:
Un 7-8 giga nel pc di casa, svariati cd rom sparsi per la casa e in ufficio, qualche centinaio di cd audio idem, vinili pochi e esiliati nella casa paterna (e tra loro ancora spicca, tra un Coro alpino e un Debussy, il rosso sgargiante di Palasport dei Pooh, non so se mi spiego).
2. L’ultimo CD che hai comprato:
Non saprei. Era senz’altro un regalo quindi direi Faber, il celebrativo di De Andrè, per mio fratello. Che era anche in beneficienza, il disco dico.
3. Canzone che stai suonando ora:
Non lo so ma mi piacerebbe saperlo. Suona un lungo mp3 che è tutta la colonna sonora di Shrek. E lì da qualche parte c’è ‘sto pezzo, una rock ballad che mi si è appiccicata ai neuroni. No, non è Alleluja. (UPDATE del dì appresso: si tratta di It Is You (I Have Loved), Dana Glover, una ballatona malinconica – cantata – credo da Fiona).
4. Cinque canzoni che ultimamente ascolto spesso:
Dall’ultima infornata nello Zen:
– Quando, Luigi Tenco
– Everything happens to me, Chet Baker
– Desde que o samba es samba, Caetano Veloso & Sua Eccellenza il Sior Ministro Gilberto Gil
– God’s Comics, Elvis Costello
– Mambo italiano, Stefano Bollani & Ares Tavolazzi
Posso aggiungere una domanda?
5. La canzone che vorrei possedere e non ho mai trovato:
A zonzo. Avete presente Turnè, con Abatantuono che se ne esce di scena canticchiando "che svolazzano di lassùùù".
… (Alt, asp nu mument: googling, googling, lookingfor, finding, clicking, dowloading, starting, batti cinque, happy singing a squarciavoice)…
Come non detto. Ora l’ho trovata qui. Nella versione di Sordi da un vecchio Stanlio & Olio.
A chi lo passo ora il giuochino? A Loveisavirus (che in questi giorni festeggia un anno e intendiamoci: 2 autrici, 2 post!), a Cassandra, a puntodidomanda, a Mae, a Kiti e a Marameo. Oddio quanti sono? Quanti erano? vabbè tanto che cambia?
spignoleggiando sul lavoro altrui …
spignoleggiando sul lavoro altrui
Martellate sui coglioni: autolesionismo o genialità?
Organizzare un workshop sui comunicatori che comunicano male e scegliere di comunicare il workshop medesimo con un invito fatto davvero maluccio potrebbe tutto sommato essere una genialata.
Update: son stato ellittico, mi spiego meglio. Perché fatto maluccio. Almeno secondo me.
– L’idea della martellata è sicuramente d’effetto. Anche se è un effetto molto maschile e invece qui il target è più che mai misto.
– Titolo / sottotiolo. C’entra la martellata con l’etica? Volendo sì: chi si comporta in modo poco etico arreca danno a tutti. Ma qui il nesso non c’è.
– Ma quel signore ritratto nel visual sarà mica un comunicatore, no? In qualche annetto, non ne ho ancora visto uno vestito così. Sembra piuttosto tratto da un catalogo sulla 626. C’è quindi un certo scollamento tra il messaggio e il visual: usando un banalissimo manager incravattato lo scollamento si sarebbe avvertito di meno.
– Il font è grazioso ma come spesso accade non è dei più leggibili, almeno a video. C’è qualche ingenuità di impaginazione (margini discutibili, un certo affollamento anarchico dei marchi, un titoletto col punto).
– I testi sono giustamente didascalici ma un po’ sciatti.
Tutto questo almeno secondo me.
Poi porca l’oca, lo vedo solo ora: c’è pure il refuso. E quello come al solito stride come lo spinacio tra gli incisivi di chi vi parla. E quello non è "secondo me".
autopromozione degli affari…
autopromozione degli affari della famigghia
Weekend musicale, appuntamenti jazz e rock
Come già anticipato qui sotto, sabato e domenica mini tour jazzistico del sottoscritto nel Ponente ligure con alcuni amici fidati di laggiù, che mi hanno convinto a levare dalla naftalina (oltre al culone e alle dita) anche alcuni vecchi brani scritti quando ancora avevo i capelli e non la pancia.
– Sabato 21 maggio, ore 22.30 – Germinal di Taggia
Il locale è un’osteria molto carina, si mangia anche bene.
