memories & sampl…
memories & sampling
Rocco e i suoi tranelli
Ora, che Rocco Tanica fosse uno di quelli bravi qui è cosa nota da almeno 15 anni. Nel lontano 1988, il gruppo allora sconosciuto di Elio scese in provincia in localini che a quei tempi si batteva pure noi. E Rocco girava con una DX7 II – Fd e una drum machine Alesis non so più il modello ma quella grigia coi tastoni bianchi. Mi sorpresi un bel tot nel vedere che erano gli stessi strumenti con cui andavo in giro io. La sua dotazione però era completata da un kazoo, da 20 dita agilmente saputelle e da un testone pensante grosso così. Il kazoo me lo potevo comprare anche io.
Ok, un bel chissenefrega sui miei ricordi e proseguo. Che Rocco fosse uno bravo, dicevo, si è visto poi in quasi tute le cose che ha fatto, dentro e fuori gli ELST.
Domenica, davanti a Quelli che il calcio, mi sono basito ascoltando l’audio di alcuni assurdi titoli del TG5 declamati con voce e intonazione precisa da Mentana, Sposini, Bonamici. I contenuti non stavano né in cielo né in terra: la fiction su Bin Laden con Castellitto, la 97enne che partorisce e altro ancora. Tutti sghignazzavano di bbrutto (compreso Mentana escludendone la possibile complicità). Erano bellissimi. E perfetti. Poi la Ventura ha ringraziato Rocco Tanica. Anvedi… Dunque è lui che si è pazientemente “lavorato” tutti quei sampling facendo pronunciare quelle assurdità? Tanto di cappello, allora. Mi resta solo un dubbio: la musica del TG5 rotolava regolare sul fondo dei titoli. Cosa che esclude un remixing totale (sarebbe stata spezzata dall’assemblaggio dei diversi tasselli di testo). Più probabile una talpa a Mediaset in grado di fornire al nostro i sampling delle sole voci.
Il che nulla toglie alla bravura del signor Tanica.
fenomenologia del pi…
fenomenologia del pirla
La faccia come il resto
Rispolveriamo questo occhiello che utilizzamo in passato per episodi più o meno personali, per accennare brevemente allo scazzo in diretta Giorgino-Mentana di cui avrete già letto e visto senz’altro tutto quanto, Tapiro compreso. Io sono arrivato all’inizio della telefonata e la battuta di Mentana non l’ho sentita. Ma le motivazioni e il fervore del Giorgino mi parevano tragicamente fuori misura. Per non dire di quell’accenno al doping… Ho desiderato che ci fosse qualcuno accanto a lui che lo trattenesse e gli asciugasse la bava omicida.
Poi per carità, il mondo è pieno di gente intelligente e sensata che da pirla ha solo la faccia.
Altro che book shifting…
Avete mai provato a entrare in una grande libreria con per mano una creatura di 22 mesi e poi fermarvi a chiacchierare con un vecchio amico abbassando per due minuti due il livello di sorveglianza medio che tradizionalmente le riservate?
Roba da essere cacciati per decreto da tutte le librerie del regno.
addii
Hasta siemp…
addii
Hasta siempre Ruben
Ruben Gonzalez aveva 84 anni, l’abbiamo visto in Buena Vista Social Club e sentito in un sacco di bei dischi.
Leggo ora la notizia e mi incupisco. Ho bisogno di un ron. E di un paso doble dei suoi.
assenze
4 dicembr…
assenze
4 dicembre 1993
Dieci anni fa oggi se ne andava Frank Zappa. Il giorno dopo, rubai “The Yellow Shark” al negozio in piazza.
Da qualche settimana mi dico: ah quel giorno sparo un post fichissimo, pieno di link, traduzioni, provocazioni. Poi naturalmente non tutto va per il verso giusto e ora c’è solo il tempo per questa immagine.
E per una delle sue spiazzanti citazioni che se la memoria non mi inganna fa così: “Scrivere di musica è come danzare di architettura”.
update: provate a cercare Zappa qui. Ci sono ben 10 trasmissioni da ascoltare. Io le ho perse tutte.
blogger: malattie pr…
blogger: malattie professionali
Neuroni ingialliti
Ci sono un sacco di validissimi e divertentissimi motivi per cui ci si può trovare a trascurare il proprio blog a vantaggio della propria vita reale. Un elenco non lo inizio neppure.
