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# web: foto di famiglia#
Il Genio tra ma’ e pa’
Questa è la famiglia Zappa nel 1971. Come sarebbe che non è una notizia d’attualità? È da Freak Out in poi che Frank Zappa è sempre d’attualità.
Qui trovate altre foto di rockstar in ambiente familiare. No, J.Lo non c’è. Ho detto rockstar. Ok roba per noi matusa, ecco.
# stampa: edublog # …
# stampa: edublog #
“Profe, posso uscire a fare un post?”
Scopiazzo & incollazzo bellamente da un pezzo di Giuseppe Caravita del Sole 24 ORE @lfa del 18 settembre:
“Il catalizzatore del matrimonio tra blog e scuola ancora una volta potrebbe provenire dagli Usa. Qui l’uso dei blog nell’educazione sta prendendo velocità. Basta andare su www.schoolblogs.com, che mantiene una lista aggiornata dei siti: erano 800 circa un anno fa, ora sono 1.200.
Il fenomeno ha già conquistato centri prestigiosi come la facoltà di legge di Harvard (http://blogs.law.harvard.edu) e ora si sviluppa attraverso iniziative quali l’Educational bloggers network (www.ebn.weblogger.com) che si propone di creare una comunità internazionale di educatori impegnati sui blog e di fornire loro strumenti, esperienze, indicazioni. […] Non pochi siti di licei e di istituti tecnici, negli ultimi tempi, hanno cominciato ad adottare tecnologie di web editing come Php nuke che consentono, abbastanza facilmente, di trasformare le proprie Home page statiche in ambienti di comunicazione molto simili ai weblogs. Per esempio, i licei Beccaria di Milano, Giordano Bruno di Roma, Galilei di Manfredonia, l’Iti “Verona Trento” di Messina. E scorrendo la lista dei blog italiani si comincia a trovare qualche giornalino di classe (http://acchiappanotizie.splinder.it) e una biblioteca scolastica (http://bibliominutoli.splinder.it). Primi segnali di una tendenza che potrebbe accelerare già nei prossimi mesi.”
# stampa: i no spik uell # …
# stampa: i no spik uell #
Ho visto un mallrat che insultava un differently abled
Su un vecchio Corsera di agosto un articolo sui nuovi temini aggiunti nel Ragazzini 2004 italiano-inglese. Eccoli:
Blogger, flame, nu metal, halfpipe, tablet PC, gangsta, dweeb, mallrat, technobabble, cyberterrorist, warez, meshugaas, alpha male, art house, top banana, body armor, to get the bullet, crop circle, to die for, differently abled, in your face, go figure!, hearing impaired, mixed race, quality time, queer theory, secure transaction, smoke and mirrors, vertically challenged.
Quali e quanti entreranno anche in un dizionario italiano? E voi? Li conoscete tutti? Se non capisci una parola, chiedi, dicevano tutte le mie maestre. Anche perché io ho da parte il file con le “soluzioni”.
# rassegna stampa: della dignità del giallo…
# rassegna stampa: della dignità del giallo #
Non sparate sul giallista
Mentre al di là dell’oceano Stephen King si aggiudica il prestigioso National Book Award (riservato finora ad autori di letteratura diciamo “alta”), Avvenire dà spazio alle opinioni di Giuseppe Bonura, che si chiede provocatoriamente “Ma i gialli sono romanzi?”, argomentando che non è romanziere chi bada solo alla trama senza curarsi di lingua e letteratura. Seguono il giorno dopo le considerazioni di Pietro Colaprico, Luca Crovi, Fulvio Panzeri, secondo i quali in presenza di ter ben precise condizioni (buona scrittura, rispecchiamento della realtà storica, e una certa considerazione per l’anima) il giallo può essere anche una forma letteraria vera e propria e non solo un genere.
# dubbi esistenziali # …
# dubbi esistenziali #
Onori e oneri dello scrivere qui sopra
Sono passati più di tre mesi da che ha aperto BURP!. L’esperienza mi piace: mi garantisce una palestra di scrittura quotidiana e qualche nuovo lettore. Danari e fama ovviamente zero, ma nessuno qui si era fatto illusioni. Trasversalmente a BURP! sono nate un paio di amicizie e un lavoretto. Che non fanno mai male, né le prime né il secondo. Quando ancora vagavo curioso per la blogo sfera lessi una cosa di Selvaggia che suonava così: Avere un blog è come avere un bambino, gli devi star dietro. Ora, Selvaggia non è mamma che io sappia. Io neppure, ma in fatto di bimbi sto facendo le mie brave esperienze. E allora direi che un blog è come un tamagochi (mai avuto peraltro), che se non lo alimenti si spegne e muore. Solo che ti succhia tempo ed energia. Facendo due conti ho levato tempo a principalmente a due attività che continuo ad amare: leggere libri e suonare. Qui a destra nella casella “leggendo” c’è sempre il buon Eggers ma saranno 10 giorni che non prosegue. Per non dire degli altri libri che si accumulano immoti sul comodino. E per quel che riguarda la musica, be’ ieri davanti al piano ho dovuto ripassare la differenza tra i tasti bianchi e quelli neri.
