# zio burp per il sociale #La pulizia intima…


# zio burp per il sociale #

La pulizia intima del Topo
Ieri mi trovo a dover usare il pc della collega assente. Mi siedo, branco il suo Topo e… Capisco tutto. La ragazza non odia questo lavoro, non è stressata, non è isterica, non ha una costante sindrome premestruale. Tutti i suoi problemi qui dentro dipendono solo da una cosa: la ragazza usa un Topo zoppo, reso dannoso dalla sua stessa intima sporcizia. Ve lo dice uno che, dopo la periatrite, ha cambiato mano e ora usa il Topo con la sinistra.
A beneficio di coloro che ancora non le conoscessero, ecco ora brevi ma utilissimi cenni sulla pulizia intima del vostro fedele compagno di lavoro, il Topo appunto.

– Svitare la pancia del Topo ed estrarre la pallina.
– Pulirla con un panno può essere utile, a patto che facciate anche quanto segue.
– Ribaltate il Topo e scrutategli le viscere.
– Individuate 3 rotelle (di solito una bianca e due nere). Fissatele fino a percepire sulla loro superficie la presenza di una sottile patina scura. Ok: quello è il punto con la X, quello dove scavare.
– Servendovi di un attrezzo a punta (il tappo della Bic è l’ideale), grattate le rotelline fino a staccarne delle striscioline di… di… come diamine si chiamerà? Cispa? Rudo? Vario assortimento di secrezioni? Non fate quella faccia. Si tratta comunque di parti di voi o del vostro mondo: polvere, pelucchi ben impastati con colla sudorifera.
– Dopo aver rimosso le striscioline, rimettete il Topo a pancia in giù e dategli alcune affettuose pacche sulla schiena. Poi soffiategli dentro più forte che potete (senza sputacchio però che sennò siete daccapo) ed eventualmente servitevi di un phon.
– Rimontate la pallina, chiudete tutto e ooooooooooooopsssssssss capperi come scheggia questo Topo ora. Ehi è bellissimo!
– Esultate a gran voce ma chinatevi un momento in raccoglimento. Quelle striscioline sul tavolo… Tenerle? Smaltirle? Soffiarle sul tavolo del collega? Fumarle?
Un mio amico delle sue striscioline ha fatto negli anni un gomitolo di circa un etto, da cui sua nonna ha fatto un simpatico berrettino grigio topo. Qualunque cosa ne facciate, tenetemi aggiornato.














# rassegna stampa: un gemito di sollievo #…

# rassegna stampa: un gemito di sollievo #
Rito liberatorio per la chiesa che ospitò il set porno

Ma se il porno l’aveva profanata ora cos’è? Sprofanata? Aprofanata? Risacrata? Riparata? Come si dice?
L’aver ospitato copule richiava di invalidare tutti i riti e i sacramenti impartiti successivamente nella chiesa abruzzese. Ora finalmente, la soluzione.
A margine la battuta più bella (by Luca Sofri) sulla nota vicenda. “Ora resta solo da trovare un video porno girato nella Procura di Milano”.
In alto: un momento del rito riparat… ops del video porno.








# rassegna stampa: il silenzio di Rimini #Ma…

# rassegna stampa: il silenzio di Rimini #
Ma quale champagne?
Uff che noia. Ormai il giovedì pomeriggio eravamo abituati a sperare. E chi frugava tra le agenzie, chi sul web (impallatissimo) de La Voce di Rimini, chi chiamava l’amico beninformato. Insomma era tutto un fremere di attesa e speranza. E poi le indiscrezioni dicevano che i nuovi temi sarebbero stati “calcio e donne”… E invece, nulla. Il silenzio.
Possiamo consolarci con il Foglio di sabato che ha dato la sua versione immaginando l’intervista-brindisi (“Nicholas Boris Cin Cin”, a centro pagina). O al massimo leggere le nuove dichiarazioni di Farrell che tra una sviolinata e una tiratina d’orecchie al suo (nostro?) amato premier (lo chiama Berlusca) rivela che di champagne neppure l’ombra: solo un innocente boccione di tè.





# zapping: lacrime & addii #Il dramma di…

# zapping: lacrime & addii #
Il dramma di cambiare Canale
Dopo le lacrime in diretta di Alessandra Canale, partono le polemiche. Ma chi è il genio che l’ha mandata in diretta proprio l’ultimo giorno sapendo che lei ce l’aveva con l’azienda? In fondo in Italia sono parecchi quelli che usano la tv a fini personali o privati. Possiamo davvero prendercela con una “signorina buonasera”? Ne sentiremo la mancanza, probabilmente: la truppa delle nuove sei annunciatrici si persenta già con la prima illustre stroncatura. Aldo Grasso: “molto carine ma quanto a dizione zero”.
Nello stesso periodo anche l’ammiraglia di Mediaset pensiona il suo volto degli annunci (Pierobon). Come? Costruendoci sopra una parte di “Velone” e facendo votare democraticamente il pubblico a casa.
Così la stessa occasione (sostituire le annunciatrici) dà luogo in Rai a una crisetta, mentre in Mediaset diventa fonte di audience. Per non parlar della attapirata Canale, subito protagonista (scena muta da emozione o decerebramento?) a “Striscia”.






# carta-web: comunicazione integrata # …


# carta-web: comunicazione integrata #

Predicar bene 2

I due claim della campagna stampa per il rinnovato Maxim:
“No supermen, No superscem”
“Lettori non guardoni”
Gli sia dato comunque atto che il fatto di mettere in copertina Naomi vestita rappresenta una grande novità per l’intero panorama dei periodici nazionali.








