segnali
Voglio an…

segnali
Voglio andare a vivere in campagna?
Metti che vai una sera a cena da una coppia di amici che ha scelto di coltivare, allevare e ristorare in un bel cascinone padano. Arrivi e ti accorgi che il tuo cellulare non piglia granchè. Lo abbandoni su un davanzale e te ne stracatafotti mentre ti abbuffi di pasta, salumi, formaggi, chiacchiere, evoluzioni della creatura. Ma poi te ne fotti talmente tanto, che rientrato in città ti accorgi che il tuo cellulare è ancora là, sul davanzale davanti al frutteto nuovo. Ti impanichi un paio di minuti (oddio… e la sveglia e la rubrica e domani…). Poi ti calmi e ti accorgi che con un minimo sforzo puoi fare a meno di lui, almeno fino a domani. Lo chiami e lui (il telefono) se ne strafrega, si è sistemato lì, ronfa e non ne vuol sapere.
E se fosse tutto un segno del destino? E se lui (uno stupido Nokia di tre anni, mica un’intelligenza bluetooth), stesse cercando di indicarmi la strada che porta verso una tranquilla e laboriosa quotidianità campagnola? Occorre forse attendere di diventare un “morto di fama” per gioire nello spalar merda in un porcile?



diritto di cronaca: …

diritto di cronaca: facce e pecette
Tutelare chi e perché e da cosa?

Ma in base a quel criterio i quotidiani di oggi scelgono di schermare chi il viso della vittima e chi quello del carnefice? Chi mi spiega qual è il bene tutelato? La riservatezza del minore? Vale anche se defunto? Dei suoi familiari? La dignità e riservatezza dell’inquisito in base alla presunzione di non colpevolezza? La nostra sensibilità di lettori-telespettatori-persone?
E a noi cosa ci aggiunge dare delle facce “normali” a questa storia in cui alla fine, vedrete, saranno tutti orchi e lupicattivi?
Su tutta questa vicenda, questa è l’unica domanda razionale che riesco a pormi.



premiazioni
Luisa…

premiazioni
Luisa Carrada vince DONNAèWEB2004
Standing ovation, please, per Luisa che con il suo sito Mestiere di Scrivere si aggiudica un riconoscimento importante. Io andei a fare un applauso e un brindisi sul suo blog, ma non ha ancora postato nulla in proposito. Starà ancora festeggiando?
Inutile dire che siamo contenti. Qui trovate la motivazione del premio e tutti gli altri… ops pardon le altre premiate.



film e tv: le parole…

film e tv: le parole sono importanti
Groupie o velina?
Apprestandomi a vedere “School of rock”, leggo il “monnezzaro” Alberto Crespi su FilmTv (su carta, sul sito non c’è) e apprendo che nel film c’è la seguente scena: Jack Black assegna ai ragazzini i ruoli nel gruppo rock e interrogato da tre bimbe dice: “Voi farete le groupie!”
Ecco, quell’espressione “groupie” nel trailer (si badi, solo lì) è diventata “veline”.
Ora chi si offende? Noi e le nostre intelligenze che la tv non considera? O le veline stesse la cui immagine ne esce nettamente inzoccolita? O le groupie, loro sì gloriose e impavide icone del passato secolo?




giornalismo: il rito…

giornalismo: il ritorno dell’inchiesta sul campo
Una laurea ad honorem in “sedili ribaltabili”
Se la aggiudica, imho, quel giornalista USA che si è visto assegnare il Pulitzer per la sua inchiesta sul campo (ehm… nel campo?) sulle migliori autovetture in cui fare l’amore.
Dalla nebbia dei miei ricordi emerge sontuosa una Panda maron che sarebbe stata senz’altro a fondo classifica. E poi altre auto allegramente sobbalzanti. E poi basta. Che a una certa età con il sesso in auto si chiude. O chissà.
E voi? Ce la sentiamo di sparare nei commenti qualche modello di autovettura che il nostro giornalista non ha considerato?