A volte ci penso a tutto questo. E mi chiedo se ne vale la pena. Però se ne sto facendo materia di un post qualcosa vorrà pur dire, no?
# rassegna stampa: figure retoriche # …
# rassegna stampa: figure retoriche #
Un’antica freschezza
Per rendere omaggio a Giuseppe Pontiggia, il supplemento culturale del Sole 24, “Domenica”, ha lanciato la scorsa estate una caccia all’ossimoro tra i lettori. I risultati stanno in un bel pezzo di Carlo Carena (no link, sigh) che commenta le invenzioni dei lettori e gli esempi letterari più noti. La parola ossimoro è già un ossimori in sé: dal greco oxys (acuto) e moros (stupido). Sì, lo so ci sono accenti e segni qua e là ma io di greco non ne so un’alfa.
Ne riporto solo alcuni (ce ne saranno un centinaio), tralasciando la serie di “odi et amo”, “festina lente” e “provvida sventura”, perché i più curiosi sono proprio quelli inventati dai lettori o scovati nel linguaggio quotidiano. Alcuni valgono evidentemente come ossimori solo per chi li ha scritti.
Pace armata, matrimonio felice, vedova inconsolabile, Partido Revolucionario Istitucional, vigile distratto, urge procrastinare, somme sottratte, ondata di siccità, membro femminile, attimo eterno, logica aberrante, stabile pericolante, banca etica, secchi d’acqua.
Tra questi i miei preferiti sono gli ultimi tre. Nel campo dei blog mi sovviene “blog statico”.
# zio burp per il sociale: un tema piccante…
# zio burp per il sociale: un tema piccante #
Occhio all’arrabbiata…
Se fate uso di sughi pronti all’arrabbiata, di pesto siciliano Star Tigullio o di altri prodotti (e sono tanti, compresi soprattutto quelli indiani) che devono avere il sapore e il soprattutto il colore del peperoncino, beh allora domani non comprate il Salvagente. Potreste scoprirne delle belle sul Sudan I, colorante nocivo già fuorilegge.
# rassegna stampa: grossi testimonial # …
# rassegna stampa: grossi testimonial #
Comunicare Stanca
Evidentemente vale per Telecom che ha lanciato una riposante campagna stampa a suon di pagine bianche. Ma anche per il ministro dell’innovazioneLucio Stanca, che (con Reanzo Arbore) fa il testimonial per l’università di Foggia, la loro città. Gli headline non mi entusiasmano. Il pay-off è più azzeccato. Nessuna notizia su chi ha fatto la campagna. L’università stessa?
(Ah, sulla campagna Telecom ci si torna su dopo aver visto gli spot.)
Comunque è la prima volta che un ministro mette la faccia in un annuncio pubblicitario. Volontariamente, si intende: vi ricordate la campagna “Repubblica sveglia l’Italia”? Lì il politico ritratto se la prese assai. Ma non era uno dei più sportivi insomma.
# rassegna stampa: tween-marketing # …
# rassegna stampa: tween-marketing #
Teen a tutto logo
Sull’Avvenire di ieri la presentazione di un libro (Generazione ®. I giovani e l’ossessione del marchio, Alissa Quart, Sperling & Kupfer) è l’occasione per fare un salto nel marketing per teenager. I nuovi bersagli sono i tween (da between), ragazzini tra i 9 e i 13 anni. Poi ci sono le trendspotter, delle insider quattordicenni che fanno consulenza alle aziende sui gusti propri e della propria generazione.
Insomma: tutta la mia solidarietà a chi ha un figlio/a adolescente. Io, che prima o poi ci arriverò, per ora mi limito a studiarci su. Così poi soffro di meno.
# BURP: nuove regole #Fuffa o giornalismo?…
# BURP: nuove regole #
Fuffa o giornalismo? Fuffalismo & Giornuffa!
BURP è nato femmina, poi si è evoluto come maschio, ora è stabilmente transgender. All’inzio le (pre)digestioni riguardavano appunti sul (mio) mondo circostante, affari e faccende personali insomma (la cd “fuffa”, per dirla con una delle classificazioni in uso da questa parti). Poi, post dopi post, BURP ha iniziato a (pre)digerire tutto quanto mi passa davanti sui media, gioornali soprattutto, quotidiani in particolare (la stessa clasificazione ciò battezza “giornalismo”).
Ora, nel mio manipolo di assidui lettori (alcuni noti, altri meno, altri ignoti), ognuno ha le sue preferenze: alcuni prediligono la “fuffa”, altri il “giornalismo”.
Che fare? Semplice: modificare il sottotitolo (fatto, leggere in cima alla pagina) e diversificare i post:
Rossi quelli del mio mondo personale.
Blu quelli relativi a cio che trangugio dai media (sempre nella mia ottica personale perché qui l’oggettività di giudizio proprio non è di casa).
Esempio a prova di idiota (KISS, Keep It Simple for the Stupid) e quindi non per te che leggi:
– Berlusconi e Apicella trionfano a Sanremo
– Io a Sanremo ho un amico che suona bene il sax
Così, in base ai colori, anche i più pigri possono selezionare se e come perdere il loro tempo. Per i daltonici, ovviamente, pazienza: ci stiamo lavorando su.