traffico: gente che …

traffico: gente che va, gente che viene… dispersi
Non pervenuti
Ma che fine ha fatto un blog geograficamente (e non solo) molto vicino che si chiama cafe valadon?
E Sokolnikov? Vogliamo parlare del caro Sok, ormai da lungo tempo assente nei commenti?
Parliamoci chiaro: qui già siamo 4gatti4, se poi qualcuno sparisce senza lasciare traccia, uno si può anche preoccupare.
Mi auguro vi ritrovino tutti quanti tra qualche giorno nella dacia dell’ex disperso candidato russo, ebbri di vodka gelata e di balalaike bollenti.
UPDATE: Café Valladon esiste eccome. Aveva solo due elle. Me misero, che figura…







letteratura condensa…

letteratura condensata: microlibri
Dodici parole, di più non ce ne vuole…
Domenica è il supplemento culturale del Sole 24 ORE e ogni tanto istiga i lettori a qualche stuzzicante giuochino. Su questi schermi avevamo segnalato quello sugli ossimori. In questi giorni, chi volesse azzardarsi a riassumere in non più di dodici parole un classico della letteratura, può mandarlo a ClassiciSms fermoposta@ilsole24ore.com. Io oggi gli ho mandato quel che segue. Migliorabili senz’altro (il secondo risparmia ben quattro parole!). E poi mi sono fermato a pensare a quali/quanti classici ho davvero letto.

1. Lui assente per venti anni, lei fedele. Fantascienza? No, epica.
2. Frate-detective risolve il mistero della risata proibita.
3. La divisa impolverata dagli anni, controlla invano la posta e via.

Quello del Sole è un concorsino con pubblicazione dei migliori. Il mio no. Però possiamo fare che chi vuol scrivere i titoli nei commenti, vince la solita birra media. Salute.
ps: il titolo è da canticchiarsi sull’aria di un tormentone estivo in cui le parole erano tre.








pancetta: spiegazioni ex postBasta pappa?…

pancetta: spiegazioni ex post
Basta pappa? Dai… che la carbonara te la finisce papino
Lo dicevo io che un nesso ci doveva essere…



blog vagiti
Come …

blog vagiti
Come eravamo e il b
lognonno
Segnalo (via Macchianera, via Quarky) la stuzzicante idea di ripubblicare in fila i blog-esordi di parecchi blogger ora assai noti. Quello di BURP! lo trovate naturalmente qui. Ma il vero mio primo post sta in un altro posto meno visibile. E in quel lontano 10 giugno 2003 (mi si perdoni l’autoreferenzialità narcisa e onanista) faceva così:

Stato interessante
Ehm permesso?
Sì ecco buongiorno io sarei qui per un controllo… cioè forse meglio fare direttamente un’ecografia…
No, a me!
Non a lei, la signorina è un’amica che mi ha accompagnato. Il problema… l’ho io.
Ho tutti i sintomi insomma, dottore mi dica lei per favore cosa mi sta accadendo. Mi sento strano a volte e c’è dentro qualcosa che si agita, e molto e vuole dire la sua, e chiede un suo spazio… non so se mi capisce. Ma io non so cosa sia, davvero… e badi che ho preso tutte le precauzioni anche combinate tra loro… Questo gonfiore sospetto qui davanti, dice? Oh, no dottore questo è solo birra, vita sedentaria, buona cucina, vizi vari sa… Ecco sì, mi dia una controllatina ai livelli…

C’è? Ommammamiabellasantissimaevenerata c’è?
No scusi io lì non vedo niente, mi spieghi un po’ lei!
Ma va’? La struttura scheletrica in tre frame, le prime rudimentali funzionalità… dice? Io vedo solo una nebulosa scura… però di lei mi fido eccome (pago 80 dobloni per un vhs tutto nero, vuoi anche che non mi fido?)
Beh l’importante è che sia sano, no? Ma mi dica dottore quando… quando…
Eh? Se so la storia della gatta?
Ne so un sacco: quella in soffitta con la macchia nera, quella sul tetto che scotta, quella zoppa che tornava dal lardo…
Come?
Ah, certo quella frettolosa che fece i gattini ciechi… sì scusi svantaggiati, ipovedenti ecco. Ho capito insomma, devo stare calmo e fare ogni cosa a suo tempo, sì. Meglio una gestazione tranquilla e pianificata che rischiare virus o malformazioni, certo miodio, non mi dica… scusi gli scongiuri ecco.

