calcio e debitiPurga…

calcio e debiti

Purgarsi per Kakà?
Post senza testo e neppur molto sulla notizia.
Solo per amor di titolo.


autoreferenzialità e…

autoreferenzialità e poco altro

E il “pueblo unido”? Donde se ha metido?
Circa una quindicina di anni fa ho vissuto sei mesi in Spagna con una borsa di studio. Salamanca. Quasi superfluo dirlo: i mesi più belli della mia vita universitaria. E ho conosciuto e voluto bene a un sacco di persone: spagnole e non solo. Poi sono passati gli anni e li ho persi di vista. Quasi tutti. Per pigrizia, per pantofolisfo, per immobilismo. Chiamatelo come volete. Ho messo radici. E poi al tempo non c’era questo mondo elettronico e interconnesso che ti basta la e-mail per farti vivo. Bisognava scrivere, imbucare, spedire. O telefonare.
Ho una scatola qui da qualche parte nel marasma in cui conservo le lettere di carta. E prima o poi da quelle cercherò di risalire ancora alle persone che me le hanno scritte.
In questi giorni ho pensato un po’ alla Spagna. Come tutti. E ho pensato a Carmen, Rocìo, Josè, Delfin, Susana, Angela, Salva (el tio de El Sabor), Elena, Maite, Julia y todos los demas.
Ho pensato che li avrebbe fatti almeno un po’ sorridere il post di Lia Celi sui diversi destini dei nostri paesi. Che si sarebbero consolati un po’ pensando che noi stiamo ancora peggio di loro. E spero che i loro tg gli risparmino le immagini di oggi. O che gliele spieghino bene le nostre cazzo di beghe da cortile. Quelle grazie alle quali in piazza a Roma, a una manifestazione nazionale contro il terrorismo c’erano più gonfaloni che persone, più telecamere che politici, più piccioni che cittadini.




autoreferenzialità a…

autoreferenzialità allo stato brado

19 marzo
Oggi è la festa del papà. E beato chi ce l’ha è la prima rima che mi rotola addosso.
Una festa del cazzo, diciamocelo, che da figli l’abbiamo sempre un po’ snobbata, evitata, banalizzata. E giustamente, per carità. Per me c’è stata solo una festa del papà in cui sia io che il mio vecchio eravamo colleghi, entrambi festeggiati. E forse quel giorno non ci siamo nemmeno visti. Così oggi faccio gli auguri a me. E a lui
.



fenomenologia del pi…

fenomenologia del pirla

Ma che bei saltelli del ministro Castelli
Un ministro della Repubblica che in piazza Montecitorio si unisce a una manifestazione di Giovani padani e bel bello sorridente intona il saltarello da stadio “Chi non salta italiano è” lo possiamo chiamare in un altro modo? Possiamo essere più precisi di così? Secondo noi no.
Pirla.



erosblog …

erosblog

Un blog da leggere con una mano sola
Leggevo che il blog inglese “belle de jour” diventerà un libro. Un editore ha deciso di pubblicare il diario della escort di lusso inglese che – dicono – sappia scrivere e persino padroneggia i classici. Intanto è già partita la caccia all’identificazione dell’autrice (o del ghost writer). Chi volesse approfondire, poi magari mi fa sapere se per caso gli inglesi hanno trovato la loro Melissa P. (“100 colpi di mouse prima di spegnere il pc”) o se si tratta di qualcosa di più valido? Grazie e occhio alle diottrie.

UPDATE: la notizia sapeva già di muffa, lo so. Infatti oggi sul Corsera (e su un sacco di blog) c’è la cronaca dello smascheramento di tale Sarah Champion, 33enne giornalista e scrittrice.

politica:addii?
“…

politica:addii?
“Non faccio più tuo amico!”
Su Macchianera, il pezzo del Foglio odierno con cui Giuliano Ferrara “rompe” col Cav.


blogosfera: nuovi ar…

blogosfera: nuovi arrivi e nostalgie
Sinistra: in Spagna Zapatero, in Italia gli zapatetici
Non ricordo se ho scritto qui che Lia Celi aveva aperto un suo blog. Da leggere, direi, per esempio il post di oggi.
Per farsi una risata al sangue amaro, per stuzzicarsi i neuroni. Per ripensare a quando la leggevamo su quel foglio verde di cui conservo in garage in un paio di scatoloni la collezione completa. A futura memoria.




musica e spleen: con…

musica e spleen: concerti provvidenziali
Belle (& Sebastian) coincidenze

Poniamo che state attraversando un periodo di vago sbuffo/insoddisfazione. E, senza darvi una spiegazione nitida, continuate a rimandare alcuni incontri e contatti di lavoro. Non c’avete voglia di fare altro se non godervi queste prime gemme di primavera. Andate a zonzo con la creatura appena potete. E passano weekend interi senza che il computer venga acceso. Il vostro blog langue e siete persino riusciti a convincervi che non è il caso di sentirvi troppo in colpa. In tutto questo ralenty, in questo necessario periodo un sacco slowly, vi trovate per le mani un cd. Che suona bene: fresco, beatlesiano, ottimista, molto sixties. Vi ricorda anche qualche vinile anni ’80 che non riuscite a identificare bene (Style Council? Everything but the girl?). Mentre lo fate girare, vi accorgete che vi fa muovere il culo. E in un periodo in cui nulla vi smuove l’adipe non è un segnale da sottovalutare. Mentre suonate forte la prima traccia e danzate la creatura sul tappeto del soggiorno, vi dicono che Belle & Sebastian vengono a Milano questa settimana. Il giorno successivo un collega simpatico vi annuncia che gli cresce un ticket. Volete disprezzare una simile messe di coincidenze?


elezioni e consenso<...

elezioni e consenso
Consensi “bulgari” e modi per ottenerli

«Ho parlato con Putin al telefono e mi ha spiegato come si fa arriva ad ottenere il 71 per cento dei voti. L’opposizione è avvisata…». Forse più che a Putin sarebbe il caso di chiedere all’OSCE, che ha sollevato parecchi dubbi sulla regolarità di quelle consultazioni.

interrogativi
Arr…

interrogativi
Arriba Espana?
Be’ che si fa? Siamo contenti? Festeggiamo? Riflettiamo?
200 morti sono un prezzo accettabile per un cambio di maggioranza?
(enne con tilde? tildeeeeeeeeeee, dove seeeeiiii?)