A volte invece è solo che ti capita di lavorare a ritmi diversi e assai più gravosi. E così ogni giorno vai a curiosare se qualcuno è passato se qualcuno ha commentato. E cosa vuoi che commentino se non c’è nulla di nuovo, o bischero?
E ogni post che improvviso sboccia, è un giallino nel cranio.
back officeA volte ritornanoIl grande capo si…
back office
A volte ritornano
Il grande capo si avvicina furtivamente alla mia postazione. Attacca bottone sul cinema con la collega di fronte (“Love actually” delusione, “Dogville” inguardabile) poi d’improvviso mi trafigge con un lampo verde.
– “Avrei bisogno di te”. I suoi smeraldi brillano unisoni dalle mani e dai bulbi. “Per un lavoretto”.
Naturalmente lei è in ritardo con una cosa da scrivere e non ha nessuna voglia di lavorarci nel weekend. D’altra parte guadagna solo 5 volte più di me. Vuoi forse negarle il diritto di riposarsi nel weekend?
Io sbuco la testa tra il monitor e un quotidiano. La fisso. (Ti ricordi vero, beibi, com’è finita l’ultima volta? Le ustioni del caffè, le mani rosse di sangue… Ricordi?)
Poi smetto di pensare e dico: “Be’, ne possiamo parlare, perchè no?”.
Così mi trovo a travagghiare al sabato. E il tempo per BURP! si contrae ancora una volta. Però intanto che sono qui vi segnalo due cose, vecchiotte ma validissime entrambe.
Un pezzo di Luca Sofri su Dave Eggers (rilanciato da Genna su Clarence) che mi illumina sulla vita, le opere e il caratterino dell’inventore di McSweeney’s.
Un intervento di Mantellini al convegno di Viterbo sui blog intitolato “Perché i giornalisti odiano i blog”. Quest’ultimo l’ho trovato su caveblog, un’ottima idea che mi appresto a frequentare spesso.
Smeraldi e lavoretti permettendo, ovviamente.
la moda della smentitaPaolino,…
la moda della smentita
Paolino, perchè?
Ascolto sul web dell’Espresso le dichiarazioni di Paolo Bonolis a Denise Pardo anticipate ieri, uscite oggi sull’Espresso (e in massa sui quotidiani), ma smentite dallo stesso Bonolis. C’è poco da smentire. C’è tutto ma proprio tutto quello che è uscito: da “C’è aria di regime? Sì, c’è”, a “Non rivoterei Forza Italia”. Compresa la domanda retorica su Biagi (“L’avevo invitato, l’hai visto te?” e il parere sul caso Raiot, per altro trasmissione non vista). E seppur inserite nel contesto di una lunga intervista, hanno lo stesso senso che avevano sui giornali. Eccheccazzo!
saggezza dei tempi antichiArriva la censura…
saggezza dei tempi antichi
Arriva la censura retroattiva: colpito anche Pericle!
“Qui ad Atene noi facciamo così. Il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi per questo è detto democrazia. Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private. Ma in nessun caso si occupa delle pubbliche faccende per risolvere le sue questioni private. Qui ad Atene noi facciamo così, ci è stato insegnato a rispettare i magistrati e c’è stato insegnato a rispettare le leggi, anche quelle leggi non scritte la cui sanzione risiede soltanto nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di buon senso. La nostra città è aperta ed è per questo che noi non cacciamo mai uno straniero. Qui ad Atene noi facciamo così.”
Se siete curiosi di sapere perché una cosa scritta dal signor Pericle, decine e decine di anni fa (2450 per l’esattezza) non può essere letta da un comico in Rai, leggete qui.
parole: poesiuola palindromaA MarilynAvida di…
parole: poesiuola palindroma
A Marilyn
Avida di vita,
desiai ogni amore vero,
ma ingoiai
sedativi da diva
Per me è bellissima. L’ho presa da qui.