celebrities in diffi…
celebrities in difficoltà
Uno scanner per Jacko!
“Non solo Cirio, non solo Parmalat, anche Michael Jackson ha il suo “bond” da pagare (guarda caso, alla Bank of America) entro poche settimane. E il mancato pagamento potrebbe causargli altri seri guai. A svelarlo è l’informatissimo Roger Friedman di Fox news, che nella sua rubrica spiega…” Segue su Vareseonline.
Jacko, dai retta a me, comprati uno scanner. A Parma danno via un buon usato con già pronto il logo della Bank of America.
reality show: imprev…
reality show: imprevisti
Non tutte le ciambelle riescono col buco
Sky Uk risarcirà con 500mila sterline per rimborsare i cinque concorrenti del programma “There’s something about Miriam”, uno show basato sui tentativi di conquista della protagonista, Miriam. Motivo del risarcimento il fatto che Miriam, come si è acclarato dopo decine di appuntamenti e corteggiamenti e qualche toccamento, era un transessuale.
Qui, Ananova.
senatori a vita
A…
senatori a vita
Avanti un altro. Anzi due!
Salutati l’Avvocato un anno fa e Bobbio l’altro ieri, sono ben due gli scranni liberi per i senatori a vita di nomina presindenziale. Accanto ai tre restanti assegnati ad Andreotti, Montalcini e al sempre frizzante e dinamico Eugenio Colombo.Tra le candidature che affollano la scrivania e la mente del Carloazeglio, qui il Riformista ne cita tre in pole position. Luigi Preti, novantenne ex senatore socialdemocratico, Mario Luzi, il poeta italiano vivente più tradotto all’estero, Mike Bongiorno (sostenuto da Ferrara, Fede, Berlusconi, ma anche anche – udite udite – da Biagi e Paolo Mieli).
Chi non avesse mai letto un rigo di Luzi, ma avesse visto “Il portaborse”, sappia che su di lui è ricalcata la figura dell’anziano poeta mentòre di Silvio Orlando omaggiato solo tardivamente dalle istituzioni. Che aveva tra l’altro un nome perfetto, il poeta dico… ora mi sfugge chi lo sa?
Ps: Luzi pare essere decisamente anti-berlusconiano.
dal paese delle mera…
dal paese delle meraviglie
“Lei l’ha mai visto un canguro coi calzini?”
– Allora, mi dica: che le è accaduto.
– Vede, dottore, facevo il canguro…
– Mmm capisco…
– Mi viene benissimo sa?
– Già, non dubito.
– Dopo la scimmia, in casa è il più apprezzato… però è molto impegnativo.
– Per le articolazioni, certo. Si accomodi, via i pantaloni, la avverto che le farò male.
…
– Mmh, no, così no, ora pochino, sì, no, ahi ahi ahi, alt, ferma, no, argh, sigh.
Conflitto femoro-rotuleo del ginocchio dx in sospetta presenza di meniscopatia mediale.
– Dottore… ma che vergogna…
– Eh, come dice?
– Ma ho un calzino liso e l’altro bucato…
– E che sarà mai? (segue battuta-titolo)
cinema: battute
A…
cinema: battute
All my loving
– Papà, ma cosa fanno gli scarafaggi quando stanno in gruppo?
– I Beatles.
Chi ha già visto “Mi chiamo Sam”, capirà tutto al volo. Gli altri dovrebbero vederlo. Io dovrei finire di vederlo, ma questa battuta, nel suo contesto, era gigante.
BURP!: informazioni …
BURP!: informazioni di servizio
Piccole cose senza importanza
Ho messo dei nuovi link qui a destra nel blog menu. Il che significa che ho trovato il tempo materiale per aggiungere i link in un elenchino sempre disordinato e non molto indicativo. Il fatto è che ho sempre pensato che tenere una lista di 50 link fosse uguale a nessuna lista. Ma per quel che vedo in giro il listone a cascata è ancora la modalità più diffusa di gestione dei link agli altri blog. Ovviamente ci sono mille eccezioni (il “listino” di Luisa, la cine-metafora di Shangri-la) molte delle quali ignoro. Una soluzione sarebbe una lista breve da aggiornare periodicamente sostituendo e non aggiungendo. Chi vivrà, vedrà.
Poi ho semplificato (incasinato?) le due sezioncine sui libri e sui dischi. Anche qui stesso discorso: non potendo aggiornare spesso, meglio una listina vaga ma nutrita di preferenze piuttosto che un solo nome che resta lì dei mesi. (Pigro! Ancora quel libro leggi?)
Poi passano gli anni e accadono cose e anche la linea editoriale (!?) di BURP! ne è schiava. Così i più attenti noteranno un certo incremento di post “dal paese delle meraviglie”, che forse c’entrano come il cacio sulle acciughe o meriterebbero un loro blog a parte, chissà.
D’altra parte era chiaro (almeno per me) che non appena la creatura avesse smesso di essere un semplice fagottino digerente per diventare realmente interattiva, sarebbe diventata la mia occupazione preferita.
libri e media: recen…
libri e media: recensioni
E provare una volta a capirla invece di guardarla e basta?
Qui, dal Foglio (in fondo alla pagina formato pdf) una bella recensione del libro “Che cosa è la televisione”, di A. Grasso e M. Scaglioni, con saggi di Berselli e Freccero.
linguaggio giornalis…
linguaggio giornalistico: curiosità
Ehi tu, per caso sei di Padova? Conosci Francesca?
Apprendiamo dal Corsera che all’università di Padova una certa signorina Francesca Lorandi si è laureata con una tesi dal titolo “Il Foglio e Il Riformista: analisi di fenomeni linguistici”. Non conosciamo né lei né il relatore (prof. Cortellazzo), ma saremmo curiosi di leggere il suo lavoro. Francesca, ma perché non la metti qui? Così poi noi ce la scarichiamo e ce la curiosiamo per bene?
libri: grandi penne,…
libri: grandi penne, piccole consolazioni
Scrivendo (e sudando) si impara
In un paio di giorni ho digerito “Atto d’amore” di Joe R. Lansdale. E ne ho tratto stavolta un grande senso consolatorio e un messaggio di speranza.
Come come? – direte voi – consolazione e speranza in una macabra storia di serial killer e di poliziotti frustrati?
Già. Perché ho scoperto che Lansdale all’inizio scriveva assai peggio di ora. Il romanzo è del 1981 e, nonostante sia tutt’altro che brutto, non ha nulla o quasi delle trovate narrative, dei dialoghi perfetti, dei personaggi sorprendenti e di tutto quello che ci fanno amare il Lansdale di ora. In alcuni punti ci sono dei passaggi così meccanici e una sciatteria espressiva che oggi suonerebbe inascoltabile anche a un editor di libri Harmony (detto con tutto il rispetto possibile, claro). Ora, non voglio pensare che c’entrino i traduttori o che da quando il ragazzo ha successo, i suoi editor lavorino meglio.
È possibile, certo. Ma a me piace di più pensare che la sua scrittura in venti anni ha fatto passi da gigante.
ps: qui un racconto inedito della serie Hap e Leonard (non ancora letto).
update dopo averlo letto: un seiemmezzo e nulla più.
ricorrenze …
ricorrenze
A E I O U – YPSILON
Capodanno con tre donne in una ridente (ma è una dentiera) località, il cui nome già evoca un ricovero per anziani. Blob 2003 in tv e poi “ohè, sveglia che stappiamo”. PUM. Rapida uscita in balcone per constatare eccessiva lontananza da giochi pirotecnici.
Simulo un trenino solitario intonando il disc-samba nel gelo notturno. E va bene così.