– Domenica 22 maggio ore 20.30 (aperitivo) e poi 22.30 – Moscabianca di Ventimiglia
Questo è proprio un jazz club, mi dicono, e ci suona gente "di un certo livello", ecco.
La formazione si chiama estemporaneamente Burp Quartet e ci sono Andrea De Martini al sax tenore, Alberto Miccichè al basso, Enzo Cioffi alla batteria e il sottoscritto al piano.
E fin qui io e il jazz.
Il mio rockfratello invece si esibisce stasera in quel di Thiene (VC) con i PG Time, aprendo il concerto del trio di Rachel Z, pianista e tastierista del PG originale che poi sarebbe mr. Peter Gabriel.
La Rachel poi lunedì 23 è qui a Milano, alla Salumeria della musica.
Nella prima occasione è previsto che Matteo canti anche due pezzi con Rachel. Nella seconda ancora non so.
Io vorrei esserci alla Salumeria, ma dipende quanto mi consuma il weekend con il rientro al lavoro senza passare dal via e con la notta amabilmente saltata.
Se andate da quelle parti, ci si vede.
esercizietto sul tema del giorno …
esercizietto sul tema del giorno
Piano man: bulli e pupe, balene e sirene
Lui è slavo o baltico. Suona sulle navi da crociera. Una passione per Chopin ma gli garba pure Duke.
La settimana scorsa in mezzo all’Atlantico, lui la vede. E non le stacca gli occhi di dosso. Poi la sera stessa esegue Prelude to a kiss mirando dritto agli occhi di lei.
Ma lei è la pupa di un gangster, di uno vecchio stile. Che per giunta odia il jazz, perchè da piccolo suo padre fricchettone gli faceva sentire gli outtakes di Albert Ayler.
Così il boss manda due scagnozzi a dare il fatto suo a quel biondino di pianista: "mozzategli nove falangi". Lo incruscano brillo su un ponte deserto, cercano di brutalizzarlo. La luna rimbalza sulla tronchese sguainata, lui impanicato si divincola, fugge, si getta in mare. Da qui in poi perde la favella. E pure la memoria.
Ingoiato da una balena, ivi incontra il suo anziano zio e un cugino contapalle assai stagionato. Lo zio Geppy, avido di letture e terminati tutti i libri e giornali, lo implora di dargli da leggere le etichette degli abiti che indossa. Il nostro volentieri se le strappa e le baratta con un diapason intagliato in un fanone, tipico prodotto dell’artigianato locale.
Poi, nottetempo, rapito dal canto di una sirena dall’orecchio assoluto, abbandona il ventre della bestia senza salutare.
La sirena ovviamente è una professionista. Non si accordano sul prezzo, "smamma bello".
Lui nuota a lungo e all’alba approda su una spiaggia.
Il resto è noto, finora.
dietrologia: guerrilla marketing…
dietrologia: guerrilla marketing musicale
Piano-man: nuovo caso a Sanremo
Io nel weekend vado a suonare nel ponente ligure: concerto sabato, doppio concerto domenica e lunedì mattina, senza passare dal via (dal letto), direttamente in stazione per rientrare a Milano e non giocarsi un dì di ferie. Orario previsto treno 5.45, orario arrivo Milano Centrale 10 scarse.
Condizioni psicofisiche da definire: adrenalina molta, sonno poco, tasso di beatitudine buono, altro dipende.
Però però però pensavo. (E commentavo).
Se io lunedì all’alba invece di salire su un treno, vado in spiaggia a Sanremo, mi levo le scarpe, mi strappo le etichette dai vestiti, mi spettino un po’ (le sopracciglia, dico), assumo l’espressione più bastonata e sbattuta che si può tipo da reduce di un naufragio (doppia serata + notte saltata, perfetto così), e con aria assente, mi metto a vagare per l’arenile senza proferir verbo. E muto resto anche quando mi trova la madama e mi porta in centrale e poi i medici gli strizza, i giornalisti. Poi mi danno un foglio, disegno un piano, me lo portano, suono. E il resto viene da sè.
E poi la storia farà il suo corso e chi vivrà vedrà.
Ma volete che la gente non sia curiosa di sentire la misteriosa e sensibilissima musica di uno che si è perso via di testa, almeno per un po’?
Volete che non mi chiamino almeno un paio di major per propormi cd e tour?