spettacoli Reading poetico con annessi…

spettacoli
Reading poetico con annessi spigoli monkiani
Leggo in giro che Stefano Benni e Umberto Petrin sono di nuovo in giro con “Misterioso”, reading di poesia su musiche di Monk. In scena un pianoforte, un microfono, un leggio e due persone molto in gamba. Almeno una di solito indossa una camicia hawaiana. Naturalmente si improvvisa molto (capita pure che si pianga o che si rida). Martedì 29 giugno sono a Milano.
Di Benni non saprei che dire se non che mi fa ridere da una ventina d’anni a questa parte. Scopro ora che ha un suo sito ben fatto e con parecchie cose sfiziose. Qui, sul Messaggero, c’è una sua intervista (a firma Piero Santonastaso) che si segnala non tanto per l’arguzia nelle risposte ma per la pertinenza e la creatività delle domande. Sulle pagine degli spettacoli, credetemi, è un caso più che raro.

Di Petrin posso solo dire che è un amico che circa dieci anni fa ha preso il mio cervello, già stordito da qualche annetto di rocchenroll, l’ha messo dentro un pianoforte e poi ha cominciato a suonare. Poi si è seduto sulla tastiera, ha capovolto il piano, ci ha gettato dentro altre cose metalliche e infine un toscano. Acceso. Quei martelletti mi hanno segnato i neuroni e alcuni risultati (non aggiornatissimi, ahimè) di quella lenta terapia d’urto si possono ascoltare qui. Che poi se ne possa andar fieri è tutto da discutere ovviamente.




ancora pippe …

ancora pippe

Sotto la toga la mano voga
Secondo inquietante episodio di onanismo in un’aula di giustizia. La prima volta abbiamo optato per una titolazione più sfumata, legandoci all’attualità politica di quei giorni. Ora, di fronte a questo magistrato USA che, mentre amministra la giustizia, sottobanco se la spassa con un’apposita pompetta (!!) molliamo gli ormeggi autocensori e titoliamo in rima in pura vena comico-realistica.

letture …

letture

Acquisti clandestini

Mi avvicino fischiettando alla mia edicola.
– Buondì, mi dà per favore Il Foglio, .com, Il Riformista, Diario, Micromega, Cronaca Vera, Playmen, Caballero, Autoscatto e… (proseguo bisbigliando) Intimità.
L’edicolante fa su la mazzetta, ma ha un dubbio. Si sporge verso il collega distante qualche metro. A voce altissima. “Pietroo! Ohi… quanto viene Intimità?”
Un gruppo di intellettuali e creativi mi guarda sdegnato. Alcuni sputano per terra.

È per evitare scene come queste che Intimità io lo compro al supermercato.
Perché lo compro poi ve lo dico un’altra volta dopo che l’ho letto.






i blog degli altriLoveisavirus e…

i blog degli altri
Loveisavirus e Cassandradubbiosa
Dal momento che abitualmente leggo un bel pacco di blog, mi pare giusto prender la buona abitudine, quando trovo cose valide, segnalarle anche qui sopra. Così ogni tanto apparirà questa rubrica dedicata ai blog degli altri.
Comincio oggi, parlando però di due luoghi dove scrivono persone che conosco bene anche e soprattutto fuori di qui.

E non è facile. Se vi presentassi un blog che leggo senza nulla sapere di chi ci scrive (sarà più o meno la regola), vi parlerei di cosa mi piace e perché senza farmi condizionare da nulla se non dalle parole. Invece ora, scrivendo di blog tenuti da persone che conosco assai, devo cancellare tutto quel che so di loro e dirvi solo perché andarli a leggere.
Loveisavirus – Un serpente nella rete è nato dopo il BlogRodeo, insieme con gli amici di vecchissima data che mi avevano accompagnato. Ci scrivono alcune persone (5 o 6, credo) non firmandosi. Non ha una linea editoriale precisa (chi ce l’ha?). È un esperimento corale di free blogging legato all’estro, agli umori e al tempo di chi scrive. Se questo non basta per incuriosirvi allora potrei dirvi che ci scrivono un autista di autobus, un avvocato che va spesso in tv, una candidata appena trombata alle europee, una professoressa di seduzione e un cane ventriloquo. Ma non ve lo dico.
Cassandradubbiosa invece è il blog di una donna che lavora e che tiene figli e famiglia. Dopo tante curiosità e troppe esitazioni, non solo ha trovato il tempo per aprirsi un blog, ma ora ci scrive persino. Cassandra si occupa di scrittura e di libri anche per lavoro (ma mai mi immaginavo che andasse a parlare di calcio, di libri sul calcio per la precisione). Cassandradubbiosa ha molti dubbi. Il primo è che qui fuori ci sia qualcuno che ha voglia di leggerla. Io direi di sì, che ne dite?






(la posta di BURP!) Cronaca di una notte agitata. E di una morte annunciata

Il mioamicobeppe, con cui ho condiviso parecchie cose (una placida convivenza, per esempio), mi scrive perchè ha un problema: Beppe c’ha un topo in casa.
Nei commenti attende la vostra solidarietà, i consigli e magari anche il dibbattito città/campagna, topo/cemento, scopa/ascia.


