ostaggi ed elezioniOne man, one vote. Please,…

ostaggi ed elezioni
One man, one vote. Please, not more.
La notizia mi arriva dai titoli del Tg La7. E già nel titolo c’è “l’annuncio del premier, la decisione del premier”. Azz… chissà gli altri media, mi dico. E infatti. E oggi vedo la vignetta di Granelli sul Corsera: “Ostaggi liberi, tre volti in più”.
Ma almeno…
Ma il discorso poi non è questo. È normale che uno, davanti alla liberazione dei tre ostaggi, pensi per prima cosa a quanti voti sposta questa vicenda e poi, ma solo poi, a tre vite umane salvate. Dico è normale che ci interessi di più l’esito di una competizione elettorale (per giunta europea, mica politica) della vita di tre pisquani che già oggi non ne posso più di vederli da domani in tv e Vespa e Costanzo e il libro che scriveranno ecc.? È normale? Siamo imbarbariti fino a questo punto? Cioè, per carità mi fa piacere che stiano bene e tornino a casa. Però, cazzo, proprio questa fottuta settimana pre-elettorale?
Chi è già nauseato dall’alluvione mediatica sui tre connazionali si conforti con Gramellini sulla Stampa di oggi: “L’isola dei rapiti”.






malcostume: miliardari in vacanza cazziati…

malcostume: miliardari in vacanza cazziati dai caramba
Miii, e chiccazzo si crede di essere quello, Biilegheits?
Era lui.

Notizia vista e ripresa da pizzettone.
SOUNDTRACK banalovvio per il servizio tv: “La cavalcata delle valchirie”.






Rientro a casa alle 13, accendo sotto il…

Rientro a casa alle 13, accendo sotto il minestrone, mi metto i bermuda e i sandalacci, rampo la bici, esco per andare alla Coop (mi segno qui che devo fare un post sui prodotti a marchio Coop e sulla pubblicità Coop che è moolto simile a quella della lista Prodi, ci metto un giallino ecco), ho una lista di 5 cose, ne compro 18, mi infilo nella cassa 10 pezzi, la cassiera sbuffa, mi scuso, lo zaino trabocca, arrivo a casa, spengo sotto il minestrone, accendo per i fagiolini, mangio (due pomidori in insalata una rapa rossa un wurstel e della ricotta), bevo una sana Moretti, butto i fagiolini, accendo Letterman, rutto, spengo i fagiolini, sbuccio le fave (un kg di fave che si granano via tra le mie dita lasciandomi quel fantastico odore di campagna sotto le unghie), scrivo un post e poi vado a prendere la creatura.
Potrebbe essere uno degli ultimi miei pomeriggi liberi.
Di questa estate. Di quest’anno. Della mia vita.

Altro sorso di Moretti.
Sigaretta.
Blog.

NB 1: trattasi di post improvviso, tipico del blogging adolescenziale (no titolo, no link, no costruzione attenta, no rilettura, no finali a sorpresa o guizzi creativi, totalmente fuori dalla logica rigorosa [!] di questo blog).
NB 2: se leggendo questo post avete pensato qualcosa tipo “un uomo da sposare”, è mio dovere avvertirvi che ho un sacco di enormi difetti e che pure quelli sono già regolarmente sposati.









moderne patologie: fabulite mattutinaL’alba,…

moderne patologie: fabulite mattutina
L’alba, i proverbi e la vita che conduco
Il mattino ha l’oro in bocca.

Il mattino ha l’oro in bocca.

Il mattino ha l’oro in bocca.

Il mattino ha l’oro in bocca.

E io gli do un calcio nei denti. Sì, nel senso che sono un po’ stufo di addormentarmi sul divano alle 23 davanti a qualunque film con queste tragiche conseguenze. Quali? Che all’alba sei vispo e senza sonno e ti metti a pensare. E a scrivere. All’alba dico. O forse è che sto impazzendo.
Dove diavolo ho messo l’ascia.

Dove diavolo ho messo l’ascia.

Dove diavolo ho messo l’ascia.
È che ‘sta frase ormai va da sé insieme con Jack Nicholson in Shining. Anche se nell’originale era tutt’altro… che ora non sorge ma c’entrava la birra e lo svago e l’impazzimento.
Ma checcazzo significa poi il mattino ha l’oro in bocca? Azzardo.
– Che l’avvento del nuovo sole infonde al mondo il suo giallo splendore.

– Trattasi di antico detto di briganti sull’ora migliore in cui compiere malfatture. Coniato in origine in onore del Marchese Filiberto Benedetto Mattino, ricco e stravagante signorotto campano, gettato in un fosso con le gengive sanguinanti dopo l’assalto alla sua carrozza e le conseguenti rapide estrazioni.
– La versone corretta e attualizzata secondo i nostri studi più recenti vede la caduta dell’apostrofo: il mattino ha loro in bocca. Ove loro (noi) sono tutti coloro che, per le proprie incombenze, devono alzarsi molto presto e che ben presto sono masticati lentamente ma inesorabilmente dalla consuetudine innaturale di vedere arrivare le albe ma dalla parte sbagliata. Nei casi più gravi il soggetto può essere affetto da fabulite mattutina e sproloquiare senza ritegno fin dalle prime ore del giorno, reputando interessante e degno di scrittura qualunque prodotto della sua mente corrosa.
Nel caso ne incontraste, sappiate che avete a che fare con una persona malata.