costume: tendenze scostumateQuanto sesso,…

costume: tendenze scostumate
Quanto sesso, siamo inglesi
O famo strano alla britannica? Due pezzi dal Riformista sui nuovi trend sessuali dei britannici. Il dogging e il toothing.
L’ultimo in particolare è una cosa che dovrebbero sapere tutti quelli che vanno Inghilterra con un cellulare ultimo modello. Così sanno cosa può capitargli.
E nel caso se lo comprano apposta. Il cellulare dico, quello Bluetooth.
Bah…






tv: in diretta dal 1…

tv: in diretta dal 1870
Quante bestie ha la zia Daria, aria-aria-aria
Se i miei calcoli sono giusti questa trasmissione avrà fatto già un bel botto di share. E sarà la più vista in assoluto tra coltivatori diretti e allevatori. E poi me lo vedo già qualche agriturismo che lancia la moda: “Quest’estate fai anche tu come i vip della tv: vieni da noi a pulire e spazzare un po’ di sana merda di campagna”.
Io mi sono addormentato prima delle 22.30 ma per motivi miei indipendenti dalla trasmissione (che anzi mi pareva che ci fosse persino del ritmo). E comunque ho avuto modo di capire perchè la Pina (Brava neh, intendiamoci) finora avesse fatto solo radio.



Report e la nuova denunciaGli sgarbi…

Report e la nuova denuncia
Gli sgarbi urbani
Confesso di non essere ancora riuscito a vedere nemmeno una puntata della nuova serie di Report. Quando vengo a sapere che si sono beccati una denuncia, beh in un certo senso vuol dire che hanno fatto bene il loro mestiere, che sono andati a rompere i coglioni. Oggi leggo che li denuncia il ministro Urbani per la puntata di domenica sui finanziamenti al cinema. Orpo, cosa avranno detto? Andrò comunque sul sito a leggermela tutta.
Ah, ma è una vicenda piccantina anzichenò… La denuncia è per quella vecchia storia dell’attrice amante del politico, e dei favoritismi che ne derivarono, abilmente raccontata con consueto garbo dal buon Sgarbi. Insomma il ritorno di una coppia ossimorica (gli Sgarbi Urbani) che fino a qualche mese fa lavorava a braccetto al ministero.




musica: gospel a Pav…

musica: gospel a Pavia
“Ho visto la luce!”
U(r)CA che coro!

Premesso che non mi dispiace assolutamente che mi arrivino suggerimenti sulle cose da scrivere o comunicati stampa su iniziative locali o libri o cd da recensire o salami da assaggiare e bottiglie da stappare eccetera, premesso dunque tutto ciò, mi giunge dall’amico Francesco, direttore della Corale Valla (e il sito? non c’è? è nascosto?), la seguente notizia: dopodomani Giovedì 8 aprile, all’Aula de’ 400 (Università di Pavia), ore 21.00, c’è un signor coro gospel coi controcazzi. The University of Central Arkansas Concert Choir (per gli amici UCA) in tour europeo fa tappa da noi in provincia per la gioia di grandi e piccini. Repertorio classico con ovvie (e auspicabili) incursioni nei territori dello spiritual.
Di solito in questi “cori di negri” c’è sempre sulla estrema sinistra un signore attempato e cicciottello che quando canta spara delle frequenze basse che vi massaggiano i visceri, empiendovi il cuore di gioia e di luce e favorendo altresì la digestione.
Buon concerto. Io non ci sono perché vado a cena da Stefano e Sabina.






rockstar: cosa non s…

rockstar: cosa non si fa per campare…

Hey, mr lingerie man

A leggere questo titolo del Wall Street Journal sul menestrello di Duluth che ha girato uno spot per un’azienda di intimo, a mio fratello (che è il rocker di famiglia) gli verrà uno schoppone al corazòn.
Mi preparo a dirglielo piano e tenendo a portata di mano i “sali” appositi per farlo rinvenire: potrei usare il vinile del primo disco doppio che insieme acquistammo all’Iper di Montebello una ventina e passa di anni or sono.