# carta-web: comunicazione integrata # …

# carta-web: comunicazione integrata #

Predicar bene
Ma perché Andrea Monti, ex direttore GQ e Panorama, ora a Maxim, rinnova la testata e dice di voler puntare all’uomo sapiens, al non guardone insomma, dandoci un taglio con tutte ‘ste tette e culi dei maschili e pubblica persino un anticalendario con immagini forti e choccanti (dalla guerra iraquena fino alle corna berlusconiane), fa un editoriale in cui predica benissimo, e insomma mi chiedo ma perché invita a visitare il sito e a dare suggerimenti e chi va sul sito lo trova comunque sempre pieno di donne nude? Forse che il web ha un suo target più preciso? Che l’uomo sapiens in edicola si trasformi in qualcosa di molto meno sapiens davanti a un pc?



# rassegna stampa: identikit testate #Il…

# rassegna stampa: identikit testate #
Il cinismo domestico dei foglianti
Sul Foglio di lunedì (cosa c’è di meglio da fare il venerdì notte che leggere una testata vecchia di 5 giorni che riporta solo articoli della settimana precedente?), ecco dunque, trovo un signor pezzo di Edmondo Berselli (dal suo ultimo libro “Post Italiani”), che parla… del Foglio medesimo. Immagino con quale slancio orgasmico il direttore se la sia goduta nel leggere e nel pubblicare. Titolo e sottotitolo rendono bene il livello di narcisismo e compiacimento: “
Il cinismo domestico dei foglianti (visti da Berselli) – Dannunziani, fascisti, comunisti, iperliberali, americanisti, filoislamici: godono nel dileggio e frequentano trucidoni”. Il pezzo racconta il Foglio dalla vita del suo direttore in giù fino alle prime firme, all’analisi dello stile, della posizione politica, dell’amore per il paradosso, per lo sberleffo, per la provocazione neuronica. In sostanza spiega molto chiaramente perché questa testata di 4 pagine che vende poche copie è un punto di riferimento costante della politica italiana.
L’autore così è descritto dal Riformista:
“Edmondo Berselli, editorialista dell’Espresso, direttore della rivista Il Mulino e amico carissimo dell’europremier”. Lo stesso pezzo aggiunge altra carne al fuoco: “…ha stroncato senza pietà le apparizioni televisive di una delle firme più brillanti del Corsera e moglie di un compagno di partito di Prodi…”
Ma come chi è? Vabbè aspettiamo martedì e guardiamoci insieme la nuova edizione di “8 e mezzo”.









# web: borsino testate #Dago batte Bds 2 -0,…


# web: borsino testate #
Dago batte Bds 2 -0, palla al centro
Dal Riformista di oggi.
“Il Barbiere scomparso. Che fine ha fatto il Barbiere della Sera? Nato qualche anno fa come sito anonimo e pieno di gossip per i giornalisti italiani, oggi il Bds vive una stagione di crisi profonda. Anticipazioni ormai non ce ne sono più e in questo, il Bds, è stato letteralmente soppiantato da Dagospia, il quale, solo negli ultimi tempi, può vantare due scoop di livello: Folli nuovo direttore del Corsera e il passaggio di Merlo a Repubblica. Ma un tempo, sul Bds, si leggevano frequentemente anche utili e aggiornate mappe sulle redazioni di tv e giornali, e nemmeno quelle ci sono più. Restano solo lunghi e quotidiani editoriali sullo scibile umano e persino, incredibile a dirsi, retroscena sul cambio del portavoce del comune di Vico Equense, in provincia di Napoli. Che fine ha fatto il Barbiere della Sera?”







# dell’impegno a bloggare con regolarità…


# dell’impegno a bloggare con regolarità #

La faccia come il culo

Ho omesso di rispondere a un bel commento su Report, registrato qualche post sopra. Nessuna maleducazione. Solo una certa avversione alla cosiddetta “forumizzazione” dei blog. Insomma se il sugo va tutto nei commenti, chi legge solo i post se ne va via con la fame.
“Ergo – potresti dirmi tu, commentatore inevaso – rispondimi con un post, no? Invece di forumizzarmi i maroni”.
Lo faccio: sono d’accordo che sia un po’ demagogico attaccare i politici per i loro lauti guadagni. E sono d’accordo che Report ha altre frecce al suo arco, senza dover rincorrere l’indignazione generale su temi largamente noti. Però la faccia dell’avvocato Taormina che capziosamente sosteneva il suo diritto di viaggiare gratis (a spese di chi? Nostre) in lungo e in largo anche per i suoi impegni professionali, solo perché “il parlamentare è parlamentare sempre”, ecco quella faccia valeva tutta la trasmissione.
The face just as the ass, direbbe uno che non sa l’inglese. Chi sa l’espressione giusta mi corregga, please.






# dell’impegno a bloggare con regolarità…


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Mi dichiaro colpevole. Ma solo in parte

Ok, sì lo so, ho barato. Ma sono innocente. Ho usato l’ANSA solo quando mi mancava il tempo materiale di digerire davvero qualcosa. L’ANSA è un cibo intrigante ma va almeno premasticato. Altrimenti tutto quel testo può risultare indigesto, e indurvi a non tornare qui sopra. Facciamo così: se vedete un profluvio di take ANSA, richiamatemi voi all’ordine, magari buttando lì pure qualche sputo… ecco lo sapevo che mi scappava il refuso geniale, l’”errore intelligente” come lo chiama Bartezzaghi. In enigmistica per intenderci (e ben prima di Zelig) quello più bello è il seguente. Definizione: stende il bucato. Soluzione: overdose. Chiusa parentesi. Buttate lì un po’ quel che volete.