lavoro e futuroL’erba del vicino e l’eterno…

lavoro e futuro
L’erba del vicino e l’eterno rosicone
Passi due anni a lamentarti, solidarizzi con pennuti, vivi il precariato come una condizione dell’anima. E quando il capo ti sussurra la parola magica e ti vuole comprare tutto quanto, da capo a piedi, non riesci neppure a essere contento. Bah…


misteri d’Italia: nuove ipotesiSi allargano a…

misteri d’Italia: nuove ipotesi
Si allargano a macchia d’olio i delitti dei satanisti
E Cogne? E il delitto del Gianicolo? Marta Russo? Emanuela Orlandi? Avvocato Taormina, ci lavori su invece di andare in tv a dirsi persona normale.

E… Ustica?





tempi moderni: tecnologia al servizio…

tempi moderni: tecnologia al servizio dell’infedeltà
Ciao amore, chiamo dallo zoo, li senti i barriti?
Non più di una settimana fa si è scritto del come chiamare la moglie da casa dell’amante senza farsi sgamare. Riferito che i protagonisti della vicenda erano i personaggi di un racconto, apprendo che esiste un software che può simulare sul vostro cellulare gli effetti sonori più adatti alla scusa che vi state inventando.

Qui ne ha scritto quel mattacchione di Essebi.



tempi moderni: politica & orientamento…

tempi moderni: politica & orientamento sessuale
Il coming up dell’orsetto Paone*

Come ogni notizia importante, anche le dichiarazioni di ieri di Cecchi Paone hanno scatenato il solito flusso di reazioni. Ne diamo conto stavolta non dalla postazione ANSA ma dalla strada, in ufficio, nei bar. Sostanzialmente Paone ha fatto coming out (non outing eh, Grillini, che è un’altra cosa), dicendo che dopo un passato di etero ora è bisex.


– Reazione disinteressata punto: Chissenefrega.
– Reazione disinteressata con allusione triviale: Chissenefrega, cazzi suoi, hi hi.
– Reazione disinformata: Mmmavvva? E quella gnocca che si era sposato? (Separato, un figlio).
– Reazione informata: Beh, dai era un po’ che si sapeva.
– Reazione informata, gay version: Io so anche con chi sta e però non te lo dico. (Basta leggere bene tra le righe dei riferimenti ai generali di Alessandro Magno per capire quel che c’è da capire).
– Reazione dietrologica (no doppi sensi, non ora): Eh già, lo dice ora perché si è candidato e vuole il voto gay.
– Reazione pignolo-stizzita: Rapporti omoaffetttivi? Ma come minchia parla questo? (Risposta ignorante immediata: Omoaffettivi significa rapporti platonici.)
– Reazione pignolo-stizzita con scivolamento volgare: Rapporti omoaffetttivi? Ma parla come ciuli, pirla.
– Reazione scettica ragionata: Secondo me doveva dirla tutta: sono gay e che cazzo. Mica sono un po’ gay e un po’ bisex. È come dire sono fro, sono ricchi, sono culato. Ne so altre eh…
– Reazione tipica vecchina pavese (meglio da leggersi con voce e accento appropriati. Nel dubbio, ognuno contestualizzi secondo logiche federaliste con l’obiettivo di una migliore riuscita): Oh ssignur il Cecchipavone, quel de la tivù. Te sentì? El m’ha dì così el me fioeu che c’è in sul giornale che ci piacciono gli uomini. Una persona così per bene, così elegante, ma varda ti… E adesso l’è in politica. Coi comunisti neh? Vero? No? Sicuro? Oh ssignur che confusione… Ora mi vado a confessare neh..

* Qui (e in realtà prima qui), il gran bel titolo “eliano” che non possiamo non omaggiare. Qui invece il dibattito sul mio gayblog preferito.














sesso & potere & stagiste &…

sesso & potere & stagiste & bufale
Errata corrige: macchie di ketchup secondo il RIS di Washington
Apprendo da Wittgenstein (via NYT e Camillo), lo svelamento della montatura sulla presunta amante di John Kerry. Buon per lui, peccato per me. Quel giorno una parte di me si augurava fosse tutto vero solo per la gioia di quel titolo che già immaginavo entrare nella leggenda.

 




pubblico e privatoRicorrenze dei primi di…

pubblico e privato
Ricorrenze dei primi di giugno
Leggendo i giornali è evidente che 60 anni fa ci furono la liberazione di Roma e lo sbarco in Normandia. Ma anche che 10 anni fa se ne andava Massimo Troisi. Che 15 anni fa ci fu il massacro di Tienamen. Che 25 anni fa nacque il walkman. Che 20 anni fa uscì “Born in the USA”, con tutto l’equivoco politico-reganiano che generò.
Io 20 anni fa finivo la terza liceo, avevo voti bellini (ero in banco con una delle più brave e per osmosi avevo assorbito, lei era fidanzata con zio Beppe Bergomi, ma questa è un’altra storia) e avevo appena chiuso la mia prima storiella d’amore. Con la vicina di casa e di classe. La lasciai io, mi pentii quasi subito, tornai sui miei passi con ceci, cenere e cilicio ma non servì. Anni dopo suonai al suo matrimonio, ma senza per questo diventare testimonial di Mastercard.