Maaa… un bel certificatino per stare a casa dal lavoro no eh? (Ladro bastardo… dopo ti chiedo la ricevuta! Anzi no che è meglio metter da parte i soldi per lui, il nuovo arrivato).
Grazie dottore, grazie (ladro bastardo, paga le tasse)

E così me ne esco nella città coi miei pensieri. A chi lo dico per primo? E come sarà? A chi somiglierà? Che gusti avrà? Leggerà, suonerà, scriverà, come suo padre? E piacerà ai suoi simili? Avrà amici? Nemici? Litigi? Amori?
E un giorno mi renderà blognonno?
 























musica e legge 626 …

musica e legge 626

La sicurezza degli oggetti

A casa mia il pianoforte nero sta perennemente aperto. Non perché lo si suoni di continuo, intendiamoci. Perché due robuste bande di scotch bianco fissano il coperchio della tastiera ai lati dello strumento.
Esteticamente non è un granchè, lo riconosco. Ma c’era una puntata di ER in cui il piccolo Reeeze, figlio di Benton si scrafazzava un paio di diti attirandosi maldestramente addosso la mannaia di legno. E non c’entrava il fatto che fosse sordomuto. C’entrava solo che era una creatura. Curiosa e maldestra. Per questo il mio piano resta aperto. Notte e dì.


musica: sognare è gr…

musica: sognare è gratis

Ma noi non ci Sanremo. Né lì né a Mantova

Sapendo che un nostro amico si sdoppierà tra Sanremo e Mantova per “accompagnare” giovani (?) promesse (alcune in realtà già assai ben mantenute) della canzone italiana, non abbiamo resistito. Abbiamo cominciato, davanti a lui, a fantasticare di vorticosi scambi di sapide chiacchiere, ripidi gossip, bavose anteprime, papaveri, papere. E lui ci guardava muto. Oltre gli ombrelli pioveva. E noi, solo noi, che ragionavamo di telefonate quotidiane, di mail, di sms… E già pensavamo di sparger fiori su BURP! e una bella scala nel mezzo… E contatori che sbarellano, e linki che piovono e allori e… stop.

Molto delicatamente, stendendo una rete capiente sotto il baratro del nostro entusiasmo, il nostro amico ci ha detto: “Sarà già tanto se trovo il tempo di dormire, di mangiare e di chiamare a casa…”

Già, abbiamo pensato, il lavoro: questo ottuso e infido nemico del blog, della vita e dei suoi sogni.

musica: premi pesant…

musica: premi pesanti e autocelebrazioni leggere

Quando la Banda passò…

Il fatto che la Banda Osiris si sia accattata l’Orso d’Argento a Berlino per la colonna sonora di “Primo amore” di Matteo Garrone mi aveva fatto un sacco piacere. Io con loro ho sempre riso un tot. Li ho sempre trovati intelligenti, leggeri nel senso migliore del termine. Poi oggi un amico mi ha girato il loro messaggio di commento al premio. Che a sua volta è bellissimo. Intelligente, leggero.

tv: series
Chiusu…

tv: series
Chiusura col botto
Pare che nella puntata di stasera che chiuderà “Sex and the city” (negli USA obviously) ci sia un colpo di scena negli ultimi 10 secondi. Intanto chi lo desidera può comprarsi un ricordino qui, facendo pure beneficienza.
“Quand’è che una serie che un supervisore della sceneggiatura avrebbe definito debolissima è diventata un fenomeno sociale?” Questo e altri interrogativi con relative risposte nel paginozzo della Soncini (“una tracagnotta provinciale”) sul Foglio.




rinvii e priorità

rinvii e priorità
48 ore di immersione e poi 3 ore di cottura
Oggi avrei (quasi) pronto un post sue due
brave blogger che mollano lì, uno sul film su Mr 30 cm, uno sul revival dell’assenzio, continuo a rinviare la recensione della Pitzorno, rinvio la mailintervista sul remix di “Salirò”, ugualmente rinvio le mie ipotesi di revisione di BURP, ma insomma questo è il solito post per dire che qui non è che si batte la fiacca… è che a volte ci sono altre cose da fare.
Per esempio: ma voi lo sapete quanto ci vuole a fare un buon brasato?



tra colleghi rassegn…

tra colleghi rassegnisti…
Ale, datti da fare con la carriera, grazie
A causa delle mail di complimenti e affettuosi incoraggiamenti che siamo soliti inviare a Alessandra Lucarini di Punto.com, siamo stati oggetto di pubblici gentilissimi ringraziamenti sull’edizione di lunedì (che naturalmente non è on-line, così non possiamo bullarcene al bar con gli amici).
Sappiate comunque che quando questa signora dalla penna brillantemente caustica dirigerà un prestigioso mensile o condurrà un reality show, allora potremo orgogliosamente affermare di averla scoperta noi. E dunque potremo ragionevolmente azzardarci a chiederle di trovarci un lavoro migliore. 

ps: qui trovate la sua “Rassegna Stramba” di venerdì scorso, in cui chiedeva (e chiede tuttora a gran voce) lumi sul gradimento della testata.