Allora Zio Burp,

ti rendo partecipe di una riflessione a caldo dopo una nottata impegnativa (peraltro infruttuosa) a caccia del topo. Sfrontato, lo stronzo, ci e’ scappato qua e la’ la sera per poi rendersi invisibile. Non solo, la notte si e’ messo a festeggiare facendo un baccano inversomibile, rovesciando candelabri, barattoli, portafoto (dove cazzocredeva di andare?? Stronzo!) e naturalmente svegliandoci. Il quadretto di correre dietro al topo alle 5.30 di mattina in mutande con la scopa in mano non e’ delle più edificanti ed eccitanti..

Ho passato 25 anni fra il delizioso cemento di Milano e non ho mai visto un topo.

A dire il vero non ho mai visto un animale, se non al guinzaglio. Mi domando, ma e’proprio necessario appassionare la tua creatura agli animali? Renderla consapevole che lo yogurt viene dal latte delle mucche invece che dal supermarket e dalla asettica e sovietica Centrale di Milano?

Io non sono cresciuto tanto male vedendo animali a fettine nel mio piatto, in TV o al massimo allo zoo, dietro le sbarre!

Abbasso i topi, viva il cemento.

bep

COMUNICATO NUMERO 1ZIO BURP l’abiamo preso…

COMUNICATO NUMERO 1

ZIO BURP l’abiamo preso NOI.
Ci fa le pulizie nel covo, il ragù e ci
CORREGGE
le bozze dei comunicatti (a partire dal Prossimo).
Se lo volete RIVEDERE vivo, fateci avere UN MILIONE di EURO .
Gli interessati provvedano a lasciare il NUMERO della propria credit card nei Commenti.

la MAFIA Russa

 








I mostri nell’orecchio

Ma a voi vi pare possibile che un padre e una madre che hanno spedito la creatura al mare con la nonna, ogni qual volta vogliono farsela passare al telefono devono fingere di essere dei mottri tipo Frankettein, il Vampiro o la Ttrega. E tutto perché un giorno lontano in biblioteca le scovai un bellissimo “Il mio primo libro dei mostri”, illustrato e con filastrocche.
Io comqune ce provo.
Voce tenebrosa e accento balcanico: Ciao, sono il Vampiiro, ti passo il tuo papà?
Creatura decisissima e inflessibile: Na, vojo la Ttrega.
Seguono altri vani tentativi e poi se ne torna a giocare.
Tra un po’, credo, potremo proporci come doppiatori di cartoon.

costume: caffè o web? …

costume: caffè o web?

Vendesi macchinetta del caffè seminuova
Qui si è già scritto degli slacker. Il tema più o meno è quello. L’uso privato del web sul posto di lavoro.
A scapito di tradizioni millenarie tipo il caffè.



tempo di prova costume: suggerimenti Le…

tempo di prova costume: suggerimenti
Le pippe: ora pare che fanno dimagrire
Dice il saggio, onolevole Hideo Yamanaka, scienziato nipponico, che tle pippe al dì (a patto che dulino almeno 15 minuti cadauna) possono bluciare palecchie calolie e addilittura fal dimaglile. (Si noti l’immagine evocativa che correda il pezzo).

E ora, improvviso, il flashback. La camera stringe sul mio sguardo inebetito, si ode l’inconfondibile suono di un theremin, poi una scala esatonale tipo barbapapà, il mio viso annega in un gorgo e riemerge imberbe più di vent’anni fa.

Io me lo ricordo quel giorno. Si stava in primavera sulla panchina fuori dalla scuola e arriva Claudio con suo PK e dice che Tardini sta diventando cieco. Dandoci dentro dico. Con le pippe. Tardini, in effetti, da una settimana all’altra mise degli occhiali pazzeschi, spessi così. Stava spesso assente e dicevano che andava dagli specialisti. Poi si seppe che aveva delle macchie bluastre sulla pelle. E infine cambiò scuola e ne perdemmo le tracce. Ora fa l’insegnante. Di lettura in braille.
Ma potrebbe anche essere stata una coincidenza no? Io, nel mio piccolo ho già dato. E a quest’età più matura credo ragionevolmente di non poter tornare su ritmi agonistici tipici dell’adolescenza. Ho una buona miopia, ma stabile da qualche anno. Credo quindi di poter sfatare la leggenda che con le pippe si diventa ciechi.
Sulle macchie bluastre, invece, se avete qualche rimedio fatevi vivi, grazie.







mondoblog …

mondoblog

Santi, navigatori e recensori
Qui una volta si segnalava qualunque uscita media sul tema dei blog. Ora che la stampa ne è zeppa, si seleziona. Mi pare ben fatto questo pezzo da Avvenire a firma Riccardo Spagnolo. Niente di rivoluzionario, ma spiega il ruolo dei blog a metà tra organo di informazione e passaparola: attendibilità garantita da passione, linguaggio non tecnico e non banale, approfondimenti linkati, originalità nel presentare una persona attraverso le sue curiosità.
Tutte cose che noi si sanno già, intendiamoci. Ma mettetevelo da parte per il prossimo che vi dice “Eh? Il blog? No, a quell’ora io guardo il tg”.