“Cinema e Teatro Insieme” – La risposta del Comune
Nelle puntate precedenti: non avendo più notizia di una rassegna di spettacoli per bambini promossa dal Comune di Pavia, sollevo la questione con una lettera, che pubblico su questo blog, invitando a sottoscriverla e spedirla.
Nel giro di un paio di giorni, dal Comune mi risponde il dott. Ettore Filippi. Ecco quanto gli ho scritto:
Gentile dott. Filippi,
la ringrazio per la risposta, le scrivo con qualche giorno di ritardo e di questo mi scuso.
Prendo atto della sua lunga e dettagliata email, che le chiedo il permesso di “tradurre” e di sintetizzare nel modo che segue prima di pubblicarla sul blog. In buona sostanza lei mi dice che:
- La rassegna “Cinema e Teatro Insieme” è finanziatada un contributo straordinario della Fondaziona Banca del Monte.
- Che questo contributo è stato confermato ed è in via di acquisizione.
- Che dunque la rassegna non è stata cancellata e ripartirà. (E io qui le rispondo: perdinci, ottima notizia, e quando?)
- Che le spiace “si sia creato un allarme ingiustificato e che tale allarme possa finire sui media”.
- Che tutte le persone che si occupano della rassegna, da chi fornisce le strutture a chi sacrifica i propri sabati, vanno ringraziate.
- Che, tra crisi economica, abolizione dell’ICI e nuove esigenze di bilancio imposte dalla politica nazionale, il Comune di Pavia, e con lui immagino tutti i comuni italiani, dovranno fare acrobazie per mantenere elevata la qualità e la quantità dell’offerta formativa.
Per parte mia, le rispondo che ho semplicemente gettato un sassolino, invitando le persone interessate a farsi vive, chiedendo lumi sull’assenza della rassegna. Il fatto che molte persone abbiano scelto di informarsi o di sottoscrivere una lettera redatta con toni pacati mi sembra qualcosa di molto diverso da un allarme ingiustificato.
E come vede, non siamo finiti sui media. La Provincia Pavese, evidentemente, si accontenta di leggerci in copia e stop.
Leggo ora il commento sul mio blog in cui lei lamenta la mancata pubblicazione della sua email.
Prima di pubblicarla le avrei risposto con lo stesso mezzo, chiedendole il consenso alla pubblicazione, esattamente come sto facendo ora. Per altro confermo pubblicamente che la sua risposta è stata tempestiva.
E torno a chiederle: a quando la ripresa della rassegna “Cinema e Teatro Insieme”?
Grazie, buon lavoro
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Il dott. Filippi mi risponde quanto segue. Stavolta non traduco.
Va benissimo. Mi spiace che il sassolino si sia trasformata in una sassaiola sulla mia mail, cui ho fatto fronte, perchè odio non rispondere, per il dovuto rispetto agli interlocutori.
E’ stato molto istruttivo per me,neofita della delega!, verificare quanto sia seguita l’attività dell’assessorato.
In realtà , peraltro, la sua iniziativa è stata importante perchè ha messo in luce che in molti degli addetti ai lavori ( anche in persone con responsabilità importanti) c’erano molte perplessità sulla articolazione della iniziativa nelle edizioni precedenti , che in questo momento stiamo rivisitando con tutti gli addetti ai lavori per proporre la nuova edizione con modalità che stiamo analizzando ( non con i tempi biblici della politica.
Cordialmente.
Ettore FIlippi
Nelle prossime puntate.
Sebbene ancora nessuno ci dica quando (ma a primavera o il prossimo autunno?), ora sappiamo che la rassegna ripartirà.
Ci fidiamo, sì? Che dite?
I commenti sono aperti, naturalmente, a qualunque idea e opinione in merito.
Grazie a tutti quelli che hanno (sotto)scritto, linkato, postato.
E anche alla Provincia. Per l’attenzione con cui ci ha letto. Senza mai pubblicare un solo rigo.
Babbo Nintendo paga lui
– Senti Alice, allora ho pensato che per il Nintendo è meglio avere già 7 anni quindi non lo chiediamo a Babbo Natale ma lo chiediamo a febbraio per il tuo compleanno…
– No papi scusa non ho capito. Ma lo chiediamo a chi??
Lesson learned: mai affrontare discorsi troppo impegnativi al mattino accompagnandola a scuola. Anche perché poco dopo mi ha definitivamente inchiodato:
– Papi… ma tu mi avevi detto tu che il Nintendo costa tanto? No, perché tu mi dici sempre che bisogna risparmiare, quindi invece che al mio compleanno è meglio se lo chiediamo a Babbo Natale. Così paga lui.
Segni d’infanzia
…dimenticavo: il week-end si avvicina e per noi sarà un po’ speciale. Con Lady Burp e Alice salpiamo in direzione Mantova, a Segni d’infanzia, Festival internazionale d’arte e tratro per l’infanzia.
Come vedete cerco di mantenermi giovane (o insomma di resta bambino), anche perché un Nintendo ha appena dato al mio cervello 78 anni.
Se per caso siete a Mantova, battete un colpo. Altrimenti ci si rivede qui lunedì perché ho delle (buone) nuove sulla rassegna scomparsa…
“Cinema e Teatro Insieme” – La rassegna scomparsa
C’era una volta, a Pavia, una rassegna di spettacoli per bambini organizzata dal Comune: “Cinema e Teatro Insieme”.
Quasi ogni sabato da ottobre a maggio, la rassegna alternava in cartellone uno spettacolo teatrale o un cartone animato, a prezzi decisamente popolari (un paio di € il teatro, addirittura gratis il cinema).
“Cinema e Teatro Insieme” veniva pubblicizzata in tutte le scuole d’infanzia con un semplice volantino. Poi il passaparola dei genitori faceva il resto.
La rassegna aveva successo perché aveva qualità. Tra i cartoni passavano anche titoli di nicchia, piccoli gioielli di animazione che mai sarebbero arrivati sul grande schermo a Pavia. Gli spettacoli teatrali erano scelti con cura nel vasto sottobosco di piccole e piccolissime compagnie di attori, cantastorie, burattini.
Un’occasione importante per valorizzare il tempo dei più piccini. Un’occasione di incontro anche per i genitori.
Scrissero a chi di dovere.
Attendevano spiegazioni.
Bimbi digitali: one child one laptop! Ma non qui.
Venerdì scorso, al convegno sui bimbi digitali me ne sono andato appena prima dello struggimento che mi avrebbe colto di fronte all’agiografia degli asili di Reggio Emilia.
Nella mezza mattina che ho trascorso lì, mi sono fatto molte domande. Alcune risposte le troverò proprio nel libro Digital Kids. Intanto sulla questione gameboy-nintendo Alice ha capito come prendermi e dice: “A Babbonatale chiediamo un peluche per Viola e per me dei giochi però solo educativi e intelligenti per imparare… da fare sul gameboy”.
Nella mezza mattina che ho trascorso in Bicocca ho vissuto di un piccolo innocente desiderio. Mettere le mani per curiosare su uno di quei piccoli splendidi laptop XO del progetto OLPC, One laptop per child. Pensa che in Uruguay stanno finendo di consegnarne uno per ogni bambino. Uno per ogni bambino. Uno per ogni, sì, hai letto bene.
Nella mezza mattinata che ho trascorso con il prof. Rossetti mi è capitato di pensare a cosa si sono persi i figlioli di Alvaro Recoba. E come, da interista, sarei stato più felice di saperli felici & digitali, a migliaia di km lontani da S. Siro.
Tutta la verità su Babbo Natale. E un dubbio.
Quando Alice mi chiede di Babbo Natale, non ho alcun problema a dire la verità.
1. “Certo che esiste ma in questo periodo è ancora in vacanza a riposarsi, perché poi il mese prossimo è l’unico in cui lavora davvero.”
2. “Beh quando ero piccolo io usava di sicuro la slitta. Ora forse usa un camion. Guidato da una renna.”
3. “mmmm una voce tipo quella dello zio Teo, ma ancora più profonda e con un po’ di accento straniero”.
4. “No. Solo i papà e le mamme gli possono telefonare.”
Sono ben altre le sue domande che mi mettono in difficoltà:
– Papi, la Tete ha il GameBoy, lo possiamo chiedere a Babbo Natale?
Mentre prendo tempo, mi invitano a un convegno sui Digital Kids. E la settimana prossima ci andrò di sicuro. Intanto voi qui ditemi la vostra su bimbi e videogame. Io sono ignorante e tendenzialmente pure un po’ prevenuto. Non voglio fare il genitore luddista, né quello ansiogeno e iperprotettivo, né quello disinformato e superficiale.
Me la addai?
Oggi come oggi su google escono 88 milioni di ricorrenze del verbo “dare” e solo 28mila del neologismo “addare”.
Ma sono certo che la rincorsa è solo iniziata.
Global warming: educarne una…
– No, papi alt, adesso ho capito. Quindi adesso se usciamo il phon per asciugarmi i capelli sciogliamo un pezzo di Polo Nord? Sì, ma quanti cubetti?
Bonk – Godere (la minirecensione)
Trapianti di testicoli (o brodini di medesimi), spostamenti di clitoridi, anelli spinosi, scienziati (creduti) eorotomani, altri (creduti) pazzi, molti pazzi per davvero, speleologi che indagano corpi cavernosi, secrezioni segrete, pillole blu, elettroeiaculatori, pompe multiuso, vibratori, isterismi, panda flaccidi, erezioni defunte, scimmie troppo maiale e verri che toccano le tette. Questo e molto altro in Godere, il libro più strano, intelligente e divertente che ho letto da parecchi mesi in qua. (Il libro che qualche post fa andava a ruba.) Se cercate un libro eccitante, cambiate scaffale. Se cercate un libro buffo o un barzellettiere, idem. Qui c’è vera scienza, vera divulgazione, vero umorismo.
Woody Allen dovrebbe essere orgoglioso della dedica di questo libro di Mary Roach. La quale – servita qui anche da un’ottima traduzione – merita ogni considerazione, sia come donna di scienza, che come donna scrittrice, che probabilmente come donna-e-basta. Ho molti buoni motivi per considerare suo marito Ed un uomo fortunato.
Ecco un blurb per la prossima edizione: Godere – Il 2° modo più divertente di imparare cose